da Vittorio Grondona
E così è ormai certo. Se Cofferati vincerà il confronto con Guazzaloca, anche Bologna avrà di nuovo il suo bravo Podestà. L’unica variante rispetto al passato è che l’imposizione non viene dal governo, ma dall’opposizione. Ma che differenza fa? Spero almeno che il bolognesi DS, incapaci di trovarsi un sindaco autonomamente, si ricodino di conferire al nuovo imposto candidato la cittadinanza onoraria prima di inziare la campagna elettorale. Si salverebbero almeno la faccia!
da Giorgio Goldoni
Il potentissimo partito emiliano dei DS non ha un “solo” candidato valido da contrapporre a Guazzaloca? Certo ci sarebbe da piangere se non ci fosse da ridere.Pazienza non avere personaggi validi a livello nazionale, ma almeno a livello locale perchè scomodare il “podestà” Cofferati (inteso in senso medievale), il quale sarebbe il classico pesce fuor d’acqua, totalmente incapace di supportare le esigenze di una città a lui totalmente sconosciuta.
di Stefano Folli
Il saluto del nuovo direttore del Corriere. In Documenti.
Grande successo. Lo zompo del Rubicone, avvenuto alla presenza dei militanti del Papopo, del vicesindaco di Savignano, cav. Casadei, della squadra di calcio femminile di Santarcangelo, la raccolta della scintillante acqua del sacro storico fiume (che ho bevuto pubblicamente, ma sapeva di sangiovese), la Lunga marcia verso Santarcangelo, l’ingresso nella piazza gremita dal popolo del Papopo sulle note dell’inno, l’esecuzione della splendida Canzone popolar populista, accompagnato dalla grande Banda Osiris, l’ovazione che ne è seguita: è stata una fulgida giornata per il Papopo. La maglietta realizzata dal nostro sponsor MAGAZZINI SALANI, è andata a ruba. In questo momento, sono le 15 di sabato, ne sono rimaste da vendere soltanto cinque, ma voi non preoccupatevi, ce ne sono ancora qualche decina in magazzino. Cantare la Canzone popolar populista (meglio: urlarla) mi ha causato un forte abbassamento di voce. Non bastasse: la sera, al concerto della Banda Osiris (e di Stafano Bollani, grandissimo, e di Piero Ponzo e di Enzo Pietropaoli, e di Gianmaria Testa) mi è stata chiesta la ripetizione dell’orrenda prestaziopne davanti a circa 3 mail persone. Vove sempre più inesistente. Ma il popolo non può aspetare. Ormai sono lanciatissimo e indeciso fra la carriera artistica e quella politica. A proposito, il Cd della Banda Osiris (che comprende anche i tre fondamentali documenti della vita del Papopo compresa la traccia video del discorso di fine anno a reti unificate) potete chiederlo direttamente in rete. L’indirizzo della Banda? Cliccate qui oppure scrivete direttamente (messaggi@bandaosiris.it). Oggi c’è stato un’importante incontro culturale con Stefano Benni durante il quale i numerosi libri portati dalla gente sono stati divisi in libri di merda (sono stati messi in un sacco nero della spazzatura e mandati a Bruno Vespa) e libri da inserire nella BEC (Biblioteca estiva di Caterpillar). Fra un’ora la squadra del Papopo incontrerà nella sfida finale la squadra di Caterpillar nella partita di Pallastrada arbitrata dal Gran Bastardo Davide Riondino. Stasera ancora concerti. Insomma la prima festa popolare populista del Papopo di Santarcangelo di Romagna (che ospira anche il Caterraduno), sta andando a gonfie vele. (csf)
di Ferruccio De Bortoli
Il ruolo del Corriere, il saluto ai lettori. In Documenti.
da Cesare Bardaro
Contributo contro il grande caldo, ossia freddura.Perché da quando si è saputo che anche Mediaset ha usufruito del condono fiscale Berlusconi non riesce più a trovare un dentista? Perchè a Caval(ier con)donato non si guarda in bocca…..
da Giuseppe Mariani, Milano
(…) Cosa succede quando la banca centrale riduce il tasso di sconto ? Le banche ordinarie (semplifichiamo le definizioni) riducono tutti i tassi: quelli che fanno pagare ai clienti ai quali prestano i soldi (non so se lo fanno veramente: non ho mai chiesto prestiti); quelli che esse stesse pagano ai clienti che depositano i soldi presso di loro (questo so per esperienza che lo fanno, e con la massima sollecitudine).E poi come va avanti la vicenda ? Succede che le banche il loro utile lo tirano sempre fuori dalla differenza fra i tassi che pagano e quelli che incassano. Chi si fa prestare i soldi, se è abile e avveduto, li fa fruttare con la sua attività e pure lui ne trae un utile. Resta il povero cristo, piccolo risparmiatore, titolare di somme troppo piccole per impiegarle in operazioni più redditizie, ma anche più rischiose, anche senza episodi come quelli descritti dal Corriere; quest’ultimo vede il suo sudato risparmio reso sempre più infruttifero, dalla famosa (o famigerata) manovra sul tasso di sconto, o addirittura falcidiato, dalle spese e commissioni che la banca gli accolla per ogni operazione che fa. (segue oltre le 500 battute)
da Paolo Beretta
Carissimo subsegretario (perche’ il segretario e’ il popolo), ho un suggerimento per te. Seguendo il fulgido esempio del nostro beneamato Cavaliere, crea la Valigetta del PaPoPo, contenente i segg. gagezz:
– Distintivo del PaPoPo– CD del PaPoPo– Canotta del PaPoPo– Mutanda del PaPoPo– Fotografia magnetica del subsegretario (perche’ il segretario e’ il popolo) da appiccicare in macchina, con la scritta “Non correre, pensa a me”– Programma elettorale delle prossime europee– Una copia del libro “Il mio esilio a Salina” con dedica del subsegretario (perche’ il segretario e’ il popolo)
MIca male come idea. Va perfezionata ma bisogna pensarci. (csf)
di Peppe Caporale, Roma
Anch’io sono di sinistra, ma non me ne sono mai vantato. Al massimo ci ho rimesso. Sono talmente di sinistra che mi hanno spesso identificato come fascista. Proprio perchè ho, altrettanto spesso, parlato di ideali. E’ successo anche in tempi di trionfo (apparente) della sinistra, quando l’eccesso di “sinistresità” (ogni atto doveva essere politico, anche andare al bagno), faceva presagire un rifiuto, o perlomeno un’allontanamento dall’idea: cosa che è regolarmente avvenuta nelle nuove generazioni che, quando va bene, sono… tiepide. Oggi subisco rimproveri da tutte le parti: persino i (pochi, grazie a Dio) amici radicali mi rinfacciano di essere ancora farcito di ideali, di non vivere la realtà, di non capire che sono stati proprio gli ideali a mietere milioni di morti ecc., di non guardare alla nuova realtà globalizzata come l’unica salvezza per l’Umanità.. Eppure continuo, persevero. Insomma, caro Catalanotti, siamo perlomeno in due. Come dire “batto un colpo”.
di Emanuele Macaluso (per Il Riformista)
Tre anni fa il “Giornale” si innamorò del pentito Siino, che prima aveva dileggiato, perché accusava l’ex segretario regionale del Pci, Gianni Parisi, di collusione con la mafia. E mostrava soddisfazione per il fatto che l’innominabile Procura di Palermo avvallasse quelle accuse. Le quali sono state, dalla stessa Procura, archiviate nel silenzio tombale del “Giornale”. Lo stesso foglio mercoledì, con un altro grande titolo in prima, annuncia che «i Ds hanno coperto un politico legato a Cosa Nostra». Il «politico» è Antonio Fontana, ex vicesindaco di Villabate (non è più nei Ds dal 1998), e a coprirlo sono Macaluso (io) e gli ex parlamentari Russo, Bacchi e Motta. A dirlo l’avvocato di Siino, Alfredo Galasso, del quale in altri momenti abbiamo letto sul “Giornale” le cose più truci: basta rivolgersi all’editorialista principe, Lino Jannuzzi. Io (e anche gli altri nominati) non ho mai avuto nessun rapporto con Fontana e spero che la magistratura vada sino in fondo per sapere come stanno le cose e sbugiardare il “Giornale”. Oggi mi preme sottolineare la coerenza di questo quotidiano, garantista della domenica (quando c’è da servire messa per Berlusconi e Previti).