da Alessandro Ceartti
Complimenti alla signora Palombi per le sue qualità di scrittrice. Ha già pubblicato qualcosa?
da P(atrizia) M(ieli)
Gentile Bardaro, vuol mettere l’eleganza con cui l’azienda lancia i suoi segnali proprio nel giorno dello sciopero? (tra parentesi: anni fa partecipai a una selezione per quadri aziendali a base di test psico-fisico-dinamico; la domanda ‘uno dei vostri dipendenti manifesta sentimenti antiaziendali, che fate?’ prevedeva una risposta a scelta tra le seguenti: lo sospendete, lo deferite alla commissione disciplinare interna, lo appendete al palo più alto del parcheggio).
ps: no, la selezione non la passai per mancata interiorizzazione dei valori aziendali.
da Carlo Catalanotti
Sig.Beretta non si senta così umiliato da un Catalanotti qualsiasi, se uno la coerenza non l’ha non se la può dare probabilmente. Continuiamo così, facciamoci del male, i campi di sterminio di ebrei in Russia non ci sono mai stati. Che l’intelligenza di Ferrara sia un’aggravante per lei non mi stupisce, meglio l’ignoranza e la stupidità per divulgare cose false alla gente.
da Raffaello Campagna, Roma
L’esibizione della “combriccola” all'”Infedele” che non è piaciuta a Luca Sofri è nata dal simpatico esordio di “fetecchia” Ferrara, il quale, contando sull’abituale complicità di Lerner, ha apostrofato la Guzzanti chiamandola “piccola ignorante” e rinfacciandole la presunta battuta razzista. La sorpresa nostra e sua (testimoniata dal mutismo quasi totale in cui il collaboratore della CIA è rimasto fino all’uscita di scena della Guzzanti stessa) è stata che Lerner ha invece preso le parti di Sabina, come peraltro avrebbe fatto qualunque persona intelligente e non prevenuta.
E’ in corso una colossale emigrazione da Libero.it per i noti motivi (per quelli ai quali non sono noti: pazienza, sopravviveranno all’ignoranza). E’ in corso quindi anche un grande cambiamento di indirizzi. Invitiamo tutti coloro che l’hanno fatto di provvedere ad avvertirci affinché noi possiamo aggiornare la nostra mailing list. Coraggio!Ps: se le cose continuano così, prima o poi comincerà anche una nuova transumanza epocale. Quella di coloro che si sono stufati di tin.it e della maledetta chiave unica. (csf)
da Luca Sofri (Wittgenstein)
Caro Claudio, puoi far sapere al tuo peraltro saputo Primo Casalini che io non ho trovato brutto il programma della Guzzanti, e di conseguenza mi riesce difficile accondiscendere al suo desiderio. Quanto a dire “Guai a chi lo tocca!”, non è un modo di esprimersi che mi sia familiare ? soprattutto in assenza di ironia ? ma se posso dire con parole mie che farlo fuori è stata una cretinata da cialtroni, questo l?ho già detto e scritto. Se tornasse in onda, oltre a esserne contento lo vedrei volentieri e mi divertirei pure, come mi è capitato con la prima puntata e con molte altre cose nella vita. Di solito, quando parlo dello spettacolo offerto dalla combriccola all?Infedele ? con l?aiuto dell?ospite ? parlo dello spettacolo offerto dalla combriccola all?Infedele. Ciao, uomo paziente.
Intervengo solo per quanto riguarda la combriccola. A me lo spettacolo dell’Infedele non è dispiaciuto. Essendo fra quelli che reputano intelligente Giuliamo, non ho goduto nel vederlo in difficoltà. Mi sarebbe piaciuto un livello maggiore. La Guzzanti è stata eccezionale e al “fetecchia” ho avuto un orgasmo multiplo. Ammesso che sia giusto considerare un talk show una specie di “scontro”, non posso non notare l’ottimo comportamento di Travaglio, Cordero, Maltese a fronte di un debolissimo Farina e un buon Guarneri. Da Giuliano ci si aspettava sinceramente di più. (csf)
da Flaviano Fillo
Non capisco questo livore nei confronti di Berlusconi. Dice: ma si fa le leggi su misura. Embé? Si vede che quelle standard gli vanno lunghe.
da libri e altre opinioni
rassegna stampasullo sciopero del 24 in tim poche notizie sulla carta stampata e tutte di area sinistra, sarà un casosui blog l’insospettabile e inaspettato sabellimanifesto | liberazione
da Peter Freeman
Caro Csf,ieri Gianfranco Fini, in visita a Gerusalemme, ha dichiarato: “La sinistra dimostri di non essere antisemita”. A Roma, ma non solo a Roma, gli risponderebbero: “Mi sa che ti stai allargando un po’ troppo”.