da Bruna Radelli, Padova
Buongiorno, signor Sabatelli, per favore potrebbe raccontarci con qualche dettaglio questa faccenda del decreto contro i ragni velenosi? In questi giorni ne ho chiesto un po’ in giro ma nessuno ne sa niente.
da I. Nardidei
caro Sabelli sono toscano e sono favorevole al ponte siciliano. Le chiacchiere sono cazzate! Beh, rispettiamo anche chi non ci crede (csf)
da Martha Fabbri
I boschi vanno tenuti puliti. Te lo direbbe qualunque contadino. Perché così “respirano”, perché si guarda dove si mettono i piedi, perché non prendano fuoco anche. Non sono una grande esperta ma so – grazie a radici contadine in faliglia – che il bosco è un peso per chi ce l’ha, e costa fatica. Una buona ragione ci sarà.Sbagli. (csf)
da Pasquale Jacopino
I cani, per chi non ne ha, sono diventati un problema pari, se non superiore, a quello degli scippatori. Appena fuori casa devi stare attento a non calpestarne gli escrementi; subito dopo devi augurarti di non fare qualche brutto incontro e di non finirne azzannato. In casa può accaderti di peggio: prova ne è quel signore che, a Roma, sconvolto, si mise a sparare contro le finestre di un suo vicino il cui cane, abbaiando giorno e notte, gli impediva di lavorare e di dormire. Quel signore è stato denunciato: ma ad essere denunciato dovrebbe essere il padrone di quel cane il cui disperato abbaiare ha portato al limite della follia il signore che ha sparato?
Ormai sono andato tranquillo, anche se in occasione di questa terza alzata antelucana forse per il sonno, forse per il caldo, ho incespicato molto nella lettura del giornali. Filippo da Torino ha affrontato il tema dell’Europa, Wanda, sempre da Torino, si è chiesta come mai ci si dimentica che tutti, ai tempi, erano per Milosevic, Chiara, di Brescia, ha voluto ritornare sul tema degli incendi e della legge sulle zone distrutte dal fuoco, Sergio, di Genova, ha ricordato i tempi in cui i processi venivano insabbiati, Siro, di Ostia, ha telefonato mentre dalla finestra vedeva le colonne di fumo che salivano dalla pineta di Castelfusano, Silvano, da Roma, si è chiesto chi pagherà la devoluzione (a questo proposito io ho fatto lo spiritoso, ma non tutti mi hanno capito, dovrò cercare di essere più chiaro), Maria Antonietta, di Tempio Pausania, è ritornata sulle scorie nucleari così come Camillo, di Latina. Infine Paolo, di Monselice, ha parlato del digiuno di Pannella per Sofri e Francesco di Pescara del ritrovamento del cannone austroungarico sulle Alpi. Domani quarta giornata, quarta alzataccia.
Claudio Sabelli Fioretti
da Massimo Puleo
Stamattina ti ho ascoltato a Prima pagina e ti devo ringraziare per il commento riguardo al ponte sullo Stretto (a quanti la menano col discorso che prima servono ferrovie e strade hai sacrosantamente risposto che servono entrambe le cose, che il ponte non esclude le altre). Non la faccio lunga sugli eccessi dell’integralismo ambientalista che tanti danni ha causato, facendo allontanare molte persone – me per primo – da certe organizzazioni ambientaliste: un vero peccato.
da Laura Gavioli
Anche i boschi richiedono cura e manutenzione. Non basta custodirli, recintarli, impedire attività lucrose all’interno, ma bisognerebbe anche governarli (…) Io ho un giardino, a Goro dove vivo, con dei grossi pini che producono tanti aghi diventati secchi e pericolosi e in questi giorni rifletto molto sulla possibilità di combusione che me ne può derivare, anche per un caso fortuito…
Non sono d’accordo. I boschi vanno curati, vanno controllati perché non si espandano troppo, bisogna tagliare gli alberi in più, gli alberi malati. Ma ci mancherebbe pure che ci mettessimo a raccogliere gli aghi di pino (csf)
da Sandra Azzarelli
Le centrali nucleari, richiedono l’impiego di tantissima acqua e di conseguenza la siccita’ e’ un problema grave anche per il nucleare, quindi il problema dei black out sarebbe sempre in agguato, coie’ sarebbe molto piu’ grave, perche’ non avere acqua per raffredare le centrali porterebbe ad una catastrofe ben maggiore di un black out qualsiasi.
da Mara Muscetta
La Sicilia é un paese a rischio sismico permanente , con eruzioni vulcaniche , con poca acqua, (su cui specula ampiamente la criminalità organizzata ) , incendi, con scarso sviluppo della rete ferroviaria interna , stradale e autostradale. Poiché le risorse di bilancio attuali non sono immense , mi pare che il Ponte sullo stretto, (su cui ci sono controindicazioni di ogni natura) non possa essere un’opzione prioritaria. In famiglia su un bilancio ristretto si comincia dalla spesa quotidiana e non dalle piume sul cappello ! Organizzerebbe dei sondaggi fra i siciliani , tramite SETTE ? Vediamo cosa rispondono.
Vediamo intanto che cosa rispondono tramite il nostro sito. Ma la domanda di un eventuale sondaggio deve essere corretta. Chiedere: volete il ponte o volete mangiare è una domanda scorretta. Chiedere invece se qualcuno vuole il ponte e tutto il resto al quale ha diritto è una domanda corretta. Pensate che senza il ponte tutti i problemi dell’Italia e della Sicilia verrebbero risolti? (csf)
da Emilio Benetti, Bondeno (FE)
Egregio Dott. Claudio Sabelli Fioretti, vorrei farle notare come in dieci secondi di intervento non solo lei abbia definito “ridicolo” uno dei pochi politici italiani che rappresentano degnamente il nostro Paese all’estero, ma anche abbia giudicato negativamente la consuetudine di praticare in modo permanente. ossia anche da adulti o anziani, un’attività sportiva (per di più col casco!!!). Veramente educativo.
Non siate così permalosi. In quella foto Prodi era ridicolo. Vogliamo farne un santo che è sempre bello e con l’aureola? (csf)