da Ezio Avaldi
Ha ragione Giovanni Sartori nel suo mesto e lucidissimo articolo di oggi:” Finora è l’America che ha sbagliato. Con Zapatero non sappiamo più chi sbaglia di più”.
da Massimo Puleo
Secondo me Zapatero somiglia molto a Ferruccio De Bortoli. Anzi, per sicurezza vorrei vederli insieme.
da Alessandro Ceratti
Signor Bocchia, capisco le sue argomentazioni che in gran parte trovo corrette. Forse avrei fatto meglio, anziché “forzare” le sue espressioni affermare che quanto da lei sostenuto è semplicemente falso. Se Travaglio le sembra SEMPRE sicuro di sé, deciso, ultimativo, presuntuoso, arrogante ecc. è perché abbiamo ormai imparato che quando lo sentiamo sostenere una posizione, fare una dichiarazione, sarà esattamente la stessa che gli sentiremo fare successivamente in altre circostanze, con altri interlocutori. La cosa può farci impressione, in un mondo in cui i personaggi pubblici non fanno che smentire, modificare e adeguare le loro idee alle varie opportunità politiche. Invece quando Travaglio dice una cosa: è quella, che abbia ragione o torto (e in generale ha ragione). Ed effettivamente, a quanto pare, questa è una colpa che non può essergli perdonata.
da Pino Granata
Quello che dice Goldoni di Zapatero mi riempie di disgusto. Come si può accusare un uomo di simili bassezze? Lasciar intendere che ci fosse un accordo tra Zapatero ed i terroristi è inaccettabile e va al di là di ogni principio etico. Claudio io credo che tu abbia fatto male a pubblicare la mail di Goldoni. Sento una profonda nausea.
da Michele Lo Chirco
In effetti pensiamo di essere indispensabili per la democrazia in Iraq: il dopo di noi ci preoccupa, pensando (erroneamente?) che la nostra partenza possa far precipitare il paese in un caos ancora più sanguinario di quello attuale. Propongo dunque di mettere il popolo iracheno alla prova: gli diamo circa un secolo di tempo per potersi evolvere in democrazia. Se falliscono in questo compitino, li invadiamo di nuovo e mettiamo CSF come presidente, in modo che li tramortisca in blocco con le sue interviste e li faccia restare calmi (sperando che fra cento anni si usi ancora fare interviste).
Non so le interviste. Io conto di esserci.
da Gianni Guasto
Cara Melotti, perchè crede che quello che Zapatero immaginava tre giorni fa non sia sufficiente ad aver paura? Solo perchè tutti ci ripetiamo, come se fosse la cosa più ovvia, che andarsene e basta è una cosa che non si deve fare? Ciò che il Premier spagnolo vede oggi, è sotto gli occhi di tutti: restare in Irak un minuto di più è pericolosissimo, andarsene non creererebbe una situazione peggiore di quella che sapremo creare noi, rimanendo. L’Irak non è il Vietnam: è dieci Vietnam. Quello che può ancora accadere, laggiù e qui da noi, è inimmaginabile.
dall’avv. Lina Arena
E’ deciso, ha senso dei tempi, ha polso, ha senso del rischio calcolato ed è riuscito a scalzare il figlio per fare il pifferaio degli sportivi catanesi. Può fare il Sindaco di questa città meglio di Scapagnini e del pallido Bianco.
da Davide Landucci
L’interprete del film Revolution é Al Pacino e non Mel Gibson! 😛
da Giorgio Goldoni
Tu mi fai vincere le elezioni in Spagna, e io ti ritiro il nostro contingente militare e metto in crisi l’Occidente.f.to Zapatero
da Peter Freeman
Caro Csf, Luigi Castaldi se l’e’ presa un po’ per la mia affermazione sugli eroi. E mi ricorda che, di solito, gli zebedei ce li hanno solo gli eroi. Castaldi ha ragione. Ho controllato con attenzione. Nel mio caso trattasi soltanto di noccioline. Noccioline americane, piccole piccole.