I tempi della Rete, quelli nei quali i legami fra mafia e politica in Sicilia sembravano finalmente sciolti per sempre, nel pezzo su Leoluca Orlando del 1992: «Craxi, Martelli, Andreotti, Forlani se ne debbono andare. Non sono più soltanto io a dirlo, l’ha detto la maggioranza del popolo italiano».
In bilico fra l’inchiesta e la rubrica “chissenefrega” di Cuore, invece, l’escursus sugli amori di Irene Pivetti:« Fra qualche settimana la Sacra Rota dichiarerà che il matrimonio di Irene Pivetti con Paolo Taranta non è mai esistito perchè lei non voleva figli. Finalmente l’Irene sarà di nuovo una ragazza da marito.»
(csf)

dall’avvocato Lina Arena

A proposito del futuro con “olio di ricino” da lei paventato, mi permetto segnalarLe che la comunicazione dev’essere aperta a tutti e che l’ignobile legge sulla par condictio, voluta dalla sinistra, è stata abrogata e consentirà al pubblico nelle Tv locali di poter prendere la parola, prima conculcata.Ancora è poco ma è esclusivo merito del cavaliere.La sinistra ha sempre preferito le masse con il bavaglio e con il libretto di Mao.

da Primo Casalini, Monza

“L’unico problema è la dissennata campagna di calunnie, diffamazioni e false testimonianze orchestrate sulla vicenda Telekom Serbia dai media di proprietà di parenti stretti del presidente del consiglio”. Così lo staff di Prodi ha dettato alle agenzie di stampa a Bruxelles. Tanti “no comment” da parte dello staff di Berlusconi. Non per virtù offesa ma perché cosa si può rispondere, ad una verità così palese? Il non poteva non sapere in questi casi è oggettivo, perché i giornali vanno in edicola. E se non ha fermato questa campagna vuol dire che gli andava bene. E’ oggettivamente il burattinaio, figurarsi se Belpietro, Rossella e Ferrara si muovono contro la sua volontà. In un argomento del genere, poi.

da Gianni Guasto

Ora non resta che una soluzione: una legge che assicuri l’immunità ai Direttori dei quotidiani.

da Giorgio Goldoni

L’Unità Sanitaria locale di Mirandola (Mo) ha inviato una circolare alla direzione didattica del posto, sconsigliando la celebrazione di compleanni e feste a scuola, per motivi igienico sanitari e per non creare conflittualità con scolari di altre fedi e culture (il che significa sempre e solo mussulmani). Dopo l’addio ai canti natalizi, al presepe, dovremo dire addio fin dalla tenera infanzia ai succulenti piatti emiliani?

Sono arrivate le magliette, sono stupende, sono di tre misure, faranno la loro trionfale apparizione al convegno di Varese intitolato “I giudici sono matti?” con Spataro, Davigo, Bruti Liberati, Roia, Castelli, Amadori, Travaglio e modestamente me. Se volete averne qualcuna avete ancora tempo, mentre noi (Luca e Barbara mi danno una mano) ci organizziamo per mandarvele. Le misure sono S M L. Prenotatele qui. (csf)