da Feliciano Bechelli
TG2 ore 13 di oggi. Titoli: “Stasera torna l’ora solare! Si dormirà un’ora di più! (…) I consigli dell’esperto!” La domanda è: chi si deve vergognare di più, il telegiornalista che dedica un servizio al ritorno dell’ora solare o l’esperto che, pur di apparire in tv, rilascia suggerimenti su una roba del genere?
da Rino Olivotti
Sono socialista da quasi settant’anni e quando e’ stato necessario ho fatto a botte con i fascisti del dopoguerra : da giovani certe idee possono entrarti violentemente nel cervello e pensi di aver ragione delle opinioni altrui semplicemente menando legnate. Ma passato il periodo postbellico e superato anche il sessantotto, demolitoqualche muro ed aperta qualche speranza sono ancora costretto a sentir parlare di ” nuclei armati per il comunismo ” e di “prigionieri politici”. Non e’ questo il modo di far politica. Spero che qualcuno dei tuoi amici – Vincenzo Ronchino compreso – non mi risponda che questo è tempo di lotta armata . Con le armi, ragazzi, si muore.E se si spara – uccidendoli – un sindacalista ed un professore universitario – si commettono due atti criminali. Niente di piu’. Quindi si mettono nel conto la morte di due persone ed il seppellimento del valore della libertà di opinione se espresso senza violenza. Ma io caro csf, sono vecchio, e solo questo mi rispondono quando dico quello che penso.
da Massimo Puleo
Sono molto divertito dalla pacifica guerra in atto su questo blog contro tale Natalino Russo che, però, pare stia facendo carriera. Se questo è un nuovo metodo adesso comincerò anch’io a farmi detestare da tutti, così quell’anima buona di csf mi ritaglia uno spazio tutto mio e Bozzo – compatibilmente col budget – una rubrichetta su 7.
da Giulia Alliani, Milano
Ferrara si lamenta perche’ Le Monde non pubblica la sua replica ad un articolo di Tabucchi. Mieli dal Corriere invita tutti a pubblicare le repliche di tutti. Travaglio scrive a Mieli perche’ Ferrara predica bene, ma razzola male e non ha pubblicato una sua replica di nove mesi fa. Ferrara, punzecchiato, reagisce e scrive a Mieli: pubblichera’ la lettera di Travaglio che nove mesi fa ha cestinato (ma qualcosa non quadra: come fara’ a recuperarla se l’ha cestinata?). Ferrara pubblica sul Foglio la vecchia lettera di Travaglio e risponde arrabbiatissimo per gli insulti ivi contenuti. I lettori leggono e rileggono la lettera di Travaglio, ma vi trovano solo gli insulti ricevuti da Travaglio, che Travaglio puntualmente riporta. Pochi capiscono perche’ Ferrara si arrabbi oggi per gli insulti a Travaglio che lo hanno lasciato indifferente nove mesi fa. Nessuno riesce a capire perche’ alla redazione del Foglio l’impresa di pulizie svuoti tanto raramente il cestino della carta straccia sotto la scrivania del direttore.
da Filippo Argenti
Natalino è riuscito a trovare il suo posto al sole. Amen. Speriamo che abbandoni le battutacce. Ma tutto il livore che questa notizia ha suscitato mi fa riflettere. E’ davvero il caso di farsi andare il sangue alla testa per una cosa del genere? Mi sembra che tutta questa indignazione nasconda un represso, invidioso grido: “Ma come…a quel demente di Natalino una rubrica sul giornale e a me, così brillante, impegnato, spiritoso, un tubo di niente?”.
Natalino ha una risposta per tutti là dove lo ho confinato PS: Delendo, povero Natalino, non delenda. (csf)
dall’Unità di domenica 26 ottobre 2003
Era una delle rubriche più famose e divertenti di Cuore. Piergiorgio Paterlini diceva che era una rubrica pedagogica. Una rubrica che doveva servire a decrittare il politichese o in alternativa a insegnare ai politici che la stessa cosa si poteva dire in maniera chiara e comprensibile. E’ morta con Cuore ma adesso il suo inventore la resuscita sull’Unità. (csf)
Giancarlo Aresta (*):“La vita politica italiana è entrata in fase di forte accelerazione: uno di quei momenti in cui le scelte dei protagonisti sono destinate ad avere non solo effetti rilevanti nel breve periodo, ma a lasciare una traccia più duratura e profonda negli anni.Alla sfida – ormai tardivamente aperta – delle opposizioni al governo Berlusconi si somma oggi, infatti, – e si sovrappone – un’ipotesi (quella della lista unica alle europee e del partito riformista) che ha al centro una ristrutturazione dell’intera realtà del centro-sinistra e della sinistra, che produrrebbe un cambiamento strutturale dell’intero sistema politico.In questo contesto, a sinistra, non si può restare in una posizione di attesa e di osservazione. Ma una riflessione rigorosa ha l’obbligo di definire, prioritariamente, qual è la posta in gioco. Si profilano strategie diverse nel confronto con il governo. Oggi è essenziale che si apra nella sinistra e nel centro-sinistra un confronto programmatico di fondo, non elusivo, che misuri senza reticenze convergenze e ragioni di conflitto. Solo in un tale contesto i movimenti e i soggetti sociali organizzati potranno far valere la loro voce e il loro peso. Si potranno mettere alla prova i progetti politici oggi in campo, verificandone la sostenibilità. Sarà possibile scomporre e ricomporre forze e dare nuove ragioni di impegno e fiducia a quella sinistra critica, che rappresenta un universo sociale e una realtà politica e associativa assai articolata e ampia. Da questo impegno, necessario e non rinviabile, dipenderà la collocazione di forze essenziali in un paesaggio decisivo per le prospettive – e la stessa sopravvivenza – della sinistra nel nostro paese”.
(*) da “Unire non dividere”, La rivista del manifesto, ottobre 2003. Articolo d’apertura, lungo cinque pagine e nove colonne.
Traduzione
“Sono fortemente contrario all’idea di unire in un solo partito Ds, Margherita e Sdi.”
da Albertino Arienti
Siamo tutti capaci di scrivere natalinate, perchè a noi nulla? Dopo Facci hai creato un nuovo mito Kitch: intanto da oggi mi firmerò Albertino.
da Lorenzo Casta, Roma
La vignetta di Vauro sul Manifesto non faceva vedere un bambino che pisciava sul “muro del pianto”, ma sullo squallido muro che sta costruendo Sharon per separare israeliani e palestinesi. Capisco che forse è pleonastico ricordarlo (solo Natalino haequivocato), ma la prudenza non è mai troppa.
da Ermanno Nobile, Vigevano
Ferrara è stato costretto a pubblicare la lettera di Travaglio ma, mancandogli evidentemente validi motivi per averla cestinata, ha scritto un commento destinato a chi legge solamente le sue risposte, con una “sequela” di addebiti talmente immotivati e sopra le righe da diventare, questi si, veri insulti.Inoltre, al di là dell’eccesso e dell’incongruenza, non fa ricordare quell’aforisma secondo il quale “la pornografia è l’erotismo degli altri”?
da Serafino Brighenti. Sesto S. Giovanni
Io sono un illetterato, ma mia figlia che scribacchia qualcosa per una rivista specializzata, ha dovuto imparare a usare punteggiatura, accenti, maiuscole e perfino la sintassi molto meglio di ‘sto Natalino. Se sul giornale scriverà nello stesso modo di quando scrive al Blog vuol proprio dire che alla Rizzoli sono impazziti oppure hanno dei “cucinatori” provetti.