da Maurizio Capri , Bologna
Gentile direttore e gentili blogghisti, il signor Puleo scaglia una pietra, qualcuno ci spieghi perchè propongono di costruire il ponte e non opere più urgenti e komunisti e werdi fanno opposizione? Da che pianeta viene il signor Puleo? Qualcuno mi spieghi perchè al Sud d’Italia si costruisce un ospedale e lo si lascia incompleto mentre i suoi abitanti ricorrono alla sanità della regione Emilia Romagna e le sarò grato per sempre .
da Aldo Vincent (http://cassate.blog.excite.it)
(…) L’altro miracolato della tivu’ quell’Antonio Socci, noto assaggiatore di provole e recordman all’ingiu’: di trasmissione in trasmissione e’ riuscito ad avere l’ascolto piu’ basso della prima serata di tutti i tempi. Roba che se lo sa Berlusconi gli da’ una medaglia di legno. “Io non volevo andare in onda di lunedi’ ” dice il tapino. Come se lui fosse solo il conduttore e gli altri lo obbligassero ad andare in prime time contro una replica di Papa Giovanni e un film della Roberts andato in onda quattro volte. E invece il Socci e’ pure autore, revisore nonche’ vicedirettore cioe’ uno che decide a che ora mandare in onda i programmi! E te l’immagini un colloquio tra Socci autore che non vuole andare in onda, mentre strilla davanti allo specchio: “Perche’…perche’…perche’…” e Socci direttore inflessibile che lo manda in onda contro quella teribbile contro- programmazione, malgrado tutti gli sforzi di Socci conduttore che tenta una mediazione sotto la doccia, parlando col suo pisello?
da GianMatteo Pica
Si può ammirare Sofri per il coraggio con cui affronta una detenzione che avrebbe anche potuto evitare? Sì può ammirare Travaglio per l’acribia con cui difende il suo concetto di legalità? E che certo gli sta procurando più nemici che amici? E apprezzare pure Ferrara per l’intelligenza tattica e la tenacia con cui difende quel poco di Craxi che é rimasto in Berlusconi? Chi devo votare?
da Feliciano Bechelli
Travaglio è rimasto uno dei pochi giornalisti italiani che abbiano il gusto e la voglia di fare vero giornalismo di inchiesta e di ricerca, senza guardare in faccia a nessuno. E’ una qualità che apprezzo moltissimo. Travaglio, però, crede anche di essere una delle quattro persone veramente oneste e veramente rette e veramente pure che siano rimaste in Italia (le altre tre sono Di Pietro, Strada e Giulietto Chiesa) mentre tutti gli altri 56 milioni 999mila 996 italiani sono – chi più chi meno – corrotti o disonesti. Questo suo modo di ragionare non lo condivido.
da Alberto Arienti
Non c’è niente da fare almeno un santino si deve rompere. O Sofri o Travaglio. Che brutta scelta. D’istinto sto con Sofri, non mi è piaciuto il tono di Travaglio. Sembra un giacobino senza umanità…
da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Ho la sensazione che rispetto al passato la massa degli italiani abbia perso lo spirito reattivo e subisca troppo passivamente qualsiasi iniziativa e sparata e provenga da parte governativa. Forse il fuoco giace sotto la cenere, ma un tempo certe prese per i fondelli messe in atto da Berlusconi non sarebbero state neppure ipotizzabili. Che sia dovuto al bombardamento di minchiate che ci propinano quotidianamente le reti TV, le quali, mischiando abilmente realtà e finzione, ottundono i sensi e ingarbugliano i cervelli? Panem et circenses hanno placato i bollori della plebe e bisognerà quindi aspettare che l’inflazione e la disoccupazione facciano il loro corso, tagliando il pane, per vedere i cittadini recuperare la loro dignità?
da Gianluca Freda
Caro Puleo, la sua critica è ingiusta. Da anni le forze politiche che si oppongono al progetto del ponte indicano interventi infrastrutturali più urgenti, e nonostante il poco spazio mediatico a loro disposizione sono riuscite a far strame dell’asserzione secondo la quale “una cosa non esclude l’altra”. La esclude sì, vista la non illimitatezza dei fondi disponibili. E’ vero che poi, quando il governo degli enti locali è stato nelle loro mani, quegli interventi “più urgenti” non sono stati realizzati, ma l’incapacità o malafede dei singoli amministratori non inficia affatto la validità dell’argomentazione. Migliori amministratori sì, ma anche linee d’intervento sul territorio più improntate alle reali necessità e meno alla megalomania, per favore.
da Barbara Melotti
Nella querelle segnalata da Casalini e Arienti e aggiornata da Barone, io sto contro Ferrara. Mi spiego. Trovo che abbia assolutamente ragione Casalini su Sofri, ma anche a dir poco molto inelegante la replica di Travaglio, e tuttavia entrambi stanno ancora in una logica di scontro di idee e opinioni, sia pure durissimo. Altra cosa è invece l’introduzione alla replica di Travaglio di pugno di Ferrara che qui vi riporto, non avendolo fatto Barone, precisando che nella forma è una risposta a una precedente, scherzosa, lettera di Lerner:
«Gentile Lerner, legga la lettera qui sotto [quella di Travaglio], scritta da un suo co-elettore dell’Ulivo. Piuttosto che lasciarci prendere prigionieri faremo come i generali daci, che si tolsero la vita all’arrivo dei conquistatori romani. Sarà una vera cuccagna.»
Ci risiamo. Dopo i “mandanti linguistici” di uccisioni reali, gli oppositori politici come “barbari”, quindi l’impossibilità della sconfitta e la necessità della morte. E’ ora di finirla di gratificarlo di simpatici appellativi, come elefantino, destinati a elargirgli la levità dell’anima, ché non possiede nemmeno quella. L’unico vero, e truculento, stalinista rimasto in circolazione è lui. Persino “fetecchia” non rende l’idea.PS: Per chi vuole leggere anche la lettera di Lerner, questo è l’indirizzo.
da Claudio Trezzani
Baget Bozzo, nell’intervista di CSF, dichiara che non c’è governo più cattolico di quello italiano. Don Gianni a questo punto potrebbe far precedere ogni suo intervento su Panorama da dediche tipo: altissimo e possente e cattolicissimo principe, invitissimo imperatore nostro sire. Così faceva Cortés, tra una messa e un ammazzamento di indios. Resta da stabilire chi sia il Montezuma che il duo Baget/Berlusconi ha nel mirino. Fassino, Rutelli, Prodi?