da Pier Franco Schiavone, Milano
Ero a cena con amici e stavo diffondendo il verbo, cioé stavo parlando di questo blog. Uno di loro mi (ci) ha accusato di soddisfare le nostre velleità di giornalisti mancati. È stata dura spiegar loro che alcuni, giornalisti lo sono davvero.Per quanto mi riguarda dedico a due/tre siti che mi piacciono, non più di mezz’ora in totale del mio tempo libero ogni giorno, a casa o nelle pause di lavoro, incluso il tempo per scrivere quattro cose che qualche volta mi vengono anche tagliate. Lo faccio perchè mi piace scambiare opinioni con persone intelligenti e disponibili al confronto (materia rara oggi). Mi piacerebbe sapere perchè lo fanno gli altri bloggisti e anche, se possibile, com’é materialmente organizzato il sito, quante e-mail riceve e così via.
Come è organizzato il sito è evidente. Ricevo tante email. Diciamo più di cento al giorno e tra queste scelgo quelle da pubblicare. A mia volta spedisco i miei commentini a 1500 persone. Il sitino è frequentato da circa 800 persone diverse al giorno e circa 6-7000 persone diverse al mese (le statistiche potete vederle tutti cliccando sull’icona shinystat in fondo al sito, non c’è password). (csf)
da Primo Casalini, Monza
Gli spettacoli dei burattini esistono ancora. Li ho visti, anni fa. Quando tutto procede come il burattinaio vuole, i fili non si notano e sembra che i burattini si muovano da soli. Ma a volte i fili si impigliano e la fluidità nei movimenti si perde. Allora, oltre che i burattini si notano i fili, poi si vede una braccio umano, che è quello del burattinaio, mischiarsi ai burattini ed ai fili. E la favola finisce, e resta una impressione di losca goffaggine. Mangiafuoco avrebbe restituito i soldi del biglietto e chiesto scusa, aiutato dalla sua faccia autentica di buon diavolaccio, ma non tutti sono come lui. Prima è meglio informarsi da un galantuomo, non da un “galantuomo”, che magari è parente del burattinaio.
da Giorgio Goldoni
Non è mia abitudine criticare direttamente le osservazioni dei blogghisti, ma, Sig.Beretta, Lei commette un vecchio ed inveterato errore su cui Arafat e la sua banda di quaranta(mila) ladroni ha vissuto per anni di pura rendita: Lei confonde i palestinesi con l’OLP. I primi processerebbero molto volentieri Arafat, se non altro per tutti i guai che ha procurato; i secondi hanno tenuto il popolo palestinese ostaggio del terrore e della sopraffazione. Le consiglio un viaggio in Palestina, ma non al codazzo di Rai e altri media prezzolati: vada per esempio a parlare coi cristiani di Betlemme e Nazareth.
da Mirco Pirini
Che cosa hanno in comune la Western Kentucky University e uno dei più famosi programmi televisivi italiani? Ecco quattro indizi: è grande, rosso, peloso e sa ballare. La mascotte della Western Kentucky, Big Red, sta per portare in tribunale Mediaset, il gruppo televisivo del premier italiano Silvio Berlusconi. L’università statunitense sostiene che la mascotte del programma satirico Striscia la notizia, il Gabibbo, è una copia di Big Red, e chiederà 250 milioni di dollari di danni per violazione del marchio e del diritto d’autore. La prima udienza avrà luogo mercoledì a Ravenna.The New York Times
Rocchino, é ora che lei cambi il suo Commodore. Non ce la fa, non ce la fa!
da Claudio Urbani
Dal suo punto di vista il sig. Giorgio Guiotto porta buoni argomenti in difesa della sua tesi, anche se ci sarebbe da disquisire a chi appartiene la terra dove poggia il muro. Una cosa mi lascia perplesso: visto che lo stato di Israele è nato ufficialmente nel 1948 su una terra da sempre abitata dai Palestinesi, questi hanno mai dato una risposta seria alla domanda “I Palestinesi, dove dovrebbero andare?”
da Domizia Di Giallorenzo
Caro Sig. Pino Granata, l’aspetto del nostro SubSegretario è assolutamente perfetto così e non ha bisogno di inutili ritocchi, essendo egli CARISMATICO di default! :))))))
Domizia, tu mi fai arrossire (csf)
da Rosa Orti
In questi giorni è molto interessante rileggere l’intervista di Csf a Trantino: «Diceva Pirandello: “Essere eroi è facile, basta fare cose straordinarie”. Essere dei galantuomini è difficile. Occorre tutta un’esistenza. Non sgarrare mai. Mai abusare di un debole. Mai lucrare su una posizione. Dopo 31 anni di mandato parlamentare, 41 anni di toga, mi trovo nelle condizioni di rivendicare questo titolo. Al mio piccolo nipote di dieci mesi lascio un testamento spirituale: “Tuo nonno è stato un galantuomo, in senso siciliano”».In senso siciliano? «In senso siciliano galantuomo è camminare sui vetri. Da noi l’onestà costa di più».Non credo sia necessario alcun commento, è evidente che ognuno ha un’idea molto personale del modo di essere galantuomo e onesti.
da Alessandro Ceratti
L’ultima trovata degli americani è il rapporto del pentagono a proposito della catastrofe climatica entro il 2020. E la cosa suscita grande allarme, in particolare tra coloro che fino al giorno prima consideravano l’operato dell’amministrazione Bush molto deludente (per usare un’eufemismo). Vogliamo capirla una volta per tutte che questo genere di “rapporti supersegreti” tendono ad essere delle “sole” notevoli? Possiamo dimostrare di fronte a queste nuove “rivelazioni” lo stesso sano scetticismo che manteniamo nei confronti dei rapporti sulle armi di distruzione di massa? Non vale forse la pena di considerare l’eventualità che questo possa essere l’esca avvelenata, benché apparentemente così appetitosa, che l’amministrazione Bush ha deciso di somministrare per continuare a perseguire i suoi fini dopo aver ottenuto l’avallo di tutta una estesa classe di persone “sinistrorsa”? Con questo non voglio affermare che non esistano problemi climatici, così come sarebbe assurdo sostenere che non c’è un problema terrorismo nel mondo.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Credevo fossero finite le difficoltà di connessione a questo sito. E invece no. Qust’oggi pare che non ci sia nulla da fare.
Io non mi sono accorto di nessun problema. Altri ne hanno avuti?