dall’avvocato Lina Arena
Per Suo tramite, consiglio la sig. Papitto Giselda a non pagare il canone RAI ed a proporre , con modica spesa o spesa nulla, un ricorso al Tar oppure al giudice di pace ( se si capita la fortuna di trovare un giudice intelligente e colto in diritto) per impugnare e contestare il pagamento del canone RAI , impropriamente definito ” tributo” da una Corte Costituzionale formata da compagni statalisti e di stampo sinistro. In ogni caso, bisogna contestare la destinazione del canone e la distinzione tra quanto viene pagato e quanto viene versato illegittimamente alla RAI . (…) Il LIFTING di Silvio è una bufala che la sinistra ha bevuto e diffuso per gli allocchi. Il futuro ci riserverà risate per la beffa e tenerezza per il leader.
da Vittorio Grondona
Avevo circa otto anni quando un brutto giorno mi sono trovato in fila indiana con altri bimbi della mia età in attesa di essere sottoposto col classico metodo di “avanti un altro” all’operazione “naso e gola”. Allora usava così, dicevano tutti che era meglio farla, non si sa mai… La persona che ci accompagnava al supplizio cercava di farci coraggio: “Dopo vi darò un bel gelato” diceva con trono rassicurante… Quando ci penso provo terrore ancora oggi. No, non credo esista una ragione minimamente valida per martirizzare inutilmente una persona. Anche il finto atto traumatico produce quasi sempre gli stessi effetti psicologici di quello vero. (…)
da Pino Granata
C’è un limite a tutto. In nessuna nazione al mondo il primo ministro si può permettere il lusso di sparire dall’attività politica per un mese senza dare una valida giustificazione. Qui da noi succede ed il motivo sarebbe un lifting. Ma non facciamo ridere. Qui si nasconde qualcosa e questo non si deve permettere. La classe politica ha delle responsibilità di fronte al Paese e tutti noi dobbiamo far sì che i nostri diritti vengano rispettati. Il Paese sta andando alla deriva e l’opposizione deve muoversi e non far finta di nulla.
Mi telefona Gian Antonio Stella. E’ da queste parti e stasera presenterà il suo spettacolo alla Festa dell?Unità sulla Neve. Il suo spettacolo è un misto di presentazione di foto, bellissime, di commenti e di canzoni sul tema dell’emigrazione italiana eseguite dal gruppo di Gualtiero Bertelli, La compagnia delle acque. Il tutto ispirato al libro di Gian Antonio, L’Orda, che ormai si avvia alle centomila copie. Lo spettacolo è molto bello e a tratti anche commovente. Uno spettacolo che dovrebbe far parte dei programmi scolastici (come il suo libro dovrebbe essere adottato nelle scuole). La storia dei nostri nonni che andavano come pezzenti a cercare fortuna in nazioni più accoglienti, trascinandosi dietro figli e povertà è sconosciuta e tale rimarrebbe se non ci fosse stato Stella. Il libro di Stella dovrebbe essere obbligatorio soprattutto nelle scuole del grande nord est dove maggiore è l’intolleranza verso i poveri e verso la gente di colore che “viene a rubare il lavoro agli italiani”. Qualsiasi leghista onesto intellettualmente (ce ne sono?) dovrebbe obbligarsi a leggerlo prima di aprire bocca. “Quando gli albanesi eravamo noi”, recita il sottotitolo del libro. Ma – sento già le voci – questi sono delinquenti, sono violenti. Spiega Stella: “Anche gli italiani lo erano, vendevano i loro bambini, rubavano e facevano di tutto”. Non è un problema di cultura, di istinto, di nascita. E’ un problema di povertà. L’onestà è un lusso che la povera gente non si può permettere sotto un certo limite. (csf)
da Giselda Papitto, Roma
Rispondo a Chiara Libero. Anch’io ho sempre pagato, doverosamente, le tasse; per parecchi anni non ho pagato l’imposta sul possesso dell’apparecchio radio e/o televisivo. Purtroppo mi hanno scovato ed è incominciata una sorta di persecuzione. Per tedio, ho pagato e pago. Voglio tenerli lontani da me, sono peggio delle zecche, mi creda. Se poi ha tempo e voglia di subire i loro attacchi, non paghi. Concordo con lei: i motivi ci sono. Tutti.
Per i bambini qualsiasi occasione è buona per giocare e divertirsi. Soprattutto quando sono in compagnia del loro papà e della loro mamma. Scommetto che si divertirebbero ancora di più se fossero consapevoli che la loro presenza in certe occasioni li può aiutare ad ottenere il riconoscimento dei loro diritti.
Abbiamo criticato tanto il fatto che si battezzino, si comunichino e si cresimino bambini inconsapevoli. Trasformarli in inconsapevoli bimbi-sandwich è sostanzialmente la stessa cosa. Fa tenerezza e un po’ imbarazza vedere un bambino col cartello “Abbasso la Moratti”. E fanno male i fotografi a fotografarli e fanno male i giornali a pubblicare le fotografie. Non è bello nemmeno che altri bambini vengono usati come modelli per spot pubblicitari, ma è comunque un’altra cosa. Lo spot è finzione, è un lavoro. Ridicolizzare un bimbo trasformandolo in un opinionista vuol dire mancargli di rispetto (csf)
da Paolo Beretta
Su chi abbia fatto perdere le elezioni del 2001 è tutto da dibattere. Mi sfugge ancora, poi, perchè l’Ulivo abbia lasciato fuori un partito da 4% per le fisime di Boselli. Nel frattempo, suggerisco a tutti di lasciar perdere Di Pietro e Bertinotti per occuparsi delle ultime uscite di Rutelli sulle pensioni, che mi sembra cosa ben più urgente.
da Brontolo (www.macchianera.net)
Berlusconi dimagrito di dieci chili.Falso in bilancia.
da Massimo Puleo
La differenza fra Forza Italia e i comunisti è che i secondi il loro leader lo hanno imbalsamato da morto.
mail firmata
Ho subito 4 interventi vulvari. Li ho subiti da adulta e per motivi di salute, mi ci sono sottoposta volontariamente. Cioè so quanto tempo ci vuole perché si rimargini un taglio sui corpi cavernosi, e quanto dolore procura.