da Paolo della Sala
Sono d’accordo con Schiavone. Anch’io ero dentro Lotta Continua a Bologna, dov’ero universitario. (…) Lotta Continua era un coacervo di discorsi violenti e atti pacifici : di là proveniva Prima Linea, ma anche molti libertari veri. Sofri ha contribuito a salvare un sacco di gente dal cadere nella lotta armata: solo per questo merita la grazia. Erano tempi strani: camminavi in strada e qualcuno ti diceva: “…Quelli di LC sono un po’ troppo di destra: perché non ne parliamo?”. E se andavi col tipo, magari dopo due mesi ti ritrovavi con una pistola in mano, spesso senza sapere perché. Quando LC si sciolse per me fu un trauma, eppure anche quella scelta fu giusta e doverosa per evitare sangue e parole inutili. La realtà è che Sofri non ha mai avuto nulla a spartire col fascismo né col leninismo (cosa rarissima in Italia), e questo non gli è mai stato perdonato: infatti è l’unico a languire in galera, governasse Castelli oppure Violante.
dall’avv. Lina Arena
Avrei piacere di vedere il ritratto di Bin Laden costruito con gli occhi degli americani periti nelle torri gemelle. Bush li difende ed io lo ammiro.
da Paolo Antonuccio
Avrei tanto da replicare al sig. Guiotto, ma mi hanno preceduto il sig. Beretta e il sig. Granata che hanno interpretato perfettamente il mio post sul museo delle cere e hanno scritto esattamente quel che avrei voluto scrivere io. A Guiotto vorrei, però, dire che, se all’estero mi sono vergognato dei miei rappresentanti, ciò non significa che vorrei andar via dall’Italia. Io in Italia ci sto benissimo (…).
da Pino Granata
Sono d’accordo con Schiavone. Ho vissuto in pieno quella stagione politica e Lotta Continua non si distingueva certo per essere un gruppo estremo. Ho avuto molti amici che militavano in LC e nessuno di loro è passato alla lotta armata. In confronto a LC era molto più estremista il Movimento Studentesco il che è tutto dire. Ho conosciuto molto bene anche Giorgio Pietrostefani alla fine degli anni 70. Frequentavamo insieme un corso d’inglese alla exBerlitz. Parlava pochissimo di politica e quando scoprimmo che avevamo un sacco di amici in comune, mi chiese di non parlare troppo di lui con loro perchè considerava chiusa quella stagione politica.
da Alberto Arienti
Da L’indipendente: E’ guerra, per chi non l’ha capito. Impossibile piegarsi al ricatto dei rapitori. Meglio ritirare i civili. Ma se è guerra noi non siamo autorizzati a stare in Iraq, quindi andarsene non è solo cedere ai rapitori, ma rispettare la costituzione.
da Vittorio Grondona
Nei giorni nostri informarsi sulla politica leggendo l’Avanti equivale ad informarsi sulla propria salute consultando l’idraulico!
Sotto questo titolo un blog americano, American Leftist, ha pubblicato questo ritratto di Bush costruito con i volti dei soldati morti in Iraq.Cliccateci sopra per distinguere le singole immagini. Attenzione, l’immagine ingrandita “pesa” quasi 2,5 Mb.
da Giorgio Goldoni
Circa il venticinque percento dei palestinesi sono cristiani, tuttavia nessuno di loro è mai nella lista dei kamikaze, martiri ecc. Come mai? Non è forse vero che i mussulmani e i loro difensori ci ripetono all’ossessione che la causa del terrore palestinese è l’occupazione e l’oppressione israeliana? Forse che i cristiani palestinesi sono meno “oppressi e occupati”? (…) Il terrorismo palestinese emana da un desiderio di distruggere Israele, non ha altri scopi. Più in generale lo scopo del terrorismo mussulmano è l’indebolimento dell’Occidente.
Guiotto , parlando di Tabucchi e Battisti, scrive “non sentiremo la vostra mancanza”, quasi parlasse a nome di tutti noi del blog. Per quel che mi riguarda non sento la mancanza di Battisti, ma su Tabucchi ho ben altra opinione ed anche se approvo la sua scelta di starsene a Parigi, se decidesse di vivere in Italia mi farebbe altrettanto piacere.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Dice Guasto “certo, tra chi ha generato dolore, c’é anche Lotta Continua: questo è fuor di dubbio”. Fuor di dubbio un cavolo. In LC di Milano e Bologna, negli anni ’70, ho conosciuto ragazzi e ragazze straordinari, animati da una passione per la politica che oggi gli adolescenti neanche immaginano. Ho fatto centinaia di riunioni ma non ho mai sentito teorizzare la lotta armata. Le BR erano considerate come il fumo negli occhi e certi slogan erano solo espressione dell’esuberanza giovanile. Sono molto peggio quelli della Lega di oggi. Sofri e Boato, per citarne due, non erano affatto percepiti come leader. A me, per esempio, era simpatico Mimmo Pinto. Non ricordo un solo dibattito in cui si è parlato delle loro posizioni. LC non aveva una struttura di partito, non aveva un comitato centrale. Aveva un pessimo giornale (non a caso ne fu direttore anche Mughini). Aveva delle sedi in cui ci s’incontrava, ricordo che ci tassavamo per pagare l’affitto. Si differenziava da movimenti come Autonomia Operaia, perché troppo violenta, tanto da limitarne gli eccessi durante le manifestazioni. Interagiva spesso con altre organizzazioni giovanili extraparlamentari. Qualche testa calda c’era, ne ho conosciute, ma, quando non erano sbattute fuori, certo non erano in grado, né culturalmente né per quantità, di caratterizzarne la linea. Ricordo tanti volantinaggi davanti alla Breda e alla Pirelli. Non crederó mai che Sofri abbia fatto assassinare Calabresi. Sapete cosa si diceva alla fine degli anni ’70, nell’ambito di LC, sull’omicidio Calabresi? Che era stato il primo omicidio delle BR. Naturalmente senza averne minimanente prova, era solo una sensazione. Per quanto riguarda la cosiddetta lobby di LC, caliamo un velo pietoso, se esiste affonda le sue radici nel Rotary Club, è roba da salotti e BMW. (Gasp! Ho sforato!)
Gulp! Ho pubblicato!