da Valerio Manuguerra
Non avevo frainteso il sig. Zanoni. Lui ama fare distinzioni. Io no. Per me i poveracci sono tutti uguali, tutti disperati. A prescindere da dove provengano. Anche se tra i loro figli o nipoti un giorno ci sarà qualcuno che si divertirà a fare distinzioni tra le diverse miserie che costrinsero i loro nonni a lasciare la loro terra, rischiando in questo modo di seppellire assieme a quella miseria anche la bandiera che l’avvolgeva. Esattamente come ci insegnava il famoso motivetto di Mameli-Novaro: “Noi siamo da secoli/Calpesti, derisi/Perchè non siam popoli/Perchè siam divisi…”
da Maisa Milazzo
Ricominciano a circolare per posta elettronica le battute su Silvio Berlusconi. Confesso che qualche volta anche io mi sono divertita e le ho inoltrate ad altri.Riflettendo pero’ sulla perenne inadeguatezza del centro-sinistra a trovare argomenti validi e condivisi e a proporre concreti programmi alternativi alla destra, mi sono convinta che l’antiberlusconismo (qualcuno dice, l’unico tema che ci unisce) e’ un’arma a doppio taglio.Con le battute e le vignette possiamo concederci un sorriso, che comunque resta amaro, ma non convinceremo nessuno a votare l’alternativa a Berlusconi, cioe’, piaccia o meno, il centro-sinistra, o ulivo che sia. Tutt’al piu’ spingeremo qualcun altro all’astensionismo.Non abbiamo grandi possibilita’ di influire su chi fa (o non fa) i programmi e imposta la campagna elettorale. Ma almeno possiamo fare una resistenza passiva, smetterla di centrare tutto sulla critica a Berlusconi (che poi spesso e’ una critica a lui come persona, piu’ che alla politica, o non politica, del suo governo) e non alimentare una campagna elettorale di pura contrapposizione tono-su-tono come quella del 2001.Vi prego percio’ di non mandarmi barzellette su Berlusconi ma, se li trovate, argomenti solidi per sostenere qualche discussione con qualche amico del centro-destra. E, se condividete la mia perplessita’, vi prego di non mandare comunque barzellette a nessuno.Vediamo un po’ se ci riesce di DEBERLUSCONIZZARE l’Italia dal basso.
“Appena assolto, Giulio Andreotti fece un discorso al Senato. Con una lunga citazione elogiativa nei confronti di Giuseppe Ayala, senatore Ds, ex pm del maxiprocesso di Palermo, ex sottosegretario alla Giustizia, amico personale di Giovanni Falcone. «Ai tempi di Ayala», disse Andreotti, «i pentiti venivano gestiti correttamente. Oggi mi faccio la stessa domanda che si fecero Ayala e Falcone: chi c’è dietro un pentito che mente? Chi lo manda a tentare di sviare le indagini?».” Sul sito. (csf)
da Peter Freeman
Caro Csf, sostiene Paolo Antonuccio, sul Blog di oggi, che la satira “attacca chi comanda e non l’opposizione”, dunque quella di Montesano non e’ satira. Non sono d’accordo, neanche un po’. Non e’ il caso di riesumare la vicenda Luttazzi, che nella satira e’ un po’ divenuto “l’arma fine di mondo” (cfr Kubrick, “Dr Strangelove”). Ma persino uno come Dario Fo, che di satira se ne intende, spiegherebbe che no, la satira fa quel che vuole, sbeffeggia i potenti ma anche i morti di fame. Insomma, non guarda in faccia a nessuno. Cinico Tv, forse la miglior televisione (e la miglior satira, e il miglior neorealismo) degli ultimi vent’anni, coi poveri ci andava giu’ pesante. Aggiungo che fare satira sull’opposizione, soprattutto su quella made in Italy, e’ una tentazione irresistibile. Anche sbeffeggiare il debole e’ divertente: bastonare il cane che affoga e’ spassoso, basta essere infami e cattivi nella giusta misura. Credimi, Franti (“e l’infame sorrise…”) era un genio della satira. Infine, fare satira su chi comanda, e su Silvio B. in particolare, e’ il minimo che ci si possa attendere da un satirico con un po’ di mestiere: e’ l’ABC, poi bisogna andare oltre.Invece Giorgio Guiotti, sempre sul Blog di oggi, si lamenta, come e’ suo diritto. Si lamenta con il sottoscritto: e’ risentito per quanto ho scritto su Vigorelli Piero (ma e’ la verita’, lo giuro) e mi vuole spedire a fare un corso di tv cubana. Inoltre, si lamenta perche’, pagando il canone, e’ costretto a contribuire al mio non lauto stipendio. Lo capisco, ma vorrei che ci esibisse copia del versamento del canone RAI. Se lo paga ha ragione, paga anche me, ed io ne godo immensamente. E se l’azienda (dunque anche Guiotto, pro quota) vorra’ sovvenzionare un corso di aggiornamento presso la tv cubana io ne saro’ smisuratamente felice (non so Guiotto).
da Claudia Firino, Sassari
Fra tutte le vittime della follia di Hitler e di chi lo sostenne mi piacerebbe che oggi venissero ricordate le persone disabili, primi obiettivi della strategia nazista di purificazione della razza, capitolo di quegli anni bui quasi sconosciuto e raramente ricordato. Diversamente dalle altre categorie di perseguitati non si hanno dati certi sul numero delle vittime, così come non si è ancora concluso il lavoro di ricostruzione storica. Un interessante speciale del sito Educazione & Scuola ci fornisce un quadro documentato e agghiacciante di questa pagina nera della storia del Novecento.
da Paolo Bortolussi
Alcuni hanno definito lo spettacolino azzurro come “alla americana”. Però, con tutta quella finzione, il coretto, gli applausi a comando, gli apostoli che pregavano, a me sembrava tanto una festa del partito comunista cinese. Del regime cinese.
I due sondaggi sui tranvieri di Milano e sulla querelle Ricci-Bonolis sono chiusi. Risultati e commenti sul sito dedicato. Vincono, secondo i lobbisti, i tranvieri sui quali io ho qualche perplessità (forse si poteva salvaguardare meglio gli interessi dei milanesi) e Bonolis (io facevo il tifo spassionato per Ricci, anche perché ci siamo scordati che tutto partiva da una medium che sosteneva di parlare con l’oltretomba). Anche stavolta, come per il ponte sullo stretto, mi avete messo in minoranza: che non diventi un vizio. (csf)
da Paolo Zanoni, Santa Tecla, El Salvador
Egr. Sig. Manuguerra, io più che una distinzione ho parlato delle realtà con le quali sono stato a contatto. Fare un unico calderone, come fa G.A. Stella, di tutti gli italiani é un errore. Esistono distinguo che nemmeno l’ amore patriottico può cancellare. Se parliamo di storia e di statistiche. Il 28 alle ore 21 al Palaverde di Villorba(TV) ci sarà un icontro pubblico a sull’argomento Radici in cui interverrá il Sig. G.A. Stella. Io non potrò esserci purtroppo, ma sono certo che molti veneti parteciperanno curiosi di sapere secondo quali coordinate sono stati messi in un’unica pentola con altre comunitá, con le quali spesso nemmeno condividevano la stessa lingua ( o “dialetto” come la cultura ufficiale definisce le realtà linguistiche della Repubblica Italiana). Lungi da me accusare l’immigrazione meridionale d’ essere stata tutta mafiosa (sarebbe un’ affermazione stupida e gretta) ma se vogliamo che i nostri figli conoscano la storia dei loro bis e trisnonni, raccontiamola tutta e raccontiamola bene. Libri sull’emigrazione italiana ne sono usciti molti, su quella veneta e triveneta altrettanti ma molti purtroppo piú che alla storia badarono alla retorica nazionalista. E a questi ultimi la pubblicitá non mancó; per quelli che “osarono” porre distinguo il silenzio.
da Marco Ferialdi, Padova.
Se qualcuno è appassionato di horror o si diletta di studi di psichiatrico-politica vorrei segnalare i setteminutisette di intervento del molto onorevole Mario Borghezio al comizio del partitino governativo denominato leganord tenutosi domenica 25 a Milano. Ve lo potete gustare sillaba per sillaba: http://servizi.radioradicale.it/ondemand/ (selezionare le ore 15,07 del 26.01).Da diffondere, senza commento, nelle scuole.
da Massimo Bocchia, Roma
Gentile Avv. Lina Arena, leggendo da tempo quello che scrive ed osservando i toni che usa, non credo che il Suo proposito di prestare maggiore attenzione sia in verità il più adatto al caso suo. Glielo dico con sincera simpatia, si distragga Avvocato, si distragga. Penso ne potrà ottenere maggiori benefici. Voglia comunque accettare i miei più cordiali saluti.