da Claudio Urbani
…di un industriale sotto l’ombrellone:” Insaziabili e incontentabili questi disoccupati: oltre al posto pretendono pure lo stipendio!”
da Vincenzo Rocchino, Genova
Così è passato il Lodo per l’impunità. E’ fuori discussione che al Presidente della Repubblica non servono le nostre considerazioni; tuttavia una, credo, sia d’obbligo: siamo sicuri che potrà portare a termine il Suo settennato?
da Girolamo Caianiello
Caro Sabelli Fioretti, quando uno spiantato fanatico sparò a Togliatti, i comunisti gridarono in coro che questo era anche l’effetto della violenta campagna di invettive dei loro avversari. Non credo avessero tutti i torti. E perché Togliatti sì e Marco Biagi no ? Anche la vergogna ha un colore ?
Non ricordo, né potrei. Se successe, sbagliarono. La libertà è proprio questa: poter criticare senza rischiare di essere accusato a causa di coloro che alle critiche preferiscono la violenza. Altrimenti non ci resta che chiuderci dentro casa in silenzio. E proprio chi non è d’accordo con quelle critiche dovrebbe essere il primo a difenderne la legittimità (csf)
da Alessio Sebastianelli
Caro Sabelli, oggi alle 22.50 su Raiuno verrà trasmesso il “Premio Giorgio Almirante”. Ieri su Rete4 è andata in onda la versione integrale dell’intervento di Berlusconi al processo Sme. L’altro ieri in prima serata su Raiuno abbiamo assistito ad una strana trasmissione dalla Puglia con Vittorio Feltri. Non le sembra che ci sia troppo silenzio sul problema del pluralismo televisivo?
da Massimo Balducci
Caro Sabelli, sono dolente di comunicarle che il Pa.Po.Po. ha un nuovo, temibile rivale. Si tratta del PCdL, il Partito Comunista delle Libertà. Le mando il link al loro blog, così che Lei – nostro subsegretario – possa studiare al più presto le contromosse: http://www.pcdl.splinder.it/
Che cosa ha detto Berlusconi: “jus singulari ad privilegium”, come ha riportato Maria Latella sul Corriere della Sera oppure “jus singularis ad protegendum”, come ha scritto Aldo Cazzullo sulla Stampa?
Pietro Ricca è tornato a colpire. Pochi giornali lo hanno riportato ma l’uomo del “Puffone” si è presentato in tribunale e al passaggio del premier gli ha urlato: “Schifani!”. Il premier non l’ha fatto identificare. Schifani non è ancora un insulto.
E PERCHE’?Tutti i cittadini sono uguali, ma io sono un po’ più uguale degli altri.
UNA RAGIONE CI SARA’Tonnellate di fango per sette anni mi sono state scaricate addosso.
MA A CERCARE BENENon c’è una prova, un indizio, una testimonianza, un documento, soprattutto non c’è una motivazione.
AUDIENCEPotrei andare avanti per ore ad intrattenere il pubblico.
MICA COME VOIUna certa scultura a forma di fallo in casa mia non c’è mai stata. Ho oggetti importanti, di gusto, io.
SI GIOCA DI NUOVO JUVE-MILAN?La mia dignità non è assolutamente preservata. Il presidente del Consiglio deve occuparsi di fatti importanti che hanno la precedenza rispetto al resto.
DA SOLO?Qualsiasi cosa accada, il 25 giugno, garantisco che io sarò qui presente in quest’aula.
DIAMOCI DA FARE ALLORARitengo che non ci debba essere nemmeno un ombra su chi governa il Paese.
da Guglielmo Venturi
Due ore di verifica tra Fini e Berlusconi. Il primo viene incaricato di elaborare un documento di sintesi dell’ incontro, che pone la “certezza della pena” tra le priorità del governo. Enunciazione in linea di massima condivisibile, ma non sempre realizzata e realizzabile sul piano concreto. La pena può essere erogata solo al termine di un processo e, quindi, Monsieur de La Palisse direbbe che la certezza della pena comporta preliminarmente “la certezza del processo”. Sarebbe forse auspicabile un secondo incontro urgente tra il presidente del consiglio ed il suo vice per un approfondimento dell’ argomento.
da Giordano Rodda
Secca anche a me ma temo che stavolta abbia ragione Rocca. Qui c’e’ la testimonianza (risalente a tempi non sospetti) di un sedicente conoscente indiretto:
“Premettendo che, pur votando a destra, Maroni (e la Lega) non l’ho mai più sopportato da quando e tornato a leccare il didetro a Bossi, mi permetto precisare che, essendo di Varese e conoscendolo indirettamente, Maroni è laureato in giurisprudenza e non ha mai suonato il sax, bensì le tastiere nel Distretto 51 che è una band della zona… Questo solo per la precisione. Ciao,Mau”