da Gianni Da Vià
Pare che Gasparri abbia detto a Lunardi che si apprestava al taglio della torta di compleanno di Anna La Rosa : ” ‘a Lunà tajia sta torta che è l’unica grande opera che te faranno fà !.”
di Andrea Rossetti, Pavia
Dalla bibiografia del ministro Castelli (che potete leggere qui: http://www.giustizia.it/ministro/min_xiv/ilministro.htm) vi segnalo questo enunciato: “Castelli è docente al Politecnico di Milano del corso “Elementi di controllo del rumore negli edifici” in qualità di cultore della materia”. A parte il fatto che nel sito del Poli di Milano non sono riuscito a trovare nessun corso con questo titolo (ma questa potrebbe essere una mia mancanza), un cultutore della materiae’ un cultore della materia, non un docente. Dal punto di vista giuridico, neppure un ricercatore, e quindi una persona strutturata all’interno dell’universita’, e’ un docente. Ma si sa, chi si vuol negare il titolo di “professore”?
Nel sito del Politecnico non risulta nessun docente che si chiami Roberto Castelli. Scateniamo i nostri lobbisti. C’è qualcuno del Politecnico che può chiarirci la faccenda? (csf)
da Vittorio Grondona
Anche per le pensioni c’è stato l’anno ZERO. Cioè ad un certo momento si è convenuto per contratto di riscuotere denaro dai lavoratori per garantire loro, dopo un tot di anni e tramite un vitalizio, una serena (sic) vecchiaia. Una normale assicurazione, insomma, gestita e garantita dallo Stato. Per molti anni quindi lo Stato ha incassato molto e pagato nulla. Una buona gestione avrebbe fatto affari d’oro ed avrebbe affrontato al momento i pagamenti dovuti senza problemi di sorta, guadagnandoci pure e non poco… Ma in Italia non è stato così: i soldi dei lavoratori sono improvvisamente svaniti nel nulla.
da Anna Maria Boda
Il TG3 di oggi 5 agosto 2003 dà la notizia di beni immobili dello Stato venduti all’asta. Venduti a chi? Al Carlyle Group il cui Presidente è George W. Bush padre del Presidente degli USA. Su Internet ho trovato che 36 immobili dello Stato sono stati venduti (o svenduti) al fondo privato statunitense Carlyle. Nel sito limen.org ci sono notizie in merito. E’ anche interessante il sito hereinreality.com/carlyle.html. Il cittadini italiano non dovrebbe almeno essere informato sul valore di questi beni, a quanto vengono venduti e il nome dell’acquirente? Ho la vaga impressione che l’Italia verrà venduta ai saldi all’America e al nostro Presidente del Consiglio.Cara Anna Maria, la trasparenza non è mai stata una caratteristica principale di questo nostro Paese. Anzi, direi che adesso in fondo ce ne è di più. Anche grazie a Internet. (csf)
da Guglielmo Venturi
Dichiarazione di un leader di un Paese occidentale al Frankfurter Allgemeine Zeitung ( quotidiano tedeso comunista?) di oggi :” Premetto ancora una volta questo: non c’è nessuno che mi conosce bene come mi conosco io stesso. Di conseguenza non c’è nessuno che può giudicarmi meglio di quanto possa fare io stesso. Non certo i giudici, che sono quasi tutti comunisti. Mi lascio giudicare ed eventualmente condannare solo da quelli che stanno dalla mia parte.” Avvertenza: chi indovinasse l’identità del dichiarante non vince neppure una bambolina di pelouche.
Da L’Unità di mercoledì 08/08/2003Testo di Diego Cugia
Dimostrateci di avere ancora senso dello Stato, compiendo ciascuno un passo indietro nel nome dei più alti collegiali interessi del Paese, fondendovi in una coalizione unitaria, di valori condivisi, nel rispetto del sistema maggioritario da noi votato, e della Storia. Stop.Finitela con questo balletto triste e infame, nel tentativo di proteggere il vostro orto, perderete l’intero raccolto e verrete spazzati via. Stop.L’Europa non vi aspetterà, né i vostri elettori, che sono molto più lungimiranti di voi. Se non siete in grado d’immaginare l’Italia di domani, e di riscattarci dalla mediocrità intollerante che oggi la governa, lasciate spazio a quegli uomini che possano restituirci la speranza di vivere in un Paese europeo, pluralista e libero. Stop.
Non so voi, ma io la firmo:Con i sensi della migliore indignazione e rabbia (e con un estremo bagliore di fiducia)Diego Cugia, detto Jack Folla.
Emanuele Macaluso sul Riformista
Pigi Battista nel suo Parolaio (la Stampa di lunedì) ha ripreso la polemica tra Antonio Socci e Marco Travaglio a proposito di un’affermazione del primo,il quale,a proposito della sentenza Andreotti,aveva detto che il «comunismo era peggio della mafia».Cioè,per combattere il comunismo si poteva glissare o usare la mafia.Travaglio ha ribattuto che il paragone era assurdo perché è come dire:meglio incontrare un capomafia che Berlinguer.Battista scrive:secondo la sentenza di Palermo,Andreotti incontrava Bontade,ma anche Berlinguer, il quale in parlamento sosteneva i governi di solidarietà nazionale. La contraddizione c’è,ma è dovuta al fatto che si è data valenza penale a gravi comportamenti politici che non furono solo di Andreotti ma della Dc.Socci e altri,ancora una volta, parlano del comunismo come se il partito di Pol Pot e il Pci fossero stati la stessa cosa.Eppure,subito dopo la liberazione,la mafia cominciò a sparare proprio sui comunisti:a Villalba (1944) contro il leader siciliano Girolamo Li Causi (15 anni di carcere fascista), poi uccisero 30 dirigenti sindacali «socialcomunisti »,nel 1947 a Portella della Ginestra, fino a Pio La Torre.I comunisti italiani furono vittime della mafia: dire che erano peggio della mafia è una vergogna.
da Antonio Costantino (votantonio.splinder.it)
Non ho dubbi che non esista la laurea giusta per il ministero giusto. Ci fu ministro peggiore della sanità che il famigerato professor-dottor-medico-chirurgoDe Lorenzo che mazzettava anche sui malati di AIDS?Anche d’estate esercitiamo la memoria e… sempre il dubbio.
da Giovanni Pozzi, Marina di Carrara
Premetto di essere un laureato in ingegneria del Politecnico di Milano e di essere distante mille miglia, dal punto di vista ideologico/politico, dal ministro della Giustizia Roberto Castelli. E’ indubbio, a mio parere, che l’accostamento del termine ingegnere al nome del ministro, (…) ha assunto anche un vago sentore di spregio della laurea in ingegneria, come se si trattasse di cosa di poco conto. Un pò come se si dicesse: ma cosa volete che combini costui, è solo un ingegnere! Di qui l’intervento del collega Stanca, che, proprio perchè rivolto agli ingegneri, non mi sento affatto di biasimare.
Fra qualche giorno comincerà la mia settimana a Prima Pagina su Radio Tre.Ricordo a tutti gli interessati il numero verde per intervenire (800050333),l’indirizzo email (primapagina@rai.it) e l’indirizzo del sito (www.primapagina.rai.it).Prima Pagina inizia alle 7,15 e finisce alle 8,39.
Claudio Sabelli Fioretti