da Pino Granata

Caro Claudio rassegnati. Anch’io quando stamattina ho letto l’intervista, mi sono chiesto perchè l’hai fatto. Non ha ammazzato nessuno, non è imbecille, è una bella donna, e allora? No francamente a me , ed a tanti altri, di Mentana, di Chicco Testa etc non interessa nulla. Ma a parte questo, mi spiace dirtelo, non cè niente per cui valesse la pena di intervistare questa signora che non ci dice nulla di particolarmente interessante. Virginia Woolf non è………e neanche la Yourcenar.

Pino proprio da te non me lo sarei aspettato. Hai lavorato per decenni nel mondo dei giornali. Ti chiedevano una fotografia e tu discutevi se era il caso di farla? Cercavi di fare in modo che venisse il meglio possibile. Oppure ti occupavi solo di fotografie della Yourcenar e della Woolf? Se mi chiedono di fare un’intervista io la faccio e cerco di farla al meglio, di fare venire fuori il personaggio di cui mi occupo. Non ci sono riuscito? Bene, parliamone. La foto è venuta sfocata e insignificante. Ma ho intervistato per il Corriere della Sera decine di attrici, conduttrici, telegiornaliste, vallette. Vogliamo giornali pieni solo di Bobbio e di Cacciari? Che palle. (csf)

da Guglielmo Venturi

Ormai è diventato un amabile rituale, come il cappuccino e la brioche del mattino, ed io all’erta sto. Silvio Berlusconi, ogni volta che varca i confini di casa, viene colto da una irrefrenabile pulsione ad esternare ed ha sempre un messaggio da rivolgermi. Questa volta, da Atene, mi manda a dire che ” i politici di professione sono solo dei chiacchieroni e dei ladri” e mi esorta a far loro i conti in tasca. Io esaudirerei volentieri il suo desiderio, ma non so francamente come attivarmi. Qualcuno mi ha detto che, di norma, in un paese civile, è la procura della repubblica deputata ad intervenire qualora rilevi che le tasche di qualcuno sono più rigonfie del lecito. Ha anche aggiunto che tale operazione è stata svolta seriamente una decina di anni fa, ma che lo stesso signore che oggi parla all’ombra del Partenone, ha accusato la magistratura tutta di aver attuato un golpe, “decapitando” uomini politici che si erano sì arricchiti, ma che erano stati eletti dal popolo sovrano. La cosa, se è vera, mi sconcerta. Non ho poi capito se, oltre che ai politici professionisti, i conti in tasca debbano essere fatti anche ai presidenti del consiglio dilettanti. In caso affermativo, come mai il Nostro è sempre così coriacemente renitente a rovesciare alla luce del sole le tasche del suo elegante Caraceni?

Claudio Sh Fioretti

da Daniela Bonelli

Possibile che questo genio della comunicazione venga continuamente frainteso? e poi…. io penso che il mio Paese., per esempio non debba più dare contributi di nessun genere in termini di truppe a paesi belligeranti. posso evadere le tasse??

da Rita Guma

Concordo con Alessandro Ceratti: le liste di proscrizione sono brutte ma e’ anche peggio sparare nel mucchio, soprattutto in tempi di primarie. Quanto a Michela di Torre Padula ed alle altre mogli di eccellenti intervistate, sono certa ci proporrai presto anche qualche marito di moglie eccellente.

Una moglie è comunque più interessante di un marito (csf)

da Primo Casalini, Monza

C’è un po di confusione. Henry Focillon diceva: “Arte non è una rappresentazione di una bella cosa, ma una bella rappresentazione di una cosa”. Questa zaffata di cultura è applicabile, mutatis mutandis, alle interviste di csf, che si leggono volentieri. L’occasionale retrogusto di lieve nausea non dipende dalle ben oliate modalità della intervista, ma dalla gnocca (o dal gnocco) sotto esame. E’ ingiusto il paragone col dott. Marzullo, che ci spaccia la gnocca come se fosse un premio Nobel. Con csf, pur nella temperata collusione, una gnocca è una gnocca è una gnocca. E csf, alla fine, dice a sé stesso, con un sospiro lieto: “Anche questa è fatta!” Tutta invidia, la nostra. Perché non ce ne presenta qualcuna?

Come è bello farsi difendere da Primo (csf)

da Pier Franco Schiavone, Milano

Caro CSF, forse Lucio Russo é stato un pò troppo caustico per i tuoi gusti, però la tua risposta é stata inaspettatamente aggressiva. Non ami la critica? La signora Rocco sarà senz’altro persona squisita, ma perchè la si intervista? Perchè é “personaggio” oppure perchè non ha mai ammazzato nessuno e non é imbecille? In tal senso gradirei un’intervista anch’io. La signora Simona Ventura, per esempio, viene intervistata perchè, ci piaccia o no (a me no), ce la ritroviamo in tutte le salse e quindi bisogna rendere
atto della sua massiccia presenza mediatica (…)

Michela Rocco è un personaggio televisivo da molti anni, è stata Miss Italia, è una ragazza simpatica ed è la moglie di Enrico Mentana. Perché no? Quali sono gli argomenti contro? Ho intrevistato la moglie di Giuliano Ferrara, la moglie di Clemente Mastella, ho intervistato ragazzi e ragazze anche non particolarmente celebri. Non mi seccano le critiche ma le preferirei sui contenuti. L’intervista era brutta? (csf)

da Peter Freeman

Caro Csf, confessando di nutrire una passione per Guia Soncini ti sei giocato il mio voto per le secondarie. Per le primarie avevo gia’ dato. Giornalisti, vituperio delle genti.

Gentile dottor Freeman, nel pieno esercizio della mia autonomia, cambio il mio giudizio sulla sopranominata Soncini, ragazza che non stimo, che scrive malissimo e che solo gente ignorante e maleducata può apprezzare. Mi raccomando il voto. (csf)

da Claudio Urbani

” I politici di professione rubano soldi” cioè: Fini; Bossi; Buttiglioni; Follini; La Russa, D’Onofrio, Giovanardi…….ma tutti questi ladri sono suoi consulenti?

da Alessandro Ceratti

Le liste di proscrizione sono cose brutte, non c’è dubbio. Ma quella di Di Pietro lo sarebbe stata? Non sarebbe stato invece l’atteggiamento responsabile di chi, volendo criticare un atteggiamento che trova riprovevole, decide di assumersene pienamente la responsabilità e rifiuta di lanciare accuse generiche, magari indignate e urlate, ma che difatto si ridurrebbero al solito piagnisteo? Di Pietro è un ex magistrato, prima di dire qualcosa di grave contro qualcosa e qualcuno trova rilevante individuare anche la persona responsabile del “misfatto” e chiamarla con nome e cognome. E’ la differenza tra una persona seria e chi si sente autorizzato a dire di tutto (e abbiamo tanti di quegli esempi) purché tutto rimanga vago e generico.