A CORTINA D’AMPEZZO ci sono troppi cervi. Troppi rispetto a che cosa? Rispetto agli automobilisti con i quali ci sono continui scontri. Perciò bisogna abbattere i cervi perché gli automobilisti si lamentano. So per certo che è opinione diffusa fra i cervi che a Cortina ci siano troppi automobilisti. Ma la civiltà superiore degli ungulati si vede nella loro reazione. Non hanno chiesto di abbattere nessun automobilista.
A PORTO CERVO Denzel Washington, famoso divo di colore, se la spassa a bordo di quelle stronzate fastidiose e volgari che sono le moto d’acqua. Si diceva una volta: il razzismo non ci sarà più quando uno potrà tranquillamente dire che un nero è un pirla senza causare scandalo. Beh, il razzismo non c’è più. Il momento è venuto.
Claudio Sabelli Fioretti
da Salvatore Argiolas, Cagliari
Ho letto con sgomento la replica dell’onorevole D’Alema alle dichiarazioni di Casini sull’antiberlusconismo. Dice l’ex presidente del consiglio: “Non si può confondere l’Ulivo con i manifestanti di qualche corteo. Non abbiamo nessuna ossessione.” Vorrei, umilmente, ricordare all?esimio statista, che quelli che chiama sprezzantemente “manifestanti di qualche corteo” sono quelli che hanno dato nuova linfa al moribondo Ulivo e hanno permesso al centrosinistra di vincere le ultime elezioni locali. Probabilmente D’Alema vuole candidarsi come nuovo portavoce di Palazzo Chigi.
da Guglielmo Venturi
“Oggi si esce con l’ombrello perchè la televisione ha detto che pioverà. In altri tempi si sarebbe guardato il cielo”. (Michel Serre, filosofo e membro dell’ Académie de France)
da Marco Marilungo, Roma
Vi prego, arbitri di calcio (mhh, forse è meglio che mi affidi ad altri sport), vigili urbani, istruttori di cani, guide dei boy scouts… Datemi un fischietto! Dov’è che ci sarà la prossima rappresentazione lirica? Dove è che Berlusconi se la fa sotto? Vi prego, datemi un fischietto. Che è sempre meglio di un moschetto, per far cadere governi gestiti da, bah, mi risparmio la valutazione…, (…)?! Paura di un fischietto… Silvio, ma ci fai o ci sei?
da Giovanni Morini, Rovereto
Caro CSF, l’altro giorno, a Lavarone, ti sei detto sicuro dell’indipendenza del Corriere, anche dopo il cambio di direzione. Io penso che il controllo mediatico di cui gode il nostro Presidente del Consiglio origini un condizionamento generale che prescinde dalla proprietà diretta e non necessita, per esercitare la propria influenza, di forme esplicite di dipendenza e indirizzo. Sono convinto che chi ha famiglia, tra le categorie che fanno opinione – giornalisti, scrittori, cantanti, attori, comici, presentatori, meteorologi, pubblicitari – non può non chiedersi come piacere o, quantomeno, come non dispiacere a Berlusconi. Ne va del suo lavoro, della sua carriera, del pane per sè e per la sua famiglia. E’ una dipendenza di fatto che esiste anche se, in linea ipotetica, Berlusconi non la volesse. E’ questo che fa del binomio democrazia/Berlusconi una contraddizione in termini. (…)
da Franco Poli, Firenze
Ritengo che, dopo il primo impatto terroristico, le nuove norme per la circolazione varate dal Governo non avranno un significativo effetto sulla sicurezza, infatti le uniche infrazioni effettivamente sanzionate sono: l’eccesso di velocità ed il sempre applicato divieto di sosta. (…) In sostanza il Codice della Strada viene prevalentemente applicato per incassare salate multe (…) Io sono stufo di questa politica vessatoria nei confornti del comune cittadino, che deve sempre e di più pagare, mentre altri potentati riescono sempre ad eludere le sanzioni (Compagnie d’Assicurazione, Società di Calcio, Banche, ecc., ecc.).
da Costantino Antonio
Caro subsegretario, ogni aderente al Grande Partito Popular Populista sa che chi comanda “es el pueblo”. Se il popolo s’è rotto los maricones vuole fischiar-spernacchiar-petar. Cosa può fare chi ha contro: 7 televisioni, 77 giornali, 777 giornalisti, 7777 leccaculi di professione? Le prove di regime sono in fase avanzata, il concerto popular ancora deve iniziare. Il bon-ton (democratico) sconsiglierebbe certi suoni, ma la banda dei quattro della baita che musica prepar per l’autunno….
dall’avv. Lina Arena
Non c’è dubbio che l’opposizione italica, specie quella che ha poggiato i sacri lombi nelle dorate accademie, voleva far politica fischiando ed è rimasta con le pive nel sacco: è stata fischiata. Ho apprezzato poi il saggio intervento di Violante cui sarà rimasto il dolore di pagare una quota per l’acquisto dei fischietti. In compenso ha dato, come sempre, un saggio consiglio al cavaliere.Povera sinistra che al posto dei programmi deve sprecare il tempo a suon di fischi.
da Mirko Morini
Primo Casalini permettimi di ricordarti la data del 11 dicembre 2002 giorno nel quale Silvio Osiris ha assistito alla partita Borussia Dortmund-Milan nello stadio denomominato Westfalenstadion proprio a fianco del cancelliere Schroeder.
da Vittorio Grondona
I quattro saggi “inciuciano” la nostra Costituzione, i due saggisti fanno l’esame critico di quanto ci guadagnano e il saggiatore pregusta il dominio assoluto del Paese!