da Claudio Trezzani
Enzo Biagi, su Sette, ironizza sul fatto che l’unico incarico al quale Berlusconi non potrebbe aspirare è quello di Papa. Non ne sarei così sicuro… E comunque non facciamo leggere al premier l’Acta Apostolicae Sedis, la gazzetta ufficiale vaticana. Perchè lì potrebbe trovare l’ordinamento vaticano, laddove all’art.2 specifica che il Papa è il titolare della politica estera. Così potrebbe licenziare Frattini e nel contempo scrollarsi di dosso noiose polemiche su di un eventuale interim protratto nel tempo…
da Paolo Beretta
Non scherziamo, Sig. Guiotto. Tutta la comprensione che si vuole, per carità, ma le vittime del lavoro sono altre. Il povero Quattrocchi era andato in Iraq a fare non sa bene cosa, ma senz’altro non a fare il pane, un lavoro comunque ad altissimo rischio in zona di guerra. Era una persona che, consapevolmente, si alzava la mattina senza la certezza di andare a dormire la sera. E’ ben diverso da un muratore che dalla guerra sta ben lontano, ma che ci rimette la pelle per un dispositivo di sicurezza mai installato.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro Guasto, prendo atto che la tua è stata solo un’espressione infelice, ma va detto che a LC aderivano migliaia di giovani. Qualche centinaio di questi erano le giá citate teste calde. Nella DC, in cui hanno militato De Gasperi, Moro, Zaccagnini e tantissime altre persone per bene, vi erano anche centinaia di collusi con la mafia, compatibili con l’omicidio come lo era Erri De Luca (perché Erri de Luca abbia detto quelle cose e perché anche Mughini non sia stato tenero con Sofri, sono misteri). Prospero Gallinari, con molti altri brigatisti, aveva militato nel PCI, Renato Curcio era nell’Azione Cattolica. Persino Topolino ha lavorato per la CIA.
da Paolo della Sala
Il post intitolato “Cristiani e kamikaze”, del sig. Beretta, è alquanto sbrigativo. Intanto a Sabra e Shatila non è successo ciò che Beretta afferma quando dice che “a volte i cristiani hanno aiutato gli israeliani a massacrare gli arabi”, ma è successo l’esatto contrario, visto che quella strage è stata perpetrata dai cristiano maroniti, come verificato da Onu e molte altre inchieste internazionali. Poi l’affermazione che i “cristiani non sono così disperati come i musulmani” è inesatta, chiedere ai Montagnard del Vietnam. Inoltre il fatto che la disperazione possa giustificare tagliagole e malandrini poteva andare bene nelle piéces di Bertolt Brecht, ma è un’ingiustizia nei confronti di tutti i poveri e disperati che tirano avanti con dignità, o si ribellano con le armi di Nelson Mandela oppure ricorrendo all’uso delle armi ma senza scelleratezze. E poi non definirei né povero né disperato Arafat, dato che ogni mese manda a Parigi un bel po’ di miliardi, alla faccia del “suo” popolo. Forse bisognerebbe anche ricordarsi dei rubinetti d’oro di Saddam, visto che sono i nostalgici di quell’oro i banditi che oggi operano contro la democrazia in Irak.
da Stefano Alberti
Caro CSF e’ arrivato il momento di dire la verita’. Da molti anni mi occupo di sicurezza integrata, e sono di sinistra, come molti che fanno questo mestiere. Vorrei dire la mia sui ragazzi rapiti in Iraq. La cosa e’ molto strana: cosa ci fanno in una situazione di guerra dei “buttafuori” da discoteca, il livello piu basso degli operatori della sicurezza? Persone prive di ogni preparazione, senza alcuna conoscenza nell’uso di armi (prive del porto d’armi in Italia), affascinate da un mondo visto di sfuggita in qualche B movie. Chi li ha spinti a partire, forse qualche governante promettendogli soldi e lavoro? Il signor Stefi apre questa fantomatica societa’ di sicurezza un mese fa, cosa gli hanno promesso? Un lavoro per tutti. La sicurezza e’ una cosa seria e utile, ma non fatta in gergo “da matti guerra”, ci vuole fatica, lavoro, maturita’ non bisogna avere pregidizi, capire la situazione, insomma tutto quello che queste povere persone non hanno. Tanto che hanno avuto grosse difficolta’ ad avere un contratto. La mia domanda e’: chi li ha convinti a partire?
da Alessandro Ceratti
Ho letto l’articolo su Sofri su Sette. Come al solito Travaglio è micidiale. E’ micidiale per la sua intransigente severità ed è micidiale per la sua formidabile capacità di capire e spiegare. Da una parte c’è Feltri che trova insensata la carcerazione perché così non si porta alla rieducazione di nessuno. Appunto, se il criterio è questo, è bene che in galera non resti nessuno e non solo che ne esca Sofri. Dall’altra c’è Travaglio che mi porta a conoscenza del caso Maurizio Ferrari, di cui ignoravo l’esistenza. Maurizio Ferrari è un fondatore delle BR senza reati di sangue sulla fedina penale e in galera da 30 anni. Sono pienamente d’accordo con Travaglio, se proprio Ciampi vuol dare la grazia motu proprio incominci da lui.
Gli amici della Banda Osiris, dopo aver già vinto al 54° festival internazionale di Berlino, hanno vinto anche il David di Donatello per la colonna sonora del film “Primo Amore” di Matteo Garrone, prodotto da Domenico Procacci per la Fandango.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Il risanamento del bilancio dello Stato, é a portata di mano. Anzi, tagli di importanti Ministeri, di fatto sono già stati eseguiti: quelli del Ministero degli Esteri, della Difesa, degli Interni, della Giustizia, delle Riforme, dei Lavori Pubblici e tanti altri di cui ho perso il conto, si sono da tempo trasferiti negli studi di Bruno Vespa, dove, tra l’altro, si può cazzeggiare su qualsiasi cosa, con la piacevole compagnia delle bellone di turno. Vi pare poco?
da Gianluca Freda
Il rifiuto di trattare con i rapitori è sempre stato un’inumana stupidaggine anche quando si è avuto a che fare con terrorismo e malavita nostrana. Nel caso degli ostaggi in Iraq, poi, siamo di fronte ad un criminale esercizio di pianificata strafottenza da parte di un governo che, per motivi elettorali, ha più bisogno di eroi e retorica patriottarda che di uomini vivi. Dobbiamo salvare la vita ai tre superstiti. Chiedo il ritiro senza condizioni, chiedo che il governo domandi perdono agli iraqeni per la violazione del diritto internazionale a cui ha dato sponda, agli italiani per lo scempio dell’art. 11 della Costituzione, alla famiglia Quattrocchi per la leggerezza con cui ha affrontato la crisi. Non si tratterebbe di arrendersi, ma di riconoscere una sconfitta che è già sotto gli occhi di tutti.
da Gianni Guasto
Non ho mai inteso descrivere LC come un gruppo terrorista. Ma è indubbio che LC non fu un gruppo omogeneo, e che al suo interno albergarono tante ispirazioni, non sempre sane; molte di esse provocarono sofferenze gravi. Da LC, come da tanti altri gruppi uscirono militanti poi passati alla clandestinità. All’indomani della condanna di Sofri, Erri De Luca scrisse: “eravamo compatibili con un omicidio”. Anch’io, all’epoca, conobbi tanti “lottacontinuisti” che erano, e rimasero in seguito, persone per bene.