di Ronny Mazzocchi, Trento
L’avv. Lina Arena ci ha dipinto un Silvio Berlusconi leader post-moderno. Ho studiato economia in Italia e all’estero, ma non mi risultano pubblicazioni in cui vi sia scritto che è “moralmente accettabile” non pagare le tasse. Mi piacerebbe avere qualche riferimento bibliografico (magari non il programma della CDL, ma qualche articolo o testo universitario). L’unica cosa che mi viene in mente è la curva di Laffer, ma tutti sanno che non è mai andata oltre il tovagliolo di carta dove venne disegnata.
da Paola Altrui
Rilevare che un’elevata pressione fiscale può costituire un incentivo all’evasione è ben diverso dall’affermare che con le tasse alte l’evasione è moralmente autorizzata. Chi lo spiega all’Avv. Arena e al suo mentore?
da Alberto Arienti
Non ho capito veramente l’intervento di Bruno Crespi su Pantani. E’ chiaro solo che Crespi è contro il doping (e saimo d’accordo) e che è sicuro che Pantani non era depresso (beata la sua certezza). Il tono generale non lascia trasparire un minimo di pietà per una persona finita in un buco nero senza fondo (era un dopato!). Se l’alternativa alla melassa fasulla di questi giorni è il moralismo insensibile, siamo messi bene. Elegante l’allusione a Maradona.
da Claudio Urbani
Le tue perle di saggezza fanno impallidire Bondi, Schifani e Ferrara. Grazie di cuore.
da Gigi Forzese
…e pensare che ieri sera ci e’ caduto egli stesso dopo aver involontariamente sfasciato il tavolo di Primo Piano davanti allo sguardo alquanto impaurito della Sciarelli :)!
da Vittorio Grondona
E’ vero, se il Cavaliere non fosse in politica non si parlerebbe affatto di lui e l’informazione ne ricaverebbe un grosso vantaggio. Purtroppo è sceso in campo… Un personaggio così prepotente non si era mai visto. L’elettore teleguidato, tra un quiz idiota e l’altro ancora più idiota, si è fatto letteralmente ipnotizzare ed è difficile svegliarlo. La stampa, certa stampa, potrebbe essere l’unica in grado di gettare un secchio d’acqua in faccia ai beati addormentati ed è bene quindi che lo faccia, che parli molto di lui, che metta in risalto le sue contraddizioni, il suo sfacciato disprezzo per la povertà, la sua megalomania, la sua vanità, la sua squallida politica sociale. Un personaggio di tale fatta al comando di un paese dovrebbe far paura a qualsiasi persona ragionevole. E dire che l’Italia è da poco uscita a fatica da una situazione analoga. Sono enormemente amareggiato nel prendere atto che l’esperienza terribile della mia generazione non ha purtroppo insegnato nulla a quella attuale. Prima o poi nel paese dei balocchi si diventa asini!
da Michele Lo Chirco
Riguardo la candidatura del nostro SB alle europee, ieri mattina già il suo proconsole in Sicilia Gianfranco Micciché aveva assicurato di essere pronto a fare da capolista solo per attirare consensi alla lista da lui guidata, non avendo intenzione alcuna di sedere a Bruxelles. Evidentemente era già a conoscenza delle intenzioni del capo. Se uno vuol candidarsi lo faccia pure: i casi della vita non possono sapersi mai (improvvisa caduta del governo, una crisi irreversibile etc.); non ammetto però che se si usa la propria faccia per attirare consensi, in caso di fallimento (della propria faccia) non si debba onestamente farsi da parte e tornare alle panchine al parco.
da Marina Ceccherini, Genova
Ora basta. Ho ascoltato Ferrara dire cose immonde su ogni argomento possibile: sull’undici settembre, sulla guerra, sui diritti delle coppie omosessuali, sulla scuola, sulla procreazione assistita e su molte, molte altre cose. Ieri non ci ha fatto mancare i suoi 10 minuti si saggezza anche a proposito della depressione. Bene, si vergogni. Anche alla sua presuntosa arrogante ignoranza deve essere posto un limite. Non so se Pantani fosse o no depresso. La morte dovrebbe comunque essere tratta con piu` rispetto. Spiancente per il signor Ferrara, la depressione esiste. E a volte uccide. Nonstante la presenza di “un amore profondo e di amici forti e rocciosi”.
da Bruno Crespi
Lasciamo a Marco Pantani la pace che cercava. Non credo fosse depresso, la depressione -dal punto di vista medico- è altro. Capisco (nel senso che riconosco che esiste il fenomeno), anche se non condivido né mi adeguo che per primeggiare ci si dopi ed altro. Ma che poi si ricorra all’ alibi della depressione o della morte sociale di chi non può più tirare come un treno in montagna a 40 km/h tutti i giorni perché l’ hanno beccato all’ antidoping, o non sia più un treno sulle linee del bordo campo, perché finalmente anche a Napoli si decisero a farle in gesso invece che in coca, non mi sta bene. Chi lo faceva sapeva cosa rischiava, come chi fa una rapina. Quello che mi scandalizza è che si parli solo di questi casi e non delle centinaia d’altri, magari con doping peggiori, ma con personaggi minori e, ultimo ma non meno importante, che si stia a discutere quale sia il calciatore migliore di tutti i tempi scegliendo tra due di cui uno è cocainomane. Se questi sono gli esempi: ecco chi moralmente ha la colpa di aver lasciato morire Marco. E che ora osino scagliare la prima siringa….!
da Gianni Guasto
Se aumentano i prezzi (colpa di Prodi) non chiedete a me, ma prendete esempio da mia madre: la lotta al caro-vita, fatevela da voi. Se aumenta la pressione fiscale (colpa di Prodi), abbassatevela da voi. Insomma: devo fare tutto io?