da Michele Lo Chirco
Non so voi, ma mi ha fatto senso sentire ieri sera Schifani annunciare contento che la Lega, per spirito di coalizione, aveva votato a favore del decreto sulla cartolarizzazione. Ma se c’era tutto questo spirito, era necessario giungere al voto di fiducia per far passare la legge? Sarebbe bastata una semplice votazione in aula. Ecco cosa mi da fastidio, sempre: far passare per grandi conquiste i piccoli gesti, i piccoli comportamenti quotidiani, gli atti che si è tenuti a fare perché fanno parte del proprio lavoro.
da Maurizio Capri
Caro Sabelli, come vede c ‘ è del buono anche in Arena …
da Paolo Beretta
L’avvocato Arena, invece di istigare all’evasione fiscale, dato che il canone Rai è una tassa sul possesso e non un canone vero e proprio, farebbe bene a rileggersi la mail di Claudio Urbani. Quella è democrazia.
“A metà di una dignitosa carriera di giornalista Giampiero Galeazzi ha conosciuto l’incontro con le folle e la grande popolarità prestandosi per Domenica In a fare la spalla un po’ cialtronesca di Mara Venier che lo chiamava «bisteccone». Quell’avventura è finita. Galeazzi è tornato al giornalismo «serio». Ed è tornato a far parlare di sé quando, come conduttore della Domenica Sportiva, ha consegnato per quasi mezz’ora la scena al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi impegnato a parlar bene del suo Milan, di se stesso e del suo progetto di far giocare il Milan a due punte contro il volere di Ancelotti. Ricorderete: polemiche a non finire.” Sul sito. (csf)
dall’avv. Lina Arena
Le critiche alla RAI ed alla partigianeria dei suoi funzionari sono ormai stantie e stucchevoli. Vi è un solo modo per eliminare i cortigiani: privatizzare e moltiplicare i canali TV . Abrogare la legge sulla par condicio. Liberalizzare tutto il settore è segno di democrazia e di rispetto per la libertà.Il pagamento del canone per legge ed a favore di un pastrocchio di Stato sono inaccettabili.Rivolgo un invito agli avvocati ad impugnare il canone RAI.
da Cesare Bardaro, Firenze
Caro Barone, il problema è che i conti li pagano i contribuenti, cioè tutti, mentre i profitti li incamerano soltanto i privati. Comunque non è su su questo che volevo intervenire. Personalmente non ho alcun problema a pagare, come abbonato RAI, Freeman. Mi brucia molto di più che il mio canone contribuisca agli emolumenti destinati al pronista principe, Bruno Vespa, dal nuovo contratto biennale appena firmato: l’ equivalente in euro di 4.999.999.970 vecchie lire. Non potevano arrotondare a 5 miliardi? No, perché i contratti inferiori ai 5 miliardi li può firmare direttamente il direttore generale Cattaneo, senza l’ autorizzazione del consiglio d’ amministrazione. Si consideri anche che Vespa riscuote pure la pensione, essendo attualmente un pensionato RAI.
da Primo Casalini, Monza
Quella dell’Onu stava diventando una flebile giaculatoria, meno male che Gian Enrico Rusconi ha scritto uno splendido articolo su La Stampa. Dice che cosa dovrebbe essere in concreto l’intervento ONU: 1) Un Alto Commissario che risponde al Segretario generale dell’ONU ed a cui vengono demandati tutti i rapporti con le organizzazioni irachene civili e religiose. 2) Tutte le forze militari dovrebbero avere autonomia solo sul piano tecnico, non sul piano decisionale. Così non sarebbe una pittata di blu ai caschi attuali. Ci starà Bush? Certo che no, per questo Zapatero ha ragione. E noi smettiamola di impapocchiarci con le mozioni e le buone intenzioni. Ma non dobbiamo decidere perché Zapatero ha deciso, dobbiamo decidere sulla base degli argomenti serissimi di cui parla Rusconi. Altrimenti, tanto vale candidare Zapatero alle Europee.
da Vittorio Grondona
L’Art. 53 della Costituzione recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Il qualunquismo della nostra Costituzione è davvero impressionante!… Però mi piace assai.
da Domizia Di Giallorenzo
Arrivando in edicola ho pensato che “Il Male” avesse ripreso le sue pubblicazioni, invece era Libero di Feltri. Il titolo era vero. Vabbè che abbiamo la memoria corta ed un titolo di giornale si dimentica presto, ma questo era impagabile. Si è scatenata una specie di corsa a mettere insieme eventuali futuri titoli, invito il signor Schiavone a fare un salto sul sito www.macchianera.net se ne vuole leggere di carini.Spero di aver azzeccato la punteggiatura, se ho sbagliato è perchè è mezzanotte, ho sonno, se n’è andata la luce, sono stata male da piccola, le cavallette, l’inondazione…
Paura, eh?
…del candidato Sindaco di Catania che piace all ‘ avv. Arena?