da Michele Lo Chirco
Anch’io avevo avuto dei dubbi sul coinvolgimento effettivo dell’ETA negli attentati, diciamo una sensazione da uomo della strada, mediamente informato dei fatti del mondo, la fretta con cui si tendeva a dare la colpa ai baschi… mah! Il governo temeva di essere individuato come causa scatenante dell’attentato, e ha preferito addossare ad altri la colpa, per salvare il salvabile: ma il fatto che le bugie siano state quasi subito smascherate, ha fatto crollare miseramente il suo consenso residuo. Doppia vergogna: con le sue azioni ha portato la morte sul suo suolo, con le sue bugie ha dato una pessima immagine di sè. Che SB mediti.
da Pino Granata
Al Azhar per bocca del suo portavoce, condanna gli attentati e dice che l’Islam si lava le mani di queste azioni che sono falsamente attribuite all’Islam. Non basta condannare, il mondo islamico deve essere in prima fila nel dare la caccia alle organizzazioni terroristiche e metterle in condizioni di non nuocere. Io invece noto un silenzio pieno di significati da parte dei governanti dei paesi islamici e da parte delle organizzazioni religiose. Silenzio che vuol dire: il problema non ci riguarda. Sbrigatevela da soli e pagatene il prezzo.
da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
La Spagna, dando il benservito al centrodestra, ha dimostrato che in Europa non è più possibile governare a lungo con le menzogne, calpestando la dignità popolare. Prima o poi i nodi vengono al pettine. Peccato solo che per il nostro Paese il momento di darsi una pettinatina sia ancora così lontano. Nel frattempo però possiamo cominciare a farci qualche shampoo antiforfora e rivitalizzante.
da Cesare Bardaro, http://bardarossanews.splinder.it
Vedendo i risultati elettorali in Spagna mi capita – e ciò ha dell’ incredibile – di essere d’ accordo col Berluska che sul Foglio parlava della “straordinaria prova di orgoglio dei madrileni”, che “hanno trasformato il dolore e la rabbia in una formidabile e inequivoca risposta agli assassini”.
da Gianni Guasto
Avevo già diffidato la baby-sitter: esigo che mia figlia, nelle ore in cui le è affidata, non sia parcheggiata davanti alla televisione. Ripeto ora la medesima diffida al Governo: mia moglie e il sottoscritto intendono continuare ad essere gli unici amministratori del tempo che la bambina passa davanti all’aggeggio. Inoltre, nessun insegnamento potrà essere impartito tramite mezzi artificiali. Berlusconi e Moratti non lo sanno, ma il rapporto interpersonale ha un ruolo di una certa importanza, nel processo di crescita.
di Alessandro Robecchi (Il Manifesto)
Ma tu guarda come va il mondo. Qui finisce che Silvio ce lo faremo spiegare da una adolescente dell’Ohio, Crudelia Moratti da un teenager della Georgia. Dopo il tam-tam mediatico e l’overdose tele-radiofonica del “premier” e il monologo-vespasiano in seconda serata, la riforma della scuola finisce che ce la spiegano le cronache Usa – avamposto del liberismo – più che l’accalorato eloquio del liftato. Già, perché Silvio l’ha buttata lì senza parere, quasi en passant: nelle ore di refezione, a scuola, si potrà guardare alla tivù un divertente programma televisivo per imparare l’inglese. Ecco sdoganata la tivù anche nelle scuole, la tivù come educatore, la tivù-supplente. La tivù. SEGUE
Sicuramente i bloggisti hanno letto o ascoltato i commenti di Bondi e Schifani sul congresso della Margherita. Partito senz’anima, l’ha definito Bondi. Un’accozzaglia di reduci di altri partiti e personaggi del passato , l’ha definito Schifani. E’ evidente che i due non illustri tirapiedi di Mister Ghe Pensi Mi , hanno scambiato La Margherita per Forza Italia. Infatti le loro definizioni calzano a pennello al partito del “Vincente”.
da Salvatore Argiolas, Cagliari
Sulla Repubblica di oggi leggo che secondo Gianfranco Fini “la sinistra in cuor suo ha nostalgia di Saddam”. Di certo il vice premier non ha molta memoria, infatti non ricorda di essere andato assieme a Jean-Marie Le Pen a Bagdad nel novembre 1990 a portare la sua solidarietà al tiranno iracheno.
da Mirko Morini
Socci non ha il record di ascolto più basso in prima serata. Avete la memoria corta se non ricordate il Destinazione Sanremo (RAI2) dello scorso anno. Socci ha uno degli ascolti più bassi ma non il più basso. Quando c’è di mezzo il potere (Pippo Baudo) si tende a dimenticare.