da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Aderisco con entusiasmo alla proposta di Pino Granata. Condivido appieno tutte le sue considerazioni, avendole sperimentate sulla mia pelle. Voglio solo aggiungere che almeno in una cosa i milanisti democratici si avvantaggiano sugli altri tifosi e sui milanisti di destra: se il Milan vince sono contenti, è ovvio. Ma se perde si consolano per il fatto che sicuramente Berlusconi si rode il fegato, dato che caccia i soldi e che adesso ha deciso di fare anche l’allenatore della squadra.
da Giorgio Guiotto
… parli di foibe e si mette in mezzo quello che gli italiani hanno fatto in Yugoslavija, parli di Kulaki e si mette in mezzo quello che i nazisti hanno fatto in Russia… strano che non si siano infilati i turchi con gli armeni o gli iracheni/iraniani/turchi con i curdi. Si, però, quelli PRIMA hanno fatto questo o quello, poi gli altri hanno fatto quest’altro… una continua corsa alla giustificazione. Arriveremo a Caino che ha fatto quello che ha fatto solo perchè Abele aveva detto che Caino aveva i capelli lunghi… solo gli israeliani devono stare zitti e continuare a contare i loro morti negli autobus. Magari la jena continua ad esserne felice.
da Rocco Ciolfi, Arce
Non sono d’accordo con quanto scritto dal sig. Finzi in merito alle esternazioni berlusconiane. Anzi di più; ritengo che sono analisi di questo tipo ad aver permesso l’ascesa incontrastata di Berlusconi nell’ultimo decennio. Mi spiego: quando ci sono di mezzo gli organi di informazione di qualunque tipo essi siano, nulla è lasciato al caso, niente è improvvisato da Silvio e compagni. Ad ogni dichiarazione, commento, esternazione che sia, corrisponde uno o più sondaggi (di solito uno per il target a cui ci si rivolge, e se il clamore suscitato è tanto, un altro che valuta l’impatto complessivo) per analizzare le reazioni che queste suscitano nell’opinione pubblica. La chiave di lettura che ne consegue è diversa: se ad ogni sparata ne corrisponde un’altra ancora più grossa è un brutto segno, vuol dire che ha generato consenso. Forse c’è bisogno di un bagno di umiltà, ma se non si entra in questa logica sarà difficile elaborare strategie che possano contrastare lo strapotere mediatico dell’unto.
da Alberto Arienti.
Il mio commento sulla vignatta di Forattini, non citato da Serpieri era “puro delirio”. Credo che si possa applicare anche al suo intervento. Chi vuole convincere? Lei a sinistra non voterebbe mai. Ed io ne sono molto contento.
da Pino Granata
Il nostro progetto di prendere il potere in Italia è fallito a causa dell’intuizione di Serpieri. Peccato, adesso possiamo rivelarlo, avevamo un piano preciso che ci avrebbe consentito di spodestare Berlusconi (gli altri non contano). L’appoggio delle istituzioni era assicurato. Perfino il potente subcomandante Sabelli Foretti ci aveva assicurato l’appoggio del suo impero multimediale, si sa non si può fare a meno dei massmedia. Avevamo già promesso prebende a sinistra e centrosinistra ed invece niente. Ma non preoccupatevi , abbiamo solo rimandato. Speriamo solo di non dover chiedere asilo politico alla Francia. A me le lumache e le rane non piacciono.
da Alessandro Ceratti
A proposito di interviste a “mogli di”. a me non è mai capitato di leggere un’intervista alla prima moglie di Berlusconi. Eppure sarei curioso di sapere come ce lo racconterebbe.
da Luca Serpieri
Se si tratta di guardare i fatti le rimando l’invito. Io ho detto esplicitamente di non voler commentare la vignetta di Forattini. Ma lei sembra non tenerne conto. Se lo vuole sapere non la trovo affatto divertente, anzi, la definirei persino un po’ truculenta. Ma lei ha già deciso per me il mio giudizio. Guardi, quando scrivo queste mie lettere io non guardo le cose da destra o sinistra, e nemmeno dall’alto in basso. Le guardo a testa in giù, con un prospettiva rovesciata. La realtà rimane la stessa, gli occhi continuano a vedere bene ma certe cose acquistano un aspetto nuovo, comunque coerente. E poi, perché mai i miei amici vorrebbero bastonarmi?P.S. Per Beretta. Intende le liste di proscrizione di Di Pietro?
da Vincenzo Rocchino, Genova
La campagna elettorale è iniziata con largo anticipo quest’anno, ricca di prepotenti sparate da parte del padrone della CDL. E’ più forte di lui. Non sà trattenersi. Nonostante si sia dimesso da presidente del Milan per “salvare la faccia” dal conflitto – che crede così sanato – non riesce a contenere le sue doti di “Presidente Allenatore”. E allora deve intervenire sparando cazzate da Bar dello Sport. Vorrei che quelle sparate venissero fatte altrove. Noi, per l’uso della RAI-TV, paghiamo il canone.
da Aldo Vincent
Caro Claudio, scusa se ti rubo tempo prezioso con questa mia lunghissima missiva, ma credo che soltanto con il tuo aiuto ( e quello dei potenti mezzi che hai a disposizione) sara’ possibile fondare un Comitato Promotore per la Fondazione Pantani. (segue in DOCUMENTI)
da Giorgio Trono
Così Vespa ha presentato Alessia Merz nella serata dedicata a Pantani: “Conosce gli alti e bassi dei campioni dello sport essendo stata fidanzata con il calciatore Maini”.