da Corriere.it
Marco Pantani è stato trovato morto questa sera in un residence di Rimini. Il cadavere del ciclista è stato trovato in una stanza del residence «Le Rose» di Rimini. Sono stati i gestori dello stesso residence a dare l’allarme. Sul posto si trovano già uomini della squadra mobile della Questura di Rimini ed è atteso a momenti l’arrivo di un medico legale. Restano per il momento sconosciute le cause del decesso.
da F. Cappello
Perchè solo ora ci possiamo commuovere pensando ai profughi istriani? Perchè solo ora io a 40 anni posso leggere il libro di Pansa sulle vittime delle vendette partigiane, dato che purtroppo o per fortuna Pisanò non lo leggo? Si tratta di 15.000 esseri umani o più forse ammazzati come bestie. Nella puntata di Excalibur,peraltro pessimo programma, i vecchi partigiani intervistati si comportavano esattamente come dei mafiosi. Mancava solo il “nenti sacciu e nenti vitti”
Non contento di invadere ogni spazio delle nostra vita, San Valentino dilaga. Stucchevoli cuoricini mi escono perfino dalla barra di Google. (csf)
“«Odio Berlusconi». Così, senza mezze misure. Franco Cordelli, 61 anni, dirigente Rai, critico teatrale e scrittore, ci ha scritto un libro sul suo odio per Berlusconi, Il Duca di Mantova. Un romanzo?”.Sul sito. (csf)
da Elisabetta Cacioppo
Vi giro un appello contro il disinteresse dimostrato dalla Giunta Regionale e da Formigoni verso una importante legge regionale che istituiva l’Agenzia per la riconversione delle industrie belliche.L’appello, come vedrete è promosso da personalità di primo piano e ha già ottenuto alcune significative adesioni. In fondo al messaggio troverete tutte le indicazioni per aderire e firmare.
IN DOCUMENTI
da Barbara Melotti
Caro Alessandro, no. L’approccio cattolico non è abbietto. Io potrei definirlo retrogado e oscurantista, potrei obiettare che comunque non deve interessare lo stato laico, ma non lo definirei abbietto. Se fosse un approccio cattolico, ma non lo è. Da un punto di vista cattolico è solo “limitazione del danno”. Un approccio cattolico avrebbe proibito, ed è esattamente quello che li accuso di non aver avuto il fegato di fare. E in tal caso io, che cerco sempre di usare con cautela le parole, avrei definito la legge, appunto, oscurantista e indegna di un paese laico, ma non nazista. Il fatto è che questa legge, contrariamente a quanto tu dici, sancisce proprio il diritto, solo per alcuni “probi”, ad avere figli, un diritto condizionato al “pagamento” sul corpo della donna di un pedaggio di dolore e sofferenza aggiuntivo che lo renda più moralmente accettabile. E non entro nella questione dei presunti “diritti dell’embrione”, se non per rivolgerti una domanda: quand’anche esistesse un embrione con dei diritti, possono (devono) venire prima di quelli della madre?
da Michele Lo Chirco
L’ho votato perché lo stimo: e poi volete mettere la quantità di persone che avrebbe potuto intervistare al parlamento europeo? Avrebbe potuto riempirci volumi e volumi. Inoltre, se lasciasse causa conflitto di interessi la presidenza del blog potrebbe affidarla a un blind trust formato da persone fidate: io sarei tra queste, ovviamente.
Questo blog di ingrati! (csf)
da Stefano Alberti
……..E’ UN GRAN BUGIARDO………
da Giorgio Goldoni
Era ora che ci ricordassimo dei nostri fratelli dalmati, giuliani, e di quanti persero la vita o tutto quanto in loro possesso per il semplice fatto di essere italiani. Compare spesso in televisione uno spezzone del mesto cinegiornale di allora dove una colonna di profughi si imbarca a Pola su una nave che li porterà a Venezia. Cosa non si può vedere è la ignominiosa accoglienza che fu loro riservata a Venezia da parte della CGIL locale, accoglienza a sputi e insulti. La CGIL di allora era filotitina e filostalinista, e forse dovrebbe liberarsi di qualche peso sulla coscienza.
da Alberto Arienti
Ho trovato difficile da capire le sue controargomentazioni all’articolo di Barbara Melotti:1 – “una madre dovrebbe accettare gli obblighi che si pensa siano opportuni per tutelare gli embrioni”. “si pensa” chi?2 – “Nell’ottica accettata dai parlamentari che gli embrioni debbano essere tutelati”, dandolo così scontato (e non come frutto di un certo pensiero, in un certo momento, di certi parlamentari di sesso maschile). E si dimentica che ampliare i diritti “potenziali” di una vita in formazione a scapito di una vita reale, formata e avente diritti e doveri, è una forzatura ideologica. E’ un poì come lottare contro l’aborto, salvare delle vite e poi una volta nati lasciarli morire di fame, malattie o guerre.Non sono un sostenitore dell’ingegneria genetica e sono molto preoccupato dei suoi possibili sviluppi, se si pensa però di disciplinarla con leggi del genere, la partita è già persa in partenza.