da Gigi Forzese
Dagospio stupito del fatto che la Fallaci non abbia detto la sua sul black out di N.Y. fa lo spiritoso costruendo questo articolo come l’avrebbe scritto la Fallaci.L’articolo inizia ,ovviamente con “Mi chiedi di parlare,stavolta.”.Ma e’ molto piu’ probabile che Folli memore della micidiale conseguenza che ebbe lo sciagurato invito fattole dal suo predecessore questa volta le abbia rivolto l’invito opposto:”Mi chiedi di tacere,stavolta”.
da Gianluca Freda
Chiamereste giudiziosa una persona che, avendo a stento i soldi per mangiare e pagare l’affitto, s’indebitasse fino al collo per comprarsi la Ferrari? In un paese animato da progettualità razionale, e non dall’invidia dello sviluppo altrui, si costruiscono prima le infrastrutture di base (scuole, strade e ospedali decenti) e poi i ponti sugli stretti come ciliegina sulla torta. Costruire i grattacieli partendo dalla cima è un’antica usanza italiana, specchio del provincialismo di una nazione, che ha portato benessere soprattutto alle lobby degli appalti e alla criminalità organizzata, molto meno al cittadino comune.
da Vittorio Grondona
Margherita e DS preferiscono non sapere se la gente condivide le loro scelte politiche. Per esempio ultimamente sono contrari ai vari referendum popolari. Pare che godano nella presunzione di avere la maggioranza dei consensi di chi non vota!
da Fabio Filippi, La Spezia.
Sono d’accordo con lei che non bisogna essere contrari aprioristicamente con il ponte, anzi io sono tutto sommato favorevole, però visto la situazione mondiale, le guerre, gli attentati ecc dico solamente che sarebbe il miglior bersaglio (ed anche pittusto facile) da colpire con un’autobomba e quant’altro la mente umana possa pensare.
da Alessandro Ceratti
Caro Claudio, negli ultimi tuoi interventi noto una preoccupante tendenza a sostenere “politiche repressive”. Non sto rimproverandoti un atteggiamento illiberale ma ti faccio notare che prevedere una condanna a 15 anni per i piromani non farà diminuire neanche di una sola unità il numero degli incendi. Questo atteggiamento mi sembra tanto quello degli inefficacissimi governi spagnoli a Milano che, assolutamente inermi, reagivano ai vari problemi emanando le “grida” terribilissime che Manzoni ci ha fatto conoscere. Ho come l’impressione che tu, vedendo come le cose vadano di male in peggio, ti voglia per lo meno togliere la soddisfazione di immaginare un ipotetico mondo migliore, pieno di Ponti sullo Stretto.
Era consuetudine che i tg montassero il pastone politico con questo ordine: prima governo e maggioranza e dopo la sfilza delle consuete critiche della opposizione.La settimana scorsa B si accorge che cosi’ non va.Dice “non e’ possibile che i tg mandino tutte quelle critiche a fine servizio,cosi’ nella testa del telespettatore restano solo quelle e si dimentica del buono che abbiamo fatto”.Pronti.Contrordine compagni.Au contraire.Tg1 e Tg2 si sono subito allineati.Adesso il pastone e’ uguale pero’ montato rigorosamente al contrario.Oggi la notizia era il decreto sul calcio.Sia su Tg1 che su Tg2 il pastone parte con Castagnetti segue Pecoraro Scanio e dopo si risale alla maggioranza con Urbani e La Russa per finire in bellezza con l’immancabile Schifani.L’editto bulgaro non e’ un ricordo ma e’ ancora qui da efficace monito per molta gente.
di Santi Urso
Ella mi deve scusare, ma mi devo essere perduto qualche punto. Se ho capito bene, Lei accetta il ponte come opera d’ingegneria, nella sua qualita’ di struttura di utilita’, e auspica simultanee opere strutturali di non minore respiro e responsabilita’. E’ cosi’? Speremo de no (Nereo Rocco). Il ponte e’ opera auspicabilissima (io gli sono incondizionatamente favorevole) purche’ depurata di ogni sottinteso utilitaristico. Meglio: la sua utilita’ e’ nel farsi, nel movimento di manodopera e capitali, nel continuo ripensamento dei costi, nei collaudi e nelle polemiche. Una volta finito, nel senso della stesura della campata, va considerato pura meraviglia (tra l’altro sicurissima: potra’ solo ondeggiare), di suggestione infinita (sarà un filamento bianco tra cielo e mare, poco piu’ che una bava di baco, figurarsi se l’ecosistema se ne accorge). Tutto questo e’ immaginabile nell’arco d’un ventennio (absit iniuria verbis). Ma il resto? Quelle che Lei auspica sono immaginabili nel prossimo secolo (non Le sembra troppo in la’). Ce ne sono altre, in verita’, impossibili: esempio, da terra come si arrivera’ a Messina? (il ponte deve per forza addentrarsi nell’entroterra, diciamo fino a Palermo?), una volta perso un quarto d’ora (si’ perso, non guadagnato, perche’ i paragoni devono essere fatti a parita’ di punto d’ingresso, e l’accesso al ponte allontana, non avvicina, isola e continente) cosa fanno treni e auto? usufruiscono delle opere da Lei intraviste in sogno? mi creda: facciamo il ponte e poi facciamo pagare il biglietto per vederlo, da traghetti e aliscafi.
da Rosati R., Roma
Ho molto apprezzato l’ultimo articolo sul Venerdi di Repubblica di Curzio Maltese a proposito dei giornalisti “tengo famiglia”: (…) Maltese torna a battere su questo punto, l’aveva fatto già in precedenza, perché avrà paura come me di questo appiattimento dilagante. Anche su questo forum non trovo più risentimenti o incazzature, solo qualche ironia che è vero aiuta ma non basta, per quello che succede, come per tutte le riforme a favore della maggioranza che vengono approvate velocemente; sono le ferie o ci stiamo rassegnando anche noi? Non voglio la rivoluzione ma almeno l’indignazione! I tg, compreso il tg3, non fanno più informazione oramai da molto tempo; solo chi compra qualche giornale forse ha una visione sincera della situazione; ma l’Italia è un paese di anziani e giovani che spesso non leggono il giornale, che ascoltano solo la tv e quel tipo di informazione, così in modo passivo di afferma più che mai che i politici sono tutti uguali; forse è vero ma in altri tempi (nel ’94 la piazza bloccò il decreto salva/Previti) quest’anno non siamo riusciti a bloccare niente, forse si sono fatti più furbi l (…)
da Maria Rosaria Di Domenico
La lunga estate calda (rubo il titolo da un film di un vecchio film di Paul Newman) ci sta sfinendo ed intontendo in tutti i sensi, pensa che a Napoli è dai primi di giugno che l’afa e l’imidità ci impedisce di fare qualunque cosa. E (…) capita che il 18 agosto di sera la tv sia accesa sul tg2 e tra i la decimazione degli anziani e gli incendi devastanti la solita intervista al Premier. Lo so una lobbista più attenta avrebbe prestato interesse a quello che ha detto, ma io che sono una un po’ così, sono rimasta basita dal suo look; insomma Berlusconi è in Sardegna dove da giorni i 40° sono fissi, con il suo codazzo di bodygards, galoppini e portaborse era vestito come sempre in blu con la polo con il colle alzato e solito maglioncino di ordinanza. (…) Ma i potenti che temperatura corporea hanno? (…) Aaaah, la tendena deve essere trasversale se alla succitata intervista è seguita un’immagine di Violante che controbatteva a Berlusconi in maglioncino!!!Ok, provvedo al delirio con un borsa di ghiaccio sulla capoccia, magari ritorno normale:-)
Certo Claudio, i delinquenti esistono dappertutto però immaginare un’internazionale dei piromani con lo scopo di carbonizzare le foreste europee mi sembra problematico. Abbiamo già le toghe rosse e la stampa estera condizionata dai comunisti italiani. Non potrebbero bastare? Sicuramente le cause di innesco di incendio umane superano di gran lunga quelle naturali, ma io credo che gli incendi dolosi siano una minuscula parte del totale. Quando una automobile viaggia il motore raggiunge delle temperature elevatissime e così i freni, spesso surriscaldati in discesa. Se non è molto probabile che questi fenomeni inneschino un incendio bisogna considerare anche che le automobili sono davvero tante e moltiplicano una bassa probabilità per un numero enorme di casi. Inoltre per incendiare un bosco con una bottiglia di benzina non occorre un periodo di secco straordinario e un vento teso, basta che non sia piovuto da una settimana non vedo perciò il motivo per cui i piromani dovrebbero aspettare le condizioni favorevoli.