da Alberto Arienti
Non mi è proprio piaciuta la risposta che Paolo Mieli ha dato, nella sua rubrica della posta sul Corriere di qualche giorno fa, riguardo la censura a Dario Fo.E questo perchè, dopo una rituale e scontata condanna, ha passato molto più tempo a parlare della censura fatta da Le Monde a Ferrara, chiedendo anche a Dario Fo d’intervenire a tal proposito. Curioso modo di mettere sullo stesso piano due cose diverse, di peso diverso e di interesse diverso che può diventare, per un osservatore un po’ maligno come me, un abile esercizio di cerchiobottismo.
da Maria Rosaria Di Domenico
L’inserto del Corriere TV7 può contenere tranquillamente le “esilaranti” battute di Natalino (voglio conoscere personalmente uno che riesce a riderne), non sfigurerebbero con i su e giu’ del Direttore Bozzo, arrivato al giornalismo per casualità come egli stesso ha dichiarato nel salottino della sua collega-amica Monica Setta. Daltronde credo che si cominci così; scrivere all’impazzata a Sabelli,Dagospia,Severgnini, per approdare finalmente al teatrino di Costanzo e/o della signora De Filippi:-)
Maria Rosaria, una rubrichetta non è mica un lavoro! (csf)
da Feliciano Bechelli
Sì, lo so che è una domanda stupidamente retorica. E so anche che dovrei guardare la trave nel mio occhio, più che la pagliuzza in quello altrui.Ma è più forte di me: quella gente che oggi alla Camera ha votato contro il divorzio veloce esultando perché, così facendo, ha evitato uno schiaffo ai cattolici proprio la settimana successiva alla celebrazione dei 25 anni di papato, quella gente – dicevo – è la stessa che ha votato senza problemi per l’intervento militare in Irak e Afghanistan?
da Valerio Manuguerra
Sono assolutamente in disaccordo con i due lobbisti (si dice così ? boh) che non gradiscono le sparate di Russo Seminara e che addirittura propongono un boicottaggio di TV7 per rappresaglia. Non avete capito un (bip), Csf e TV7 ospitano volentieri il Seminara perchè ogni suo intervento automaticamente esalta il contenuto dell’organo che lo ospita. Per contrasto. Le spara talmente grosse che qualsiasi altro scritto appena viene accostato alle sue parole assume una luce e un rigore degne di un’enciclica papale.Per cui, Claudio, ti prego, pubblica Natalino più spesso che puoi.
No, caro Val. Man., da tempo Natalino non compare più su questo blog. Lo avevo pregato di adeguarsi allo spirito del sito, di evitare battute cretine e giochi di parole insulsi. Lui continua a mandarmi interventi permeati di spirito infantile. Che finiscono sempre con frasi tipo: “Tanto lo so che non mi pubblichi”. Ed io, che vorrei invece farlo, proprio per la ragione che dici tu, sono costretto ad accontentare Nat. Rus. Tanto c’è Bozzo, direttore di Tv Sette, che lo accontenta. (csf)
da Flaviano Fillo
Apprendo con rammarico che non sarà possibile avere una maglietta Antropologicamente Diversi taglia XL. Mi sembra un’inaccettabile discriminazione. Noi che eccediamo in altezza o in larghezza, non siamo forse diversi uguali agli altri? Siamo forse dei diversi diversi? A quando, allora, una t-shirt con la dicitura Ancora Più Diversi?
da Primo Casalini, Monza
Il treno della signora Rosa Giannetta Alberoni arriva su un binario morto con 2500 anni di ritardo. Difatti 2400 anni fa Aristofane nelle sue commedie era già oltre. Ed era pure di destra, secondo le attuali categorie.
da Gigi Forzese
Ho comprato Sette come ogni settimana.E’ ancora nel cellophane.Ora leggo sul blog che gli avrebbero assegnato una rubrica fissa.Spero che aprendo Sette questa cosa sia smentita.Se invece fosse confermata per quanto mi riguarda addio Sette.Con molto rimpianto ma sarebbe davvero insopportabile.
Non bisogna essere invidiosi (csf)
Ebbene sì anch’io voglio la maglietta, anzi ne voglio due: una per me (taglia L, sesso M) e una per mia moglie (taglia M, sesso F). Se non avete pensato al sesso (diverso/DIVERSA) siete (antropologicamente) diversi.
Clicca per vederla. Clicca per averla
da Gianni Guasto
Ha poco da lamentarsi il diessino Falomi che richiede il certificato antimafia per Tony Renis: dopo anni di invisibilità, è venuto il momento di smetterla con le discriminazioni contro una azienda che ha bilanci in attivo, che dà lavoro a migliaia di dipendenti, che ha un indotto eccezionale, che fa persino cultura. Oggi, finalmente si può dire che essere amici di Joe Adonis è cosa normale, che con la Mafia bisogna convivere, e che dalla Banca Rasini è germogliato il seme del rinnovamento.
da Lorenzo Fratini
Visito regolarmente il tuo blog da qualche tempo. Ho letto diverse cose buone, alcune molto divertenti, due o tre che mi sono sembrate geniali e ovviamente ogni tanto una cazzata o due. Nella categoria delle cazzate una parte significativa è firmata da questo Natalino Russo Seminara. Ora, immagino saprai anche tu dall’editoriale di oggi che a questo Natalino gli danno una rubrica su TVSette. Che opinione hai su questo fatto? Perché l’unico palese (bip), in mezzo a tanta gente che sa scrivere, suscita tanta attenzione?