da Mariarosaria Di Domenico
Che irriconoscente! Dopo tutto quello che hai fatto per lui! Prendi un bloggista, lo pubblichi, lo difensi da tutti glim altri che proprio non lo reggono più; come un innamorato senza speanza gli fai anche un blog tutto suo e lui come ti tratta? Ti definisce un mercenario [da Dagospia] Che cosa brutta. Che Core ingrato! Non te la prendere, i figli (anche quelli adottati a distanza) non sono sempre “piezze e’ core”:-)
da Vincenzo Rocchino, Genova
C’è di nuovo che quanto é stato promesso in campagna elettorale, viene mantenuto da Zapatero. Dalle nostre parti, invece, le promesse fatte in campagna elettorale, anche se rafforzate da tanto di “contratto con gli italiani”, sono state regolarmente dimenticate. Maniera elegante ed economica per prendere per il culo l’intero Paese.
da Pino Granata
Io credo che dobbiamo pensare a che cosa accadrà in Iraq dopo il ritiro delle truppe occidentali. Sento molto disinteresse per quello che ne sarà degli iracheni se lasciati soli. Molti dicono, anche a Sinistra, cazzi loro. Non sono affatto d’accordo. Se invadere l’Iraq è stato un errore, sarebbe un ben più tragico errore abbandonare l’Iraq senza aver creato un minimo si struttura e senza aver riconciliato le parti. Abbandonare l’Iraq in questo momento sarebbe vigliaccheria e scrollarsi di dosso le responsabilità che pure certi paesi, incluso il nostro, hanno. Io ho la certezza che se tutti seguissero l’esempio di Zapatero, in Iraq ci sarebbe un bagno di sangue di spaventose dimensioni e noi tutti ne saremmo responsabili. Che terribile cul de sac!
da Franco Vota
Dilemma: Cofferati non lo posso votare, Zapatero nemmeno. Confesso di essere in difficoltà.
da Massimo Bocchia, Roma
Gentile Alessandro Ceratti, cercare di definire qualcosa non equivale a stabilire “sic et simpliciter” cosa sia il suo opposto, a meno di precisare in modo inequivoco che lo si voglia fare. Fatto sta che il signor Bocchia (cioè io) non desiderava assolutamente farlo, e tanto meno pensa che il contrario di “cattivi maestri” siano le “brave persone”. (…) forse occorrerebbe evitare di attribuire pensieri inespressi e prestare una maggiore attenzione a quanto viene concretamente scritto: per esempio, a quel “SEMPRE” [“sempre sicuro di sé, (sempre) deciso,…”] associato ad alcune caratteristiche della personalità; come pure al preciso riferimento fatto ad una “SINGOLA” intervista (e non certo genericamente alla persona in questione). Ad ogni modo, La ringrazio delle osservazioni critiche che ha voluto fare. In felice disaccordo, cordiali saluti. M.
da Vittorio Grondona
ONU o non ONU, secondo me Zapatero avrebbe comunque ritirato le truppe dall’Iraq. Gli avvenimenti recenti gli hanno dato l’occasione di farlo senza dare tante spiegazioni. Per quanto riguarda i nostri indecisi politici non mi meraviglio più di tanto. Noi non abbiamo eletto dei politici, ma solo degli opportunisti inseriti da altri opportunisti in una lista di partito. C’è chi va di qua o di la proprio come nel gioco dei quattro cantoni: lo scopo e di occupare per primi una sedia libera che comunque paga profumatamente. Cosa ci sta a fare il Parlamento europeo? Una decisione unica europea su come gestire l’invasione dell’Iraq da parte dell’occidente è il minimo delle aspettative di tutti noi.
da Paolo Bonavia
Tutti si accodano al ritornello “il pur modesto Zapatero”. Il fatto che sia stato a lungo ignorato/quasi ignorato dai media non è una prova di “modestia/mediocrità”.
da Claudia Firino (http://diarioprecario.splinder.it), Sassari
Gentile avv. Arena, se allo studio dell’economia lei unisse quello del diritto internazionale saprebbe che le concessioni economiche (come il condono, così di moda dalle nostre parti, e qui si, a vantaggio delle classi al potere) possono essere vincolate. Il che in parole comprensibili a tutti significa io ti cancello il debito ma solo se tu me lo spalmi su tutti come la nutella. Un po’ come fanno la banca mondiale ed il fondo monetario internazionale, però con risultati opposti.
di Luigi Castaldi
“E ‘sti eroi mi hanno rotto gli zebedei” scrive Peter Freeman. Urge ricordargli che solitamente sono gli eroi ad averli.