da Vincenzo Rocchino, Genova
I referendum popolari, per loro natura, sono abrogativi di leggi costituzionalmente valide. Quella firmata dal Presidente Ciampi è, probabilmente, incostituzionale. A mio parere, i promotori del referendum, denunciando alla Consulta la dubbia costituzionalità della legge medesima, avrebbero quasi sicuramente maggiore probabilità di successo. Specie dopo i risultati degli ultimi referendum.
da Vittorio Grondona
Ogni “cliccata” sul sito www.previti.it fa avanzare vertiginosamente il contatore delle visite. Anche questo fa parte dell’arte del saper vendere. La cosa più interessante è la rassegna stampa, composta rigorosamente da articoli de “Il Giornale” a firma Guzzanti. Uno solo è di Adornato. Fa bene l’On.Previti a non allargarsi: certe persone potrebbero prima o poi ricambiare idea!
da Daniele Dileo
Ormai ero in preda alla depressione da anni, cercavo il senso delle cose, della mia vita stessa, la verità. Preso dai più forti istinti suicidi avevo deciso di visitare il sito www.previti.it, insomma, per farla finita. Ma cosa ci trovo? LA VERITA’!!!! Incredibile, ora il mio umore è alle stelle, ho trovato la verità. Volevo ringraziare questo grande uomo, magari firmando un guestbook, ma, cosa vedo? La sezione dedicata ai messaggi dei lettori è ancora in fase di allestimento… Sono ripiombato nel baratro…
di Alessandro Robecchi (per Il Manifesto e L’Unità)
Dei tre grandi venditori televisivi del Paese, uno solo l’ha fatta franca. Wanna Marchi aspetta il processo (imminente) e Roberto Da Crema, detto Baffo, langue nelle patrie galere. Silvio Berlusconi, invece, si appresta all’immersione nella presidenza italiana del semestre europeo, una cosa così importante e prestigiosa che davanti ad essa anche la Giustizia si è dovuta inchinare. La legge non solo non è uguale per tutti (non scherziamo), ma non è uguale nemmeno per i piazzisti della tivù. Come ha detto lo stesso Silvio, la legge per lui è «più uguale».
Segue su Documenti
dal nuovo sito www.previti.it
Sono Cesare Previti, non un “bambino viziato”.
Sono un uomo solcato da rughe mediterranee, le quali testimoniano un’esistenza connotata non dai capricci, semmai dalla grinta e dal carattere necessari per vincere le sfide. Del resto, sono calabrese e la primitiva Italia, mia bella ma asperrima terra d’origine, le persone non le vizia, le forgia e le tempra.
Imputato a tempo pieno, ormai da sette anni, deformato nell’immagine ed esposto alla gogna mediatica, se resisto e rimango in piedi, è soprattutto per tre motivazioni forti:
1) Nella mia lunga e onorata carriera di avvocato, una navigazione ricca di riconoscimenti e di successi professionali, ma anche di difficoltà e di durezze, ho provato, ho visto, ho affrontato di tutto, eppure – lo affermo con assoluta decisione -, io non ho mai corrotto nessuno.Mai, mai, mai.Anzi, io, Cesare Previti, non ho neppure immaginato di poter corrompere un magistrato.Sono stato e sono un uomo di sport, dalla pallanuoto al football, e ciò significa che le partite mi piace vincerle, magari col gioco maschio ed aggressivo, meglio se con la tecnica e la giusta disposizione in campo, certo non passando denaro sottobanco all’arbitro.Un uomo di sport e di legge a queste magagne neppure ci pensa.La coscienza della mia non colpevolezza – l’ ”innocenza” riguarda ben altro Giudice – mi ha dato e mi dà l’adrenalina giusta, per rimanere al timone, evitando la deriva del fatalismo.
2) Ho una grande e meravigliosa famiglia, che lotta e soffre con me in positivo, senza contagiose cadute emotive.Sofferenze intense, ma in silenzio ed in disparte, senza esibizionismi che preludono ai cedimenti ed ai naufragi.Ecco, questa famiglia, solidale e combattiva, è il tendine della mia incoercibilità.
3) La vicenda giudiziaria che mi riguarda, da tempo, ormai, non è più soltanto mia.Mentre mi difendo con tutte le risorse previste dalle procedure, ogni volta che vedo impudentemente calpestati, dalla procura o dal collegio giudicante, i principi basilari del giusto processo, mi domando: “Ma se io, avvocato civilista di lungo corso, parlamentare, dotato di notevoli mezzi economici, supportato dal valore assoluto, umano e professionale, dei miei straordinari legali, non riesco a far rispettare, da codesta “giustizia” di rito ambrosiano, neanche i più elementari diritti costituzionali, allora quale incubo kafkiano pende sulla testa dei cittadini italiani, che, incappati negli ingranaggi della macchina giudiziaria, non hanno le mie stesse possibilità di far valere le loro ragioni?”.
E’ stato negato a me, imputato nel procedimento Imi-Sir, il diritto di dire l’ultima parola prima della sentenza: ebbene, anche questo abuso, per la verità senza precedenti, finirà per fare giurisprudenza e ricadere sulla testa di persone comuni, di anonimi, vittime di questa e di altre ingiustizie, che nessuno, tanto meno i mass media, denuncerà mai.Ecco, dunque, la terza robusta consapevolezza in grado di darmi energia: battendomi per il rispetto dei miei diritti, per la difesa della legge scritta dalle “interpretazioni” e dalle “neutralizzazioni” mirate, io, Cesare Previti, nobilito il mio diritto personale a difendermi, trasfigurandolo di fatto in una battaglia di alto impegno civile, utile a tutti i cittadini.
Scorrendo le informazioni contenute nel sito e che illustrano i passaggi della mia Odissea giudiziaria, chissà quanti miei connazionali, finalmente messi al corrente in maniera analitica, precisa e puntuale, avranno un processo di identificazione con questa o quella soperchieria da me subita, associandola a qualche loro passata o presente esperienza di giustizia ingiusta.
Questa battaglia, dunque, non è più soltanto mia.
Cesare Previti
da Alberto Oldrini
Verdi, Comunisti Italiani, Di Pietro hanno presentato i documenti necessari per iniziare a raccogliere le 500.000 firme ed arrivare al referendum abrogativodel Lodo Schifani. Mi piacerebbe avere un Tuo commento. Personalmente lo ritengo un autogol
Quando ho sentito la notizia ho avuto un moto di felicità. Io che non sono un grande estimatore dell’istituto del referendum, ho deciso che farò di tutto perché il referendum abbia successo, sia nella prima fase della raccolta delle firma che in quella del voto vero e proprio. Certo che potrebbe diventare un autogol. Vale per tutti i referendum i quali ormai partono con una buona percentuale di non votanti che diventano automaticamente dei no, visto che tutto si gioca sul quorum. Ma vale la pena di tentare, e di contarci realmente, una buona volta, su un quesito chiaro. Vogliamo tORnare ai politici pre-potenti? Io no. (csf)
Tra le centinaia di mail che un’attività frenetica di spamming deposita nella mia mailbox la fanno attualmente da padrone le lettere che pubblicizzano ottimi sistemi e siti per il penis enlargement (csf)
da Simone Favaro
Vi segnalo l’uscita del mio nuovo articolo su Punto-Informatico. Ogni commento, osservazione sono ben accetti…