da Alessandro Ceratti
Berlusconi non è andato all’arena di Verona a incontrare Schroeder. Ma dagli articoli sul corriere in proposito mi è sembrato che non avesse paura tanto dei fischietti, quanto delle pallottole. La sicurezza non era riuscita a identificare i nominativi delle persone che sarebbero state più vicine al palco, c’era troppa gente intorno ecc. ecc. In effetti avete mai fatto caso alla silouhette di Berlusconi quando indossa il suo doppiopetto? Il profilo è assolutamente innaturale. Io credo che il nostro primo ministro giri sistematicamente con il giubbotto antiproiettile. Bello spesso.
da Primo Casalini, Monza
Sì, non gli piace essere contestato, infatti non ricordo una partita del Milan in trasferta a cui sia stato presente, ma il motivo vero è che a Verona gli sarebbe toccato di fare la spalla a Schroeder ed a Prodi (oh yes, pure a Prodi!), e la sua componente Osiris non lo tollera. Come diceva Benigni, a un matrimonio vuole essere lo sposo, ad un funerale il morto. Che poi, per questa sua sindrome, abbia messo di mezzo come fornitori di alibi il ministro dell’Interno ed i sevizi segreti (il questore di Verona è letteralmente caduto dalle nuvole) è il tocco in più del driblomane. Si rifarà con Putin, i 450 cactus e le cascatelle farlocche, pura fiction, ma non credo che sia il caso di indignarsi: ha cominciato a farsi del male da solo, come ha notato Amadori, l’autore del “Mi consenta”.
da Guglielmo Venturi
Con due ore di preavviso, Silvio Berlusconi ha disertato l’ incontro di riappacificazione con Schroeder, alla presenza di Prodi. Giustificazione del giorno dopo: si è sacrificato, privandosi del piacere di assistere alla Carmen, in quanto i servizi ed il Viminale lo avevano preavvertito di una incivile azione di contestatori. Costoro avrebbero impedito, a colpi di fischietto, l’esecuzione di romanze e do di petto, sfregiando così l’ immagine dell’ Arena e dell’ Italia. Credibile? Non si può escludere.Mi chiedo solo come sarebbero entrati i malintenzionati, magari dei soliti centri sociali. Pagando un costososissimo biglietto o sfondando cordoni della forza pubblica, facilmente organizzabili ? E poi, sarebbe stato così problematico identificare all’ esterno gruppi di contestatori armati di fischietti? Per una bizzarra associazione di idee il mio pensiero torna all’ 11 ottobre del 1996. Silvio Berlusconi denuncia in conferenza stampa di essere spiato, in casa sua, da ignoti nemici. Indimenticabile il “cimicione” esibito, grande come un mandarino e coetaneo del giradischi a puntine metalliche. Allora venne subito steso un pietoso velo di silenzio sul nostro casereccio Watergate.
da Gigi Forzese
Forza adesso tutti a comprare fischietti,un mare di fischietti e abbiamo risolto il problema. Era cosi semplice averlo saputo prima altro che referendum!
da Feliciano Bechelli
Se le rivelazioni di Marini fossero vere, il centrosinistra avrebbe dei dirigenti non tanto disonesti, quanto dementi. Assolutamente, totalmente e inguaribilmente dementi. Per almeno tre ragioni. La prima è che pur avendo intascato la tangente più ricca della storia non sono riusciti a vincere le elezioni né a ripianare i debiti dei loro partiti (uno dei quali, nel frattempo, si è pure venduto la sede storica). La seconda è che se uno ha da intascare una bustarella di centinaia di miliardi di vecchie lire, logica vorrebbe che cercasse di coinvolgere meno persone possibili e solamente affidabilissimi professionisti della corruzione e dell?ingegneria finanziaria: in questo caso, invece, tutto ruota attorno a un truffatore così abile, ma così abile che per sbarcare il lunario lavorava da facchino in una cooperativa. La terza ragione è che questi dirigenti di partito nemmeno si sono tenuti tutti i soldi, ma ne hanno spartito una parte con un loro avversario, il quale come ringraziamento gli votava contro tutte le proposte di legge, compresa una finanziaria (la vendita di Telekom Serbia è del giugno 1997, il passaggio di Mastella al centrosinistra è del novembre 1998). O forse sono io, con la mia beata ingenuità, che non arrivo a concepire piani tanto astuti da sembrare folli?
da Giancarlo Acquisti
Io sono d’accordissimo sul ponte! Do per scontato (e voglio crederlo fino a prova contraria) 1°che a curare il progetto ci siano ingegneri, esperti ambientali, di sismologia, ecc., persone cioè che sanno il fatto loro e 2°che in parallelo vengano definite le altre strutture di viabilità. Altrimenti il discorso si chiude subito. Molte delle argomentazioni portate avanti dai ‘bastiancontrari costituzionali’ sono deboli e viscerali.Siamo in zona sismica! E il Golden Gate sulla Baia di San Francisco? misura quasi tre chilometri (un centinaiodi metri meno dello stretto di Messina) ha una campata sospesa di 1.280 metri! E quello che collega la City con la zona residenziale di Oakland? 6.191 metri. Da una vita stanno in attesa del Big Bang E il ponte che collega Lisbona (terremoto del 1755!!!) a Almada (sulla strada per Setubal)? E quello di Edimburgo (attraversarlo da qualche brivido…) ?
Appena ho dichiarato chiuso il dibattito sul ponte sullo stretto di Messina sono cominciati a piovere intreventi. Insomma, il dibattito è veramente chiuso. Basta. Il sondaggio? 22 favorevoli e 78 contrari (per cento) (csf)
da Vittorio Grondona
Non tutti quelli che guidono l’auto sono degli assassini. Gli assassini guidatori, quelli veri, vanno presi, chiusi in galera e mantenuti giustamente a spese della comunità. Il guaio è che il nostro governo è incapace di individuarli, così ha pensato bene di catalogare tutti gli automobilisti fra i potenziali assassini, e con questa scusa li bastona indistintamente senza ritegno… Pure Pinocchio sarebbe capace di quadrare i conti elargendo condoni vergognosi e comminando multe altrettanto vergognose ad oneste persone colpevoli per lo più solo di modesta distrazione.
da Fausto Cerulli
Scherzo per scherzo ma non tanto scherzo, il Berlusca ti ha dimostrato come si può annullare una sentenza giurisdizionale con un semplice decreto. Ha cominciato con il TAR, poi passa alle sentenze penali. Una ne fa e mille ne pensa. Un calcio alle sentenze, un calcio al pallone. Goal.
da Teresa Ciabatti, Roma
Gentile Claudio,mi chiamo Teresa Ciabatti, ho 28 anni e ho scritto un romanzo che più o meno non si è filato nessuno. Otto agosto, Orbetello, mi squilla il cellulare. Rispondo.“Teresa Ciabatti, sono Stefano Lorenzetto de Il Giornale e la vorrei intervistare. Io sto a Verona, ma prendo un aereo e vengo a Roma da lei”.È uno scherzo di qualche idiota. Ma il giornalista mi giura che lui si chiama Lorenzetto, che scrive per Il Giornale e che davvero mi vuole intervistare. Ok, ci credo. Però, se è vero, mi sembra davvero eccessivo che Lorenzetto prenda un aereo per me, oltre al fatto che magari in aeroporto può cambiare idea e tornare indietro. “Senta, prenda io il treno e vengo a Verona. La prego!” dico, sempre col timore che lui possa cambiare idea e che io mi perdo l’unica intervista che mi è stata mai proposta. Ma Lorenzetto insiste.Mia madre con fare teso mi accompagna alla stazione di Orbetello. Prima di salire sul treno, mi dice, scuotendo la testa: “stai sbagliando tutto. Questo è un mondo pericoloso”. La mando affanculo e salgo sul treno. Perché questa donna mi deve rovinare tutti i momenti felici della mia vita?
Il racconto di Teresa Ciabatti, autrice di best seller intervistata da Stefano Lorenzetto per il Giornale è in documenti. Neanche Selvaggia Lucarelli sarebbe capace di tanto. (csf)
Segnala Aldo Chiarle, scrivendo una lettera a Repubblica, che la Carta Argento che dà la possibilità agli anziani di viaggiare in treno con un piccolo sconto, ha aggiornato sia il suo costo che il suo sconto. Prima costava 25 euro e consentiva la sconto del 20%. Adesso costa 30 euro e lo sconto è solo del 15%. Insomma costa il 20 per cento di più e conviene il 25 per cento di meno. Gli anziani? Ma che muoiano di caldo! Che cosa stanno ad andare in treno!
Marco Pannella ha posto fine al suo 22° sciopero della fame. Luca Telese, sul Giornale, racconta che l’Ansa, nel tentativo di ricordarli tutti, ha dovuto fare ben sette lanci.
L’Intesa dei consumatori ha calcolato che il Codice della Strada costerà agli italiani 1,8 miliardi di euro. Più cento milioni di euro per i corsi di recupero. Uno scandalo. Ma allora che cosa dire dei ladri e dei rapinatori? Il sindacato di furto e rapina potrebbe ribattere che il codice penale costa ai suoi associati molto molto di più.
Stakanov Omega, al secolo Stefania Ariosto, si è difesa dall’accusa di bancarotta fraudolenta, raccontando che in questi anni il suo impegno per la legalità l’ha tenuta molto occupata. “In otto anni ho partecipato a 2.500 udienze”, ha detto. Gabriella Villa, sul Giornale, ha fatto i conti. Al netto delle pause estive e delle domeniche, Stefania ha presenziato a 1,27 udienze al giorno.
Claudio Sabelli Fioretti