da Alessandro Ceratti
Seguendo questo blog ho notato che esiste una certa concentrazione di aderenti nella zona nord Milano. Perché non ci troviamo una sera a cena in un posto comodo? Secondo me ci potremmo divertire a esporrre a viva voce le idee che siamo costretti a scrivere. E poi non siete curiosi di conoscere questi vicini di casa così sconosciuti ma apparentemente così interessanti? Dai organizziamoci! Prima delle vacanze.
da Gianfranco Mascia
Lunedì mattina alle ore 12, presso la Casa della Pace di Rimini, via Luigi Tonini, 5, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa promossa dai movimenti Emiliano-romagnoli e marchigiani e dai siti igirotondi.it e centomovimenti.it.La manifestazione si svolgerà sabato 28 giugno alle ore 17 con una catena umana che coinvolgerà tutta la riviera romagnola, con concentramento a Rimini.Poi, alle 21, al Palazzetto dello Sport Stadium105 di Rimini, si terrà una kermesse che vedrà la partecipazione di tanti gruppi musicali e, sotto il titolo “La legge è uguale per tutti meno 1” anche con momenti di informazione sui temi della giustizia, dell’informazione e dell’immigrazione.Hanno aderito tantissime personalità, tra questi: Carlo Lucarelli, Dario Fo e Franca Rame, Nando Dalla Chiesa, Marina Astrologo, Edoardo Ferrario, Giuliana Quattromini, Marco Travaglio, Gianfranco Mascia, Benedetto Zacchiroli, Francesco di Stefano, Davide Riondino, Paolo Flores d’Arcais.Anche la musica della scena indipendente italiana aderisce alla Catena Umana dei Girotondi per il No al Lodo Berlusconi attraverso AudioCoop, l’associazione delle piccole case discografiche nata al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, proprio per il suo sostegno alla libertà di informazione , l’unica che permette la veicolazione di musiche diverse da quelle proposte dalle 4-5 grandi major multinazionali.
Per informazioni: cell. 347 0384944
di Michele Serra su Repubblica
Alt, il Cannibale è vegetarianoTaormina, il caldo torrido, i pensionati cardiopatici e le sparate di Bossi. Quante ne vedremo di qui alla fine dell¹anno?
LUGLIO 2003Delitto di Cogne: l´avvocato Carlo Taormina produce l´alibi decisivo per Anna Maria Franzoni. Nei dieci minuti fatidici, intercorsi tra la sua uscita dalla villetta e il suo rientro, la signora era a Pechino. Lo dimostra il cappellino di paglia cinese ritrovato dallo stesso Taormina in un armadio. Continua l´ondata d´afa: un pensionato cardiopatico, ripetutamente invitato dal Tg1 a bere molta acqua, muore d´infarto mentre tenta di caricare in ascensore dieci confezioni di minerale da 22 chili l´una. Accontentando il ministro Pisanu, alla moschea di Roma arriva un imam moderato: quando parla ai fedeli rotea una scimitarra di plastica al posto di quella vera impugnata dal suo predecessore.
AGOSTO 2003Caldo torrido. Un pensionato cardiopatico muore di dissenteria dopo avere seguito il consiglio del Tg5 di mangiare solamente sedani e nespole. Sergio Cofferati continua il suo giro diplomatico per convincere tutte le componenti della sinistra bolognese. Incontra le Coop rosse, i gay, i professori del Mulino, la massoneria democratica, il mondo accademico, i comitati anti-smog, il Bologna Social Forum, i partiti, i sindacati, l´associazionismo, il volontariato, la società civile, gli scout, i centri sociali, la comunità ebraica, i frati serviti, l´Istituto Gramsci, gli studenti del Dams e gli ambienti del rock demenziale. Il suo staff è disorientato: Cofferati ha incontrato 796 mila persone di sinistra in una città di 400 mila abitanti.
SETTEMBRE 2003L´afa non dà tregua. Un pensionato cardiopatico, invitato dal Tg2 a uscire di casa solo nelle ore più fresche, cade dalla finestra mentre si sporge per misurare la temperatura con il termometro. La candidatura di Cofferati a Bologna fallisce: si era dimenticato di consultare i probiviri di una bocciofila. Cogne: per smentire la faciloneria irresponsabile degli inquirenti, l´avvocato Taormina si autoaccusa del delitto. La prova irrefutabile è che nella villetta dei Franzoni, nella quale Taormina si è trasferito da un anno per indagare, ci sono solo le sue impronte digitali perfino sullo spazzolone del cesso.
OTTOBRE 2003Il caldo è scomparso, ma migliaia di pensionati cardiopatici, terrorizzati, restano barricati in casa seduti su cassette di acqua minerale, e con quintali di frutta e verdura in putrefazione, perché i telegiornali si sono scordati di annunciare l´autunno. A Bologna la sinistra, dopo il forfait di Cofferati, cerca un nuovo candidato capace di mettere d´accordo tutte le componenti politiche e sociali. Una ricerca stabilisce che il profilo ideale è quello di Tamerlano. Cogne, l´avvocato Taormina abbandona il caso e assume la difesa di Hannibal the Cannibal, sostenendo che le accuse contro di lui non reggono perché è vegetariano.
NOVEMBRE 2003Umberto Bossi definisce il governo un covo di culattoni mafiosi e chiede l´indipendenza del Nord, la pena di morte per gli immigrati clandestini e tre posti di guardaboschi nel Parco del Ticino. Gli vengono concessi tre posti di guardaboschi nel Parco del Ticino. La crisi rientra. Sanremo, lo scandalo del Festival si allarga: si scopre che le enormi strelitzie che sul palco dell´Ariston, da anni, minacciano i cantanti, sono in realtà ciclisti della Milano-Sanremo ridotti così dagli steroidi anabolizzanti, e assunti illegalmente.
DICEMBRE 2003Italia nella morsa del gelo. I telegiornali invitano gli anziani a non uscire di casa nelle ore più fredde. Migliaia di pensionati cardiopatici, sorpresi sull´uscio mentre finalmente tentavano una sortita dopo mesi di clausura per il caldo, tornano precipitosamente indietro. Epidemia di depressione tra gli anziani. Umberto Bossi minaccia la crisi di governo se non si sposta la capitale a Milano, non si dichiara guerra alla Libia e non si assume sua sorella al ´Gazzettino Padano´. La sorella viene assunta al ´Gazzettino Padano´ e la crisi rientra. L´avvocato Taormina abbandona la carriera forense e annuncia di volersi ritirare in una località di montagna. Panico a Cogne.
da Gigi Forzese
Sul sito di Repubblica“Sto combattendo una battaglia superiore alle mie forze” si sfoga il sindaco di Lampedusa, Bruno Siragusa, commentando l’ennesimo sbarco sull’isola. “Mi auguro – aggiunge il primo cittadino, a capo di una giunta di centrodestra – che i nostri politici di riferimento si muovano, facciano qualcosa, perché io qui mi sento in grande difficoltà e da solo”.
Sul sito del Corriere«Sto combattendo una battaglia superiore alle mie forze», ammette il sindaco di Lampedusa, Bruno Siragusa, commentando il nuovo e inaspettato sbarco di 107 clandestini. «Mi auguro che i nostri politici di riferimento (la giunta di Lampedusa è di centrosinistra, ndr) facciano qualcosa, perché io qui mi sento in grande difficoltà e da solo».
Qualcuno ci chiarisce che giunta c’è a Lampedusa?(csf)
da Gianni Guasto
Messo in salvo da una condanna che lo avrebbe fatto considerare innocente fino al terzo grado di giudizio, il Premier va ora in Europa con il marchio dell’infamia. L’essersi sottratto con tanta veemenza al giudizio fallibile degli uomini, lo pone nella posizione di sicuro colpevole, di condannato senza appello.
da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Un altro autorevole membro (chissà come mai sono tutti di una certa sponda?): Umberto Bossi che, in risposta alle critiche di Cè, ha dichiarato: “Il segretario della Lega sono io. Se togliere il voto della Lega lo decido io”.
da Claudio Urbani
Bene abbiamo i primi due soci:– Silvio Berlusconi– Gianfranco Micciché
altre adesioni?
dal sito Dagospia
Questa mattina, a Fiumicino, il volo Roma-Palermo era in decollo per le 9 e 15. I viaggiatori Alitalia entrano e prendono posto, si chiude il portellone e non si parte. Passano 15, poi 20 minuti. Niente. Tutti sbuffano afa da ogni poro. Quando si parte? La solita Ali-tarda? Le hostess non sanno cosa rispondere. Alla fine, toh!, si riapre il portellone e spunta la mitica silhouette con i boccoli del sottosegretario Gianfranco Micciché, con portaborse al seguito. Ringraziamento ai piloti, niente scuse ai viaggiatori sudditi, un’altra mezz’ora sulla pista aspettando il via dalla torre di controllo. Chiamatela, se volete, ali-democrazia….
di Emanuele Macaluso per il Riformista
Il Foglio titola: «Un Cavaliere da stadio», cioè il Tribunale di Milano. E Feltri, su Libero, scrive che «il Grande Imputato ha vinto con un punteggio di tre a zero». Ma trascura di dire che i suoi avversari giocavano senza difesa, anzi senza squadra. Infatti, quando la Boccassini ha chiesto di interrogarlo, il Cavaliere ha risposto che può farlo in privato, a Palazzo Chigi. In queste condizioni anche un brocco segna tre gol. All’avvenimento, senza allusioni calcistiche, Angelo Panebianco dedica il suo editoriale sul Corriere, cercando di estrarre qualcosa di buono da una vicenda in cui non c’è nulla di buono. Adesso il processo, dopo quegli show, sarà sospeso nel momento peggiore, alla vigilia della sentenza, con una legge nata male e approvata malissimo. Le garanzie alle persone che sono ai vertici delle istituzioni bisognava deciderle molto prima. Ma né la destra, né la sinistra le volevano. La destra perché voleva salvare anche Previti. Oggi non è pensabile, come auspica Panebianco, che Berlusconi si «occupi finalmente della giustizia da un punto di vista universalistico anziché particolaristico». Il «particulare» ha già ucciso l’universale.
da Fausto Spegni
Jus singulari? jus singularis? Ma jus non è neutro? E mi affiora il ricordo della definizione data dall’antico giurista Paolo: ” Jus singulare est quod contra tenorem rationis, propter aliquam utilitatem, auctoritate consituentium, introductum est”. Cioè, sostanzialmente: è possibile introdurre un previlegio che sia in contrasto con la logica del sistema, quando occorre raggiungere un qualche risultato positivo, altrimenti irraggiungibile”.