da Luca Di Ciaccio (Ludik)
Ecco un link con i veri manifesti delle europee 2004: http://www.johndoe.it/manifesti.htm
da Giorgio Boratto
In Iraq ci sono migliaia di morti civili e militari, noi piangiamo i nostri; ognuno piange i suoi. Certo è che a piangere sono le persone semplici; non sono certo Bush che ha scatenato l’irragionevole guerra, né i fanatici che la alimentano. Fra poco ci verrà detto:”ragazzi, quello è il prezzo della libertà, della democrazia, della nostra civiltà”. Grazie; già sentito e già anche pagato. (…)
da Pier Franco Schiavone, Milano
1000 espulsi arabi per ogni giorno di prigionia di tutti gli ostaggi. Siccome questo signore è Vice Presidente del Senato, prendiamo sul serio la proposta. Si dovrà organizzare un “ufficio provinciale del taglione” con i padani cassintegrati. Le camicie verdi, colore popolare tra i musulmani, accompagneranno i proscritti alla frontiera, dove troveranno Borghezio, così almeno i levantini lo vedranno e riusciremo a cacciarli strappando loro un sorriso. L’operazione si chiamerà “le mille in una notte”. Uè, Calderoli, diamoci da fare, va no a ciapá i ratt, un pò di efficientismo padano perbacco! Se i prigionieri sono almeno 30, di 12 nazionalità, da almeno dieci giorni, siamo già indietro di 120.000 unità. E non facciamoci sempre riconoscere!
da Vittorio Grondona
Sulla tragica vicenda dell’assassinio del povero Quattrocchi ci sono troppi nodi da sciogliere: come mai il governo americano utilizza manovalanza europea? Vuole forse difendere la sicurezza di qualcuno o di qualche cosa che sta manovrando in Iraq per raggiungere particolari scopi politici/economici la cui origine deve essere mantenuta segreta? Perché il governo italiano dice di non saperne nulla? Come mai Quattrocchi ha mentito anche alla madre sul luogo della sua missione? Perché poi hanno assassinato proprio una guardia del corpo? Che messaggio hanno voluto trasmettere? Non mi ritengo tanto ingenuo da pensare che gli assassini siano solo dei maniaci irresponsabili. Qualcosa hanno voluto significare con questo tremendo gesto mirato. Proprio faccio fatica a credere che sia stato compiuto col solo scopo di costringere il ritiro delle nostre truppe dall’Iraq (…).
da Fausta Maria Rigo
Gentile avvocato Lina Arena, a me invece piacerebbe avere il numero esatto degli iracheni periti durante la sporca guerra di Bush. Se questi poi debbano andare a formare il ritratto di qualcuno poco importa. Sarebbe già importante fare un censimento e magari commemorarli, come si fa con quelli delle torri gemelle.
da Jacopo Lodi Genova
Tg5 delle 20 del 14/4, in collegamento da Bagdad Tony Capuozzo. Parla della vicenda dei rapimenti degli italiani e la definisce, comprensibilmente, una tragedia (l’assassinio di Quattrocchi non era ancora avvenuto); poi parla della tensione che continua a salire nel paese e cita tra le cause un piccolo episodio (ripeterà piccolo episodio diverse volte come a ribadirne la futilità): un iracheno al volante della sua auto era stato fermato dagli americani e, al rifiuto di levare la foto di Moqtada Al Sadr esposta nella macchina, era stato percosso a morte dai soldati.
da Mirco Pirini
Una pizza che si arrotola dentro un cono e può essere mangiata andando a passeggio. La “konopizza” è stata presentata ieri al Salone internazionale del mobile di Milano nella sezione Street dining design. L’inventore si chiama Rossano Boscolo, è un albergatore che ha imparato a fare la pizza a 14 anni seguendo l’insegnamento del padre.Publicato da “The Independent” e riportato da www.italieni.it
da Paolo Antonuccio
Lo Chirco sostiene che Berlusconi, in quanto capo del governo, non abbia responsabilità politiche nella morte del povero Quattrocchi. Io non sarei tanto d’accordo, questo perchè Quattrocchi era sì un civile, ma era italiano. E i resistenti iracheni vedono gli italiani, gli spagnoli e gli inglesi come il fumo negli occhi in quanto rappresentanti di paesi alleati agli USA in quella che loro vedono come un’invasione del loro paese (e che forse lo è davvero, ma questo è un’altro discorso …).
da Alessandro Ceratti
Signor Lo Chirco, faccia attenzione, la prego! Si metta nei panni degli iracheni e controlli quanto meglio il suo ragionamento si applicherebbe a loro piuttosto che a noi. Non si può uccidere un italiano/iracheno per le colpe (vere o presunte tali) del suo governo? Gli Stati Uniti ne hanno uccisi a migliaia durante la guerra, e migliaia pure dopo quando non c’era neppure più un governo cui attribuire la colpa. Così facendo perchè gli iracheni non dovrebbero sentirsi autorizzati a uccidere i nostri fratelli, i nostri figli, per punire i nostri crimini? Vogliamo condurli in un vicolo cieco? Vede, ho usato le sue stesse parole e ho cambiato soltanto i soggetti. Si accorge di quanti motivi in più di noi gli iracheni avrebbero di pensare quello che lei (sbagliando) ipotizza come plausibile per il nostro caso?
da Giorgio Guiotto
In Iraq è stato ammazzato un italiano. Un italiano che si trovava laggiù per lavoro. La sua era stata una scelta rischiosa, consapevole. Stava lavorando, un lavoro forse particolare, sicuramente diverso dal solito, ma stava lavorando. Non tutti hanno un lavoro tranquillo, seduti ad una scrivania, attaccati ad un tornio, dietro ad una cattedra o ad una bancarella al mercato. Il lavoro, il suo, lo aveva spinto in Iraq. Adesso è morto, per mano di gente fanatica, di gente che non ha nulla da perdere, gente crudele, selvaggia. E noi dovremmo lasciare la popolazione normale in mano a quelle persone? Quattrocchi era e rimarrà italiano, un altro lavoratore italiano vittima del lavoro.
Ci provi, può farcela:
TITOLO TUTTO MAIUSCOLO (a capo)da Nome Cognome (solo iniziali maiuscole, prima il nome che non siamo in caserma)
Una riga di spazio, testo.