da Claudio Trezzani (http://claudiotrezzani.splinder.it)
Walter Vanini ci fa notare l’assurgere di Celentano al ruolo di maitre a penser, in quota Corsera. Tra gli esponenti del mondo dello spettacolo, noto anche Boncompagni sul Foglio e Staffelli su Gente Motori. Berlusconi sarà contento : un pò di teatrino in più non può che giovargli. Ma non facciamogli leggere Guicciardini, per favore (“bisogna governare con il terrore e con esempi straordinari”) : gli esempi straordinari ce li ha già, con questi neo-opinionisti. Per il terrore, lasciamo che migliori il suo inglese (“shock and awe”, gli potrebbe insegnare il suo amicone d’oltreoceano).
da Franco Barone, Milano
Ho letto l’articolo di camillaonline sul caso Batttisti; è molto interessante ed in molte parti molto condivisibile. All’epoca dei fatti, ho firmato e votato referendum contro le leggi speciali: non fummo in molti a farlo. Quello che mi da fastidio, non dell’articolo, ma del “sinistrismo” riformista o no global che sia, è la strumentalità con la quale si utilizzano questi argomenti, cioè il garantismo a senso unico. Da una parte, quanto tocca a Battisti, a Sofri o ai Black Block, si ricorda come la Giustizia Italiana venga ripetutamente condannata a Strasburgo, si attacca la Magistratura, la legge sui pentiti e i pentiti, e via dicendo. Se tocca a Mambro, alla Fioravanti, ad Andreotti, al giudice Carnevale, a Bruno Contrada, o ai “mostri” Previti e a Berlusconi, allora massima fiducia nella magistratura. Per incanto, i pentiti in questi casi, diventano “collaboratori di giustizia”. C’è chi, come Travaglio, arriva addirittura a spacciare per verità storiche le requisitorie dei Pubblici Ministeri, quando gli imputati sono “nemici”. La legge Cirami ci è stata presentata come il preludio al peggiore dei regimi, ma gli imputati noglobal di Genova hanno ritenuto di utilizzarla nel loro processo. E’ evidente che ogni caso è un caso a sè, ma il problema di fondo è che, come ha detto il giudice Corrado Carnevale, che un po’ ne capisce:”E’ impossibile in Italia avere fiducia nella Magistratiura”.
da Fausta Maria Rigo
Caro Sabelli, no, non è un attacco di grafomania. Quelli che seguono sono i pro e contro del DT, molti contro pro… Il digitale terrestre è una modalità di trasmissione con cui si cerca di risolvere l’annosa diatriba sorta delle frequenze radiotelevisive: infatti non verrà più occupata una frequenza da ogni emittente ma tutti potranno trasmettere sulla stessa o su gruppi di frequenza comuni (Esempio: se ora i 7 canali nazionali impegnano 7 frequenze differenti, con il digitale terrestre ne impegneranno solo una, liberando così lo spazio per altri canali, ma questo non sembrerebbe essere il progetto…). SEGUE
da Antonino Pisana, Milano
Propongo un sondaggio tra i frequentatori del blog: chi fa parte dei 28 milioni e 622 mila italiani che paga meno tasse e chi no? La prima risposta la do io: ne pago di più, grazie anche alle addizionali locali. Preciso che il riferimento deve essere percentuale, perchè se il minor pagamento dipende da un minor reddito disponibile è evidente che si tratta di uno svantaggio, non di un vantaggio … ma forse era proprio questo che SB sottintendeva !
da Michele Lo Chirco
Caro signor Ceratti, le devo delle precisazioni: mi riferivo nelle mie amare considerazioni ad AN. Lungi da me l’idea di votare Forza Italia: ci sono tante di quelle faccette che da piccolo vedevo sui manifesti della DC. Mi ha deluso Fini: secondo me non ha portato a casa nulla di cui valga la pena vantarsi; soltanto aria fritta. E sì che c’era la possibilità di poter lasciare un segno… Sapevo che SB era lì per i suoi affari, ma pensavo che saremmo riusciti a imporgli un minimo di dignità. Mi sbagliavo.
da Rosa Orti Roma
Non so quanti siano i frequentatori di questo blog ma se c’è qualcuno dei 28.000.000 benificiati dalla riduzione delle tasse si faccia avanti! Se non fosse presente potremmo fare una discreta indagine presso i nostri colleghi, parenti, amici, vicini, negozianti, ecc. 28.000.000 di persone non sono poche, qualcuno riusciremo a trovarlo: a me ne basta uno, uno soltanto, che mi dimostri la riduzione delle tasse e non della sua busta paga. E se poi dimostra anche che riesce a risparmiare la stessa cifra all’anno come qualche anno fa allora sono disposta a farmi supertassare per fargli un monumento d’oro, così almeno lo posso toccare con mano.
da Domizia Di Giallorenzo
Ho avuto la doppia fortuna, sabato, di assistere per la prima volta dal vivo ad una partita del “6 Nazioni” e di beccare proprio quella dell’Italia vittoriosa. A saperlo, potevamo organizzare un tot di lobbisti tifosi, con annesso “terzo tempo” in birreria….:D Un abbraccio materno (per via dell’età) a tutti i Lobbisti Rugbisti!
da Giorgio Guiotto
Caro Sabelli, tramite suo, lo so è chiedere troppo, volevo complimentarmi con Peter Freeman per quello che ha scritto sul rugby; poche persone sanno dell’esistenza della Calcutta Cup e del Triple Crown… vedrò di leggere al più presto quello che ha scritto dell’incontro al Flaminio. Una domanda, ma era seduto vicino a Fini?? Peter, io c’ero!!
da Giselda Papitto, Roma
Perché Luca Di Ciaccio usa l’incipit delle lettere del Foglio? Inventa qualcosa di diverso, Luca, ti prego.
da Pino Granata
La violenza e l’aggressività della burocrazia arriva al punto che oggi per una multa non pagata si può arrivare all’iscrizione di un’ipoteca sulla casa. Invece lo Stato può tranquillamente non rimborsare i cittadini che aspettano anni per avere rimborsi Iva e tasse pagate in più. E’ giustizia questa? Non sarebbe ora che noi cittadini creassimo qualche organismo che ci aiuti a lottare contro l’ingiustizia e lo strapotere dello Stato?