da Alberto Arienti
Poichè tutti a parole voglione la pace (anche Bush e Berlusconi), credo che una discriminante sia data anche dai comportamenti. Un corteo per la pace non può avere atteggiamneti “settari o aggressivi” perchè il messaggio deve essere univoco, senza se e senza ma. Riflettano bene su queste cose i “pacifisti incazzati”.Gli schemi mentali che usano non sono dissimili da quelli dei loro nemici guerrafondai..
da Vincenzo Rocchino, Genova
Non so voi, ma io non riesco a capire il senso di quanto scrive l’avv.Arena. Capisco benissimo soltanto la devozione che nutre per Silvio. Nulla da eccepire per questo, forse si potrebbe discutere sui gusti della signora – ma chi è perfetto?
da Mirko Bedetti
Sono solidale con Fassino oltre che con Bechelli. Il “popolo di Fassino”, ammesso che così lo si voglia definire, non è quello che crede di aver intercettato il Sig. Vegetti attraverso qualche slogan o coro strumentali quanto è strumentale la scelta di dire di ritirare le truppe al solo scopo di intercettare un elettorato che fa riferimento all’area extraparlamentare. Voterò il Triciclo e il fegato me lo mangio solo alla veneziana.
da Mario Poluzzi
Ho resistito due volte a vedere Pigi Battista :sono ancora stupito che qualcuno lo definisca “terzista”. Basta averlo sentito intervistare Casini per “imbeccarlo” sul Dio Aznar e il “povero” Zapatero con il pietoso Casini a dire di Si. Il dato preoccupante e’ che 8.000.000 di persone non cambino canale (…) Non riesco a capire perche’ con tante persone di destra intelligenti (Veneziani, Galli Della Loggia,Facci ,Mercenaro, Feltri, Farina, Giordano, Baget Bozzo ecc ecc) la RAI pensi a Battista o Socci : mi sembrano dei “finti” preti che fanno la predica dall’altare facendo gli imparziali ma con lo scopo di far capire alle “pecorelle ” di stare attenti alla sinistra.
da Alessandro Ceratti
Fassino è stato scacciato dal corteo della pace da quelli che F. Bechelli definisce “fascisti” e P. Casalini “poche centinaia di teppisti”. (…) Vogliamo rimproverare i pochi “teppisti squadristi” per le loro intemperanze, perché hanno impedito di manifestare le loro idee? Ci sentiremmo di rimproverarli se si fossero comportati così nei confronti di un Berlusconi che “legittimamente” avesse voluto partecipare al corteo della Pace? No, avremmo detto che si trattava di una provocazione. E così è stato anche per Fassino. Se voleva dimostrare il proprio pacifismo poteva farlo più efficacemente in Parlamento.
Sarebbero stati fascisti, teppisti e deficienti anche se avessero fatto la stessa cosa con Berlusconi. (csf)
da Gianluca Freda
Qualche tempo fa, in una trasmissione TV, un esponente dei DS (credo fosse proprio Fassino) deprecò, e a ragione, la paura che impediva a Berlusconi di partecipare a pubbliche manifestazioni, sostenendo che chi sceglie la via della politica deve essere pronto anche a subire le contestazioni degli elettori quando sbaglia. Io vorrei chiedere scusa a Fassino per quel che è accaduto a Roma ieri pomeriggio. Lo farei più volentieri se Fassino e il suo partito, anzichè gridare alle infiltrazioni fasciste nel movimento,riconoscessero che la rabbia dei pacifisti aveva parecchie giustificazioni. Sarebbe per i DS una prova di coerenza di pensiero, e la mancanza di coerenza nei DS è stata proprio la causa delle contestazioni.
da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Il nostro CSF non corre alcun rischio a ospitare anche interventi come quelli di Lina Arena. Da espertissimo marpione ha capito che un blog di successo, così come ogni filmone fantasy di cassetta, deve contenere personaggi di ogni genere. Quelli “negativi”, sapientemente mischiati ai “buoni”, sono indispensabili per creare quel grado di suspense che rende godibile il prodotto editoriale. Le forze del male aggrediscono con tenacia e protervia i biondi eroi dagli occhi azzurri, facendogli correre qualche grosso rischio; orrendi demoni, leggi NRS, tentano periodiche sortite dai loro antri bui, sputano bava fetida e avvinghiano le vittime con le loro cento code prensili. Ma alla fine i “nostri” prevalgono sempre, per il sollievo dello spettatore.
da Gabriele Vegetti
Tornato da Roma. Pessima prova dei ?soliti noti? che sono riusciti ancora una volta a far passare quasi sotto silenzio una grande manifestazione popolare. Ma non sono affatto solidale con Fassino. Il nostro non si rende conto di quanto astio si è attirato con le ultime mosse della sua ondivaga linea politica. In particolare, l’astensione sul finanziamento alla missione italiana è stato vissuto come un tradimento dal “suo” popolo. Chiunque fosse a Roma ieri non poteva non rendersene conto, ascoltando le conversazioni in treno, gli slogan, l’aria che tirava. Come recitava il più riuscito tra gli striscioni della manifestazione: “Chi si astiene non si oppone”. Voterò comunque il Triciclo in funzione anti-destra, ma questa volta ce ne vorrà di fegato per mettere quella crocetta. Quanti faranno lo stesso?
da Mirko Morini
Pensavo che il tuo CSF fosse un blog decastaldizzato.