da Aldo Vincent
ANCORA LATITANTE NINO BIXIO(Cazzo, ma quanto era vecchio il mandato di cattura?)
da Oreste Tappi, Roma
Ma perché candidare alle europee Coriolano, politico dispotico e antipopolare e due volte traditore? Forse Cincinnato? Ma pure lui, tutto patria e zappa, mi convince poco. Io lascerei stare gli antichi Romani, che evidentemente rischiano di aumentare ancor più la confusione.
dall’avv. Lina Arena
Non apprezzo nè il genio di Sgarbi nè la sua mamma che ritengo sia anche responsabile delle bravate del figlio. E non credo che sia la sola mamma ad aver generato tanto orrore! La mamma italica brilla per stupidità.
da Giorgio Goldoni
Mi dispiace per il suo basso rating nelle votazioni. Io non ho potuto votarLa perchè non voterei mai per l’ulivo. Se domani Lei decidesse di cambiare campo, il mio voto sarebbe suo con una notevole aggiunta di proselitismo.P.S. comunque, persone non meritorie hanno avuto più voti di Lei, perchè non c’è giustizia su questa terra.
da Alberto Arienti
Se uno rilegge le due lettere di Ceratti sul problema embrione ha l’impressione che siano il frutto di due menti diverse: una affascinata dalla scienza e pronta a qualsiasi esperimento più azzardato, l’altra ossessionata dai rischi di tutto ciò e disposta a qualsiasi mezzo per bloccarli. Due posizione pericolose comunque.
da Gianni Guasto
Perchè tanti amano e altrettanti odiano Berlusconi? Le ragioni sono probabilmente diverse: ma, fra tutte, una mi pare degna di interesse: Berlusconi mente, e (a differenza di altri, che pure mentono) lo fa vedere chiaramente. Per ragioni tattiche, per necessità giudiziaria, per know-how pubblicitario, per ragioni di tecnica della comunicazione politica, il mentire è il dato costantemente esibito della comunicazione berlusconiana. Se io mento, e non pretendo di essere creduto è perchè non attribuisco a quello che vi dico, alcuna importanza. Perchè voi dovete credere in me non per quello che dico o faccio, ma per la mia dentatura, per la mia faccia, che sono il mio logo, come lo stemma della FIAT sul muso di un’auto. Nella comunicazione pubblicitaria, è il marchio che conta, non il prodotto: e nessuno si preoccupa di sapere se quello che dichiarano gli spot pubblicitari sia vero o falso.Tra gli elettori c’è chi non sopporta di essere trattato c ome “un bambino non troppo sveglio”, e magari preferisce la sostanza all’illusione della democrazia. Per altri, è degna di ammirazione e di fede tanta capacità di imporre la propria volontà a tutti, persino ai nemici. A prescindere da quanto ci costi il lusso di avere, a capo del Governo, un adorabile imbroglione.
di Alessandro Robecchi (Il Manifesto)
Facciamo un gioco di società, anzi il gioco della società. So già che mi dimenticherò qualcuno e mi scuso in anticipo, ma ci provo lo stesso. Vado dunque ad elencare tutti gli italiani incazzati come cobra che ringraziano di cuore il buongoverno (e la buonopposizione) di questo paese. Sono incazzati i tranvieri, i tassisti, i lavoratori dei trasporti pubblici in generale. Sono incazzati alla grandissima quelli dell’Alitalia, ma anche i ferrovieri, mi risulta, non sono del tutto sereni. I controllori di volo sono incazzatelli assai. Sono incazzati persino i pompieri, che di solito stanno buoni-buoni tanto che i bimbi da piccoli sognano di fare il pompiere (se volete fargli cambiare idea, fategli vedere una busta paga pompiera).
SEGUE IN DOCUMENTI
da Mirko Morini
Ecco perchè Prodi verrà impallinato un’altra volta: ieri ha parlato di puntare sulle eccellenze nella scuola, nell’università e nella ricerca; questa nella sinistra omologatrice che nega l’esistenza di eccellenze e fa di tutto per eliminarle non credo sia stato visto di buon occhio. Se a quelle parole ci fosse un seguito non avrei remore a votarlo. Il fatto è che dubito che ci sarà un seguito.
Forse è la mamma più famosa d’Italia, anche più di Rosa Bossi, mamma di Silvio Berlusconi. Rina Sgarbi è la mamma di Vittorio, il critico d’arte e il politico più controverso che abbiamo, l’uomo costantemente al centro di polemiche, di risse, soprattutto quando le telecamere televisive sono accese. Adesso Sgarbi sembra in un momento calante. Nessuno lo nomina più, nemmeno per insultarlo. (csf)