dal sito C.G.I.L. Lazio
E’ stato fissato il primo appuntamento nazionale contro la legge sulla procreazione assistita per sabato 24 gennaio 2004, dalle ore 10,30 alle 14,00, presso il Teatro Capranica, Piazza Capranica 101 ROMA. E’ importante che vi sia la massima partecipazione per rendere visibile il nostro “NO AD UNA LEGGE CRUDELE” e iniziare una campagna per superare il grande handicap della difficoltà della comunicazione e della corretta informazione.
da Pino Granata
Ceratti dice che il buco lasciato da Craxi è maggiore di quello della Parmalat in quanto, a suo dire, Craxi prendeva il 4,5 su tutto. Lungi da me l’idea di voler difendere Craxi al quale da socialista ho un pò di cose da rimproverare, ma Ceratti non crede davvero di esagerare quando adduce a Craxi tutti le responsabilità della prima repubblica? Tutti innocenti tranne Craxi? Ecco quando si dice Anticraxismo viscerale. E poi a me questa seconda repubblica sembra molto peggio della prima. E ancora non abbiamo visto niente!
di Marco Magrini – Il Sole 24 Ore, 21/01/04
Il lobbista Paolo Bortolussi ci invia questo interessantissimo articolo. In DOCUMENTI.
da Alberto Arienti
“A quell’età, lasciamoli giocare“. E chi dice che non si siano divertiti anche alla manifestazione?
I simboli sono più importanti dei fatti: fare una cosa simile significa dire che l’infibulazione è lecita. No assoluto. Dobbiamo difendere i principi (almeno finchè è possibile). A quando un piccolo gesto di apertura al cannibalismo? (solo un alluce a testa da mangiare…tanto non serve!)
da Giorgio Trono
Non riesco a capire perchè ogni volta che si voglia criticare il Foglio o il Riformista o Otto e mezzo si fa riferimento allo scarso numero di persone che li leggono od ascoltano. Seguendo questa logica, la D’Eusanio è degna del premio Nobel. Perchè una volta tanto la critica non la si basa sui contenuti? Detto ciò, Otto e mezzo è la migliore trasmissione italiana di approfondimento, malgrado la Palombelli. Aridatece Luca Sofri.
di Emanuele Macaluso (Il Riformista)
Fine dell’allarme: il complotto è stato sventato. Avevamo ripreso dal “Giornale” la notizia dell’esistenza di un complotto per fare cadere il governo Berlusconi. E, a questo fine, la sinistra aveva collocato un cavallo di Troia nella Casa delle libertà. Oggi sappiamo che nel suo ventre c’era solo il senatore Schifani. A “Repubblica” a al “Corriere”, Bossi dichiarò che esisteva una nuova P2. Noi ingenuamente avevamo immaginato conflitti e alternative di governo fra la vecchia e la nuova P2. Il senatur invece ha chiarito che i giornalisti avevano capito male: lui aveva parlato di una B2 nel senso che la CdL gli ricordava la sua classe (B2), nelle medie padane, dove si faceva un po’ di casino, ma nulla di pericoloso. Anche per il Parlamento padano c’è stato un malinteso. Il ritorno di Berlusconi, restaurato e pimpante, ha chiarito l’equivoco. Bossi voleva che i governatori fossero nominati senatori di diritto, come fu, dopo la Liberazione, per gli antifascisti che avevano scontato almeno cinque anni di carcere duro (il confino era escluso perché si trattava di villeggiatura). Il revisionismo ha finalmente vinto. Il governatore lombardo facciamolo però senatore a vita. Tutto qui.
da Giorgio Goldoni
Se il progetto di un medico somalo che lavora all’ospedale Careggi andrà in porto, la Toscana avrà il triste primato nazionale di fornire la barbarica pratica dell’infibulazione come pratica sanitaria ufficiale.La tolleranza di oscure pratiche che credevamo affondate nella notte dei tempi si sposa nella regione oltranzista con l’estremismo più radicale (centro giovanile dedicato alla memoria di Carlo Giuliani, vie dedicate ad assassini come l’uccisore dell’inerme filosofo Gentile,ecc. l’elenco è lungo).
da Michele Lo Chirco, Palermo
Ho molto apprezzato l’intervento del signor Freeman sulla brutta fine del calcio di oggi: tra l’altro, un aspetto mi ha fatto ridere nella vicenda della Lazio nei giorni scorsi. L’assemblea dei soci era stata un successo perchè aveva stabilito un aumento di capitale, pari a circa 250 miliarduzzi delle care lire. Il fatto che si deve reperire entro 60 giorni, credo, chi si accolli un tale onere, è un evento che va in secondo piano.