da Giuseppe Meli
Per la serata del 3 giugno allo Smeraldo di Milano molti ringraziamenti a Giustizia e Libertà, a tutte le Personalità che vi hanno partecipato e, ultimo ma non minimo, alla grande folla che ha riempito il teatro.Sarebbe auspicabile che anche gli altri leader dell’opposizione esprimessero esplicitamente analoghi propositi di unità (se possibile: senza se e senza ma, e se qui si può dire). E’ necessario trovarsi su un palcoscenico oppure tali buoni proponimenti possono essere espressi in qualunque luogo? Stiano certi che, comunque, arriveranno a destinazione.
di Filippo Facci (per Il Giornale)
Esercitazione per l’esame di giornalismo. Il candidato, posto che è ormai prossima la stagione estiva e che la rarefazione delle notizie istituzionali lascerà finalmente spazio a inchieste e servizi altrimenti impossibili per scarsità di spazio, inchieste e servizi che lascino finalmente spaziare l¹indole e la fantasia di giornalisti e direttori, il candidato, insomma, prenda in esame le seguenti e mirabolanti opzioni sulle quali eventualmente scatenarsi da qui a settembre: 1) Fa caldo; 2) Fa molto caldo; 3) Fa più caldo dell¹anno scorso; 4) Mai così caldo dagli anni Quaranta; 5) Mai così caldo dai tempi degli Assiro-Babilonesi; 6) Afa record a Milano (o altra città, ndr) con foto di gente che si bagna alle fontane ; 7) Intervista a un dietologo su che cosa fare in caso di caldo, tipo: stare al fresco, bere, non mangiare uno stufato di bisonte dopo 16 ore di sole, non lasciare anziani centenari e neonati di due mesi chiusi un Land Rover parcheggiata fuori dalle piscine pubbliche; 8) Servizio-monitoraggio su code, caselli, incidenti autostradali, cantieri fantasma, autogrill presi d¹assalto, il tutto corredato con interviste a guidatori in fila da aprile che dicono ‘questa è l¹Italia’; 9) Servizio e interviste su gente addormentata a Malpensa (dopo sciopero) risarcita con un buono-pasto per acquistare un mottarello; 10) Servizio su una coppia di inglesi rapinati a Napoli: ‘Mai più nel vostro Paese’; 11) Servizio sulle città ormai deserte (con foto di Piazza della Signoria e nove giapponesi) e riquadro con le polemiche di alcuni quartieri contro “Saracinesca selvaggia”; 12) Foto del Papa che scende dall’Elicottero in montagna; 13) Foto della Sardegna in fiamme e riquadro sulle accuse alla protezione civile; 14) Foto un po’ mossa della misteriosa nuova fidanzata di Briatore; 15) Mappa della Maremma con freccine che indicano le case dei Vip; 16) Servizio sul fatto sorprendente che il mare più pulito monitorato dalla Goletta Verde, quest’anno, è al porto di Genova; 17) Servizio su uno squalo avvistato al largo di Otranto poi rivelatosi una scatoletta di tonno Maruzzella. Il candidato ha sette minuti di tempo, premesse le suddette idee, per: a) Averne finalmente una; b) andare finalmente in vacanza.
da Antonio Scalzi
(…) Quando Berlusconi attacca gli scioperi lo fa da destra, CSF attacca un sindacalismo sbagliato da sinistra cosa che, purtroppo, la sinistra non fa mai dando spazio alle critiche solo dall’altra parte: la gente ascolta ed impara solo una mezza verità. Posso allargarmi su altre cose da criticare “da sinistra”?La monetizzazione del “rischio amianto”;le medicine gratis del Governo D’Alema (l’unica pecca del Ministro Prof. Veronesi) assolutamente demagogica;la mancanza di critica sulle dinamiche strettamente pertinenti dell’omicidio (perchè sempre di omicidio si tratta) di Carlo Giuliani ed evitando tutti i distinguo sui risvolti preoccupanti del ” Caso Genova” alcuni degni delle dietrologie di Saverio Tutino che tanto amavo leggere: perché nessuno ha parlato dell’avventatezza di affrontare una camionetta con all’interno uomini sicuramente armati ed impauriti? (…)
da Feliciano Bechelli
La Presidente di un’azienda che plaude alla sentenza di un giudice che dà torto all’azienda da costei presieduta. Il Consiglio di Amministrazione di quella stessa azienda che, su un ordine del giorno, vota in maniera opposta alla Presidente del Consiglio di Amministrazione stesso. Abbiate pazienza, ma c’è qualcosa di anomalo in tutto questo. E anche se mi rendo conto che questa anomalia è figlia di un’anomalia molto più grande, sono sconcertato.Lei csf, cosa ne pensa?
E’ stato detto, dopo la sentenza del giudice che chiede che la Rai rispetti la professione di Santoro e il contratto che lo lega alla Rai, che la magistratura limita la libertà di impresa della Rai. E’ vero: la magistratura limita la libertà di impresa della Rai. E’ un dato di fatto. Inutile negarlo. E allora? Voglio fare un esempio, tirandomi fuori da questa eterna diatriba in cui tutti hanno ragione. Limitare la libertà di impresa è forse un reato? Ci sono un sacco di leggi che limitano la libertà di impresa delle aziende. E’ vietato, per esempio, scaricare in un fiume rifiuti tossici. E’ vietato licenziare senza giusta causa. E’ vietato far lavorare i bambini. Le limitazioni della libertà di impresa sono molte, vivaddio. E’ vietato anche, per esempio, non rispettare un contratto e ignorare i diritti di un lavoratore. Io non dico che Santoro ha ragione. Dico solo che il suo “licenziamento” è stata la conseguenza di un diktat politico. Se un giudice reputa che ciò è ingiusto, è giusto che limiti la libertà di impresa della Rai e la costringa a consentire a Santoro di continuare a fare quello che faceva, con successo di audience e di pubblicità, prima del diktat politico. E dirò di più. Limitando la libertà di impresa della Rai quel giudice la costringe a fare non solo il suo dovere ma anche i suoi interessi. E’ questo che Lucia Annunziata ha capito. Ma gli altri del Cda no. (csf)
da Alessandro Ceratti
Vedete come è moderno CSF? Non considera la malattia di massa una forma di lotta sindacale del tutto spregevole, anche sapendo benissimo che si tratta di una truffa. Certo non considera quelle hostess degli esempi di correttezza ma in fin dei conti dimostra nei loro confronti una certa indulgenza. E sapete che cosa vi dico? Anch’io. Mi ha convinto lui!P.S. Su dai, riconoscetelo, non siate modesti! Anche voi siete piuttosto moderni!
Chiarisco il concetto: la malattia di massa è una truffa sindacale e una truffa personale. Se non fosse una truffa personale sarebbe molto meglio. Devolvere una giornata di lavoro a opera degna aiuterebbe. Lo si fa per esempio quando, non potendo per vari motivi del tutto legittimi scioperare, si rinuncia alla paga giornaliera a favore di qualche pregevole iniziativa (csf)
da Gianluca Freda
Lo giuro, non è che mi senta ferito nell’onore. Sto in Rifondazione più da profugo di un centrosinistra temporaneamente terremotato e invivibile che da infervorato militante. Non dispero di poter tornare sotto la Quercia se e quando arriveranno tempi migliori. Però comincio a stufarmi dei luoghi comuni. Fausto è infausto. Fausto vive tra le nuvole. Fausto vuole distruggere la sinistra. Tutte critiche legittime, ma alle quali non rispondo mai poichè non ne ho mai vista una che fosse accompagnata da uno straccio di argomento. Sembra brutto unire alle invettive qualche motivazione? Non per aprire a sinistra altri fronti di guerra, ma per capire i motivi di un’antipatia verso RC che al momento mi suona incomprensibile.
da Luigi Lunari
L’epidemia che ha colpito 1300 dipendenti Alitalia è cosa abbastanza brutta e vergognosa: anche perchè bisognerebbe sempre avere il coraggio delle proprie opinioni, e – se si vuole scioperare – dire che si vuole scioperare, e non che si è ammalati. Una cosa potrebbero dire, i 1300 imbroglioni: che il falsificare scuse è cosa che hanno imparato dall’alto: per esempio da Berlusconi e da Previti, quando inventano non dissimili bugie per non presentarsi ai processi.
CARLO CARUSO, direttore del Parco Scientifico Biomedico dell’Istituto San Raffaele di Roma, a Giacomo Galeazzi che lo intervista per la Stampa sull’epidemia che ha costretto mille hostess a letto con tanto di certificato medico, spiega che i medici falsari non hanno via di scampo. Dice: “Sappiamo tutti che su 20 dichiarazioni 19 sono false”. E poi: “Se viene da me uno che dice di soffrire di improvvisi giramenti di testa, tachicardia, vertigini, difficoltà a dormire, senso di nausea, ho l’obbligo di prescrivergli una serie minima di accertamenti”. Ecco qui: se qualche hostess non sapeva bene quale malesseri denunciare, adesso ha l’elenco completo. Sia chiaro, non considero la malattia di massa una forma di lotta sindacale del tutto spregevole. Ma mi sarebbe piaciuto di più se qualcuno dei tachicardici insonni avesse annunciato che avrebbe devoluto a qualche malato vero la giornata di lavoro rubata.
CESARE PREVITI, il noto ex ministro della Difesa, ha così commentato, intervistato da Gianluigi Nuzzi per il Giornale, la richiesta di condanna di Ilda Boccassini: “La Boccassini ha solo rimestato nei miei affari personali in modo vergognoso e offensivo, gettando fango e veleni su anni di onorata e rispettabile carriera di avvocato di successo, per diffamarmi. Tutto qui”.
FURIO COLOMBO, direttore dell’Unità, è al centro spesso di grandi polemiche. Segno di vitalità. Ma ogni tanto il quotidiano dei Ds commette piccoli errori od omissioni. Come quando ha riportato il comunicato del Cdr del Corriere della Sera. Diceva il comunicato: “Il Cdr ha denunciato nella primavera del 2002 pressioni e intimidazioni riconducibili ad ambienti governativi sulla libertà del Corriere della Sera (L’aveva fatto anche per interferenze di precedenti governi)”. Sull’Unità la frase fra parentesi è saltata. Ah, che nostalgia di quei bei tempi in cui c’era un proto al quale dare la colpa di tutto.
Claudio Sabelli Fioretti
da Karen Nilson, Varese Ligure
Centoquattro (104) giornalisti con l’eskimo? Non mi pare la stagione adatta, e poi è un pezzo che non vanno di moda (da lettrice distratta del Corriere mi pare che a Via Solferino non sia mai stato un must del pret-a-porter). Vorrei ricordare Indro Montanelli, uno a cui l’eskimo cadeva proprio male. Vorrei ricordare (io che non mi trovavo d’accordo su mezza virgola a sua firma) di quando se ne andò dal Giornale sbattendo la porta, perchè sentiva minacciata la sua libertà di giornalista. Sono brutti tempi per l’informazione, ed Emilio Fede non mi fa più ridere. Io mi auguro che CSF sia stato proprio tra quei centoquattro (104) giornalisti, perchè se hanno preso una decisione così forte in modo tanto compatto, c’è palesemente del marcio in Danimarca. In un caso e nell’altro, ha esercitato una sua libera ed insindacabile scelta – l’abbiccì della democrazia, il cui ripasso dovrebbe essere reso obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado.
da Serafino Brighenti, Sesto S.G.
E’ vero che il pifferaio magico ha imboccato il viale del tramonto, ma purtroppo è pieno di quattrini, fatti come li ha fatti, e riesce ancora ad avere un seguito nutritissimo dispensando cariche e prebende a chi non ha coscienza di essere un lacchè che la storia condannerà, ma che, grazie a un sostanzioso conto in banca, cadrà in piedi. E poi il quotidiano lavaggio del cervello a cui sono sottoposti gli italiani da troppo tempo, complici quasi tutti i canali televisivi, fa sì che la massa critica degli elettori continui a inseguire il pifferaio sul suddetto viale, condannando anche chi sa ancora distinguere l’oro dall’ottone a marciare incatenato assieme a loro. E infine: dove sono gli altri pifferai capaci di calamitare l’attenzione? Conosco solo strimpellatori che fanno gazzarra e si annullano l’un con l’altro, primo fra tutti quello che si chiama Fausto, ma che è quanto di più infausto potesse capitarci, dopo il cavaliere, s’intende.