da Feliciano Bechelli
L’altro giorno la situazione nella lista unitaria era questa: candidati per le europee già individuati senza eccessivi litigi e posizione unitaria sul ritiro delle truppe in Iraq. “Possibile? – pensavo tra me e me – Che siano tutti ammattiti?” Le ultime di oggi è che nessuna mozione unitaria ci sarà e in Parlamento si procederà in ordine sparso. Oh, bene: ora sì, che li riconosco…
da Gianluca Freda
Se si eccettuano Repubblica, L’Unità e l’indispensabile Manifesto, non ho trovato traccia della ribellione di Melfi nelle prime pagine dei quotidiani degli ultimi giorni. La Stampa ignora l’evento, pure il Corriere, che però trova spazio per un articolo in cui si suggerisce, udite udite, che l’inquinamento di Milano sarebbe causato dalle piante dei parchi pubblici. Confesso di non aver consultato i giornali più schierati della CdL, temevo di trovare titoli tipo “I comunisti di Melfi distruggono a testate i manganelli di alcuni eroici agenti”, e non avrei retto. Comunque la notizia è questa: a Melfi si tratta, la rabbia operaia sta vincendo, la rivoluzione non è inutile.
da Primo Casalini, Monza
Sabino Cassese ieri sul Corriere si è detto deluso per le candidature appena annunciate per il Parlamento Europeo. Anche se non fa i nomi, è chiaro che non gli piacciono le candidature Gruber e Santoro. Vorrebbe che le candidature fossero ad un livello di competenza e di preparazione che i personaggi di fama mediatica non assicurano. Messa così, si potrebbe introdurre uno speciale tipo di primarie: ai partiti grossi ci pensa il Rotary, a quelli piccoli provvede il Lyons e siccome c’è la menata delle quote rosa, mettiamo in ballo pure il Soroptimist. Io penso invece che la Gruber di guerra ne sa certamente più di Rutelli, e che Santoro sul sociale è più credibile di Petruccioli (…)
da Luca Di Ciaccio
Caro Sabelli, alla fine sono andato al corteo di ieri pomeriggio a San Pietro (mezzo tentennante e mezzo deciso). La mia impressione è stata quella di una manifestazione triste e titubante, dove dominava il pietismo sulla fermezza ideologica (me compreso forse). Sembrava, mi ha detto un amico che non è voluto venire, un richiamo troppo vuoto e generico alla pace. Sono d’accordo: le ragioni umanitarie non bastano a fare un’opinione. Ma forse, oggi, non poteva che essere così. Le critiche e gli slogan contro le bugie dei governi e per il ritiro delle truppe sono già stati scanditi numerosissime volte (una delle ultime, il 20 marzo a Roma da un milione di persone), nella maniera più giusta e legittima. Che bisogno c’era oggi di ripeterle? Le risposte ai problemi della crisi irakena, il fronte pacifista le ha già date da tempo e con chiarezza. Una richiesta come quella dei rapitori, in fondo, non meritava altro.
Avreste mai pensato che si potesse dedicare un libro alle nuvole? Un libro di 264 pagine, 500 foto a colori, 53 schemi e tabelle. Damiano Zanocco (zanocco2@interfree.it) è una guardia forestale. Vive a Thiene ed è laureato in Scienze Forestali. E’ appassionato di Caterpillar e di parapendio. Da anni fotografa nuvole con la sua Yashica 2000 FX-3 e le riprende con una telecamera digitale. Sia da terra che in volo. Adesso il libro (“Sulle nuvole, atlante, meteorologia, volo”) e un dvd con le immagini accelerate. Chi è in zona può andare all’auditorium di Thiene dove il colonnello Mario Giuliacci presenterà il libro venerdì 7 maggio 2004, alle 20,45. Agli altri non resta che acquistarlo (Antiga edizioni, 49 euro senza dvd, 59 con dvd).
di Francesca Longo
Quando si partecipa a un blog per hobby e non per lavoro, bisogna divertirsi. Non mi divertivo più. Neanche un po’.
di Lia Celi (www.liaceli.com)
Il premier smentisce seccamente le accuse di inefficienza nelle trattative: “Credetemi, la liberazione sarebbe già cosa fatta, sono loro che non ne vogliono sapere. Mi hanno detto: Silvio, non ce ne andremo finché non avremo portato la democrazia nella Falange Verde di Maometto. Se vogliamo tornare prima, ci rivolgeremo a Zapatero”. Anche il ministero della Difesa non ha fretta di far tornare a casa Stefio, Agliana e Cupertino: “In tre, per di più disarmati, tengono impegnati una quarantina di iracheni, fra guerriglieri, ulema negoziatori e ficcanaso di complemento: mica come i nostri militari a Nassiriya, che ci costano un sacco in munizioni e chiedono pure rinforzi”. Anche Bruno Vespa sposa la linea della fermezza: “Niente concessioni ai sequestratori: potranno rilasciare gli ostaggi solo fra le 23.15 e le 00.30 di un martedì o di un giovedì”.
“SUDDITI”, splendido saggio di Massimo Fini, sì, proprio lui, quello al quale Rai 2 ha censurato il programma Cirano. La democrazia è veramente il miglior regime politico possibile? Per gentile concessione dell’autore e dell’editore Marsilio, ecco il primo capitolo. Abbiamo di che pensare almeno per tutto il prossimo mese. (csf)
di Gabriella Sassone per Il Tempo
Crisi passata, liti e dichiarazioni al vetriolo archiviate, pace fatta: l’amore ha trionfato ancora una volta, come nelle favole. Lei, la bambolona bionda Valeria Marini, l’ultima delle dive italiche, per dimostrare a tutti che il suo sentimento viaggia felice e a vele spiegate, ha organizzato a sorpresa il party per il compleanno del suo amore Vittorio Cecchi Gori. Così il produttore innamorato, l’altra sera, si è lasciato trascinare al settimo piano dell’hotel Splendid Royal di via di Porta Pinciana, al roof-garden “Mirabelle” che regala una vista mozzafiato sui tetti di Roma. Ad attenderlo, tanti amici. E una raffinatissima cena a cinque stelle ideata da Bruno Borghesi, deus-ex machina del “Mirabelle”. Valeriona, in gran forma e bella anche con i capelli più corti, abitino nero al ginocchio a sandali argentati legati alla caviglia come vuole in trend sexy by night del momento, fa gli onori di casa: bacia, abbraccia, saluta. Vittorio è sorpreso e felice. A festeggiarlo c’è anche Marietto, il bellissimo figlio 12enne avuto da Rita Rusic, ormai in grande amicizia e confidenza con Valeria (che dirà mammà?). Vittorio e Valeria se lo sono portato dietro anche a Pasqua, in quel di Sharm El Sheik, dove tra mare e sole hanno passato qualche giorno di relax. A brindare ai 63 anni di Cecchi Gori ci sono sparsi tra i tavoli Fausto e Lella Bertinotti, Rocco e Esther Crimi, il Sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli, il giudice mondano Antonio Marini con la consorte Elisabetta, l’avvocato della Cecchi Gori Guya Loffredo, lo sceneggiatore Piero De Bernardi, i registi Pasquale Squitieri e Marco Risi, gli innamoratissimi e inseparabili sposini Alain Elkann e Rosy Greco, i press-agent Enrico Lucherini e Gianluca Pignatelli. E poi dal set del novo film di Carlo Vanzina, prodotto da Vittorio Cecchi Gori, di cui Valeria è ovviamente la protagonista femminile (pegno d’amore?), arrivano Ricky Tognazzi (scortato dalla moglie-ombra Simona Izzo che si è trascinata dietro anche la sorella Giuppy) e quei simpaticoni di Biagio Izzo, Max Pisu e Carlo Buccirosso. Cecchi Gori non riusce a trattenere emozione e lacrimucce al momento della torta: 20 camerieri in fila entrano nella sala buia ognuno con una fiaccola in mano gridando: “Tanti auguri Vittorio!”. Valeria lo bacia. Neanche a dirlo, la festa doveva rimanere segreta e off limits a paparazzi e cronisti: ma al nostro Umberto Pizzi nulla può sfuggire nella nuit capitolina!
di Alessio Sebastian
Vespa e Gasparri continuano a dichiarare in televisione che la Rai di Cattaneo ha ottenuto in termini di ascolto risultati superiori a quelli delle gestioni precedenti. E su queste affermazioni nessun interlocutore controbatte. Non sarebbe ora che qualche responsabile per l’informazione dei partiti di opposizione metta a confronto i risultati di ascolto della Rai di Cattaneo e di quella di Zaccaria e faccia smentire questo genere di dichiarazioni in ogni trasmissione in cui vengono fatte? Non sarà una questione di fondamentale importanza, però a forza di sentire certe cose, qualcuno potrebbe prenderle per vere.