da Alessandro Lanciotti
Mi piacerebbe commentare una sua rispota del 27.06.2003 relativa ai black out di questi giorni: “la maggiore fonte di energia è il risparmio. Ma il risparmio va contro il consumo”. Sono convinto che si possa risparmiare, sull’elettricità, ma anche su molte altre risorse critiche, senza dover diminuire i consumi. Basta lottare, infatti, non contro il consumo ma contro lo spreco (di per sé sempre immorale). Ognuno può fare mente locale sugli sprechi che quotidianamente compie. Per restare in tema di energia elettrica, spegniamo sempre le luci quando lasciamo una stanza vuota? usiamo lampade a risparmio energetico quando possibile? utilizziamo sempre la lavatrice/lavastoviglie a carico completo? ecc. ecc…. Che danno avremmo evitando questi sprechi? la nostra qualità della vita diminuirebbe? Secondo me no. E non parliamo poi di acqua, cibo, vestiti, denaro…… forse sì, ci meritiamo il black out
Lo spreco è un consumo. E’ il consumo preferito dalla nostra industria (csf)
da Stefano Copetti
A proposito delle interruzioni di energia elettrica. I periodi di possibile interruzione sono così definiti: ” Situazioni di disalimentazione”!
da Vincenzo Rocchino, Genova
Ieri domenica 29 giugno, al black-out dell’enel del giorno prima, è seguito quello della informazione dei TG1/2/3 e delle tre reti Mediaset: quasi tutta la stampa europea ha commentato, assai negativamente, la prossima conduzione italiana del semestre europeo, e questo era scontato che sarebbe successo. Quello che non è normale, è che tutta la TV, sotto il controllo del cavaliere, ha taciuto in modo scandaloso, l’evento, che per il suo significato politico, ha una rilevanza fuori dal comune. Dobbiamo aspettarci che questo andazzo continui per i prossimi sei mesi?
Aspettiamocelo (csf)
da Gianluca Freda
Sono d’accordo, Claudio, nel ritenere che la nostra unica arma sia il voto. Ma è necessario aggiungere che questa è una terribile sciagura. Il voto è una cerimonia che si tiene ogni cinque anni, e non sempre con tutti i crismi. Se in questo periodo ogni governo (di sinistra o di destra) può fare quel che gli pare, ad esempio approvare leggi ignobili e platealmente incostituzionali, che tuttavia producono i loro nefasti effetti fino alla pronuncia d’incostituzionalità, è come dire che codici e Costituzione sono ormai polverosi soprammobili. O troviamo altri strumenti per controllare il potere durante il quinquennato, o ci rassegnamo a una illegalità che il voto non sposterà d’una virgola, chiunque vinca.
Scusa il giochino del colore rosso. Sono esperimenti che sto facendo ( e anche un dispetto all’avv.Lina Arena)
da Velia Iacovino, Roma
L’avv. Lina Arena sembra dimenticare un piccolo particolare sulla situazione iraniana, e cioè che gli ayatollah sono andati al potere con il pieno appoggio del popolo. Vogliamo dimenticare le scene di isterismo collettivo al momento del ritorno di Khomeini in Iran o ai funerali dello stesso? Che poi adesso ci sia una minoranza che si è finalmente accorta del Medioevo in cui il paese è sprofondato è una buona cosa e non si può non solidarizzare con gli studenti dissidenti, ma invocare l'”arrivano i nostri” pensando che situazioni così delicate si possano risolvere con i marines americani mi sembra veramente ridicolo. Altrettanto ridicolo è partire dalla vicenda iraniana per la solita filippica contro le bandiere rosse: che anche gli ayatollah fossero pericolosi comunisti non ce ne eravamo veramente mai accorti.
da Vittorio Grondona
Il nostro è l’unico paese al mondo dove l’occupazione e l’economia sono inversamente proporzionali fra loro. Cresce l’occupazione e cala l’economia. I 300.000 nuovi occupati, assunti da D’Amato e dai suoi imprenditori, che cosa stanno producendo?
da Gianni Guasto
Su “Il Giornale” di oggi 30 Giugno, Paolo Guzzanti definisce “reggicoda” i colleghi del “Corriere della Sera”, per aver riferito il contenuto di molti commenti di autorevoli giornali europei, che non sembrano particolarmente entusiasti di Berlusconi. Ha detto proprio così: reggicoda. Senti chi parla.
dall’avvocato Linarena
Non sono guerrafondaia ma se la guerra deve servire per liberare i popoli dalla schiavitù e dal servaggio sono disposta a partire e difendere gli altri. Certamente non posso ignorare nè approvare quanti difendono a parole la libertà propria e la schiavitù altrui sulla quale lucrano in termini di peloso altruismo.E proprio l’ipocrisia dei comunisti contribuisce a rendere ancora più facile la vita agli schiavisti. Il POPOPO inconsapevolmente o ingenuamente si comporta da “utile idiota”. (spero che abbia compreso la banalità dell’espressione)
Sui giornali si scrivono un sacco di sciocchezze, e ancora di più se ne dicono alla televisione. Sul sito www.morli.it/racca.htm ne vengono censite molte. Eccone un po’:
LICENZE POETICHE MA NON ELEMENTARIAntonio Padellaro, Unità, 27 novembre: “…questi giganti del diritto hanno suggerito al loro assistito il consiglio sbagliato…”Paolo Langone, Foglio, 14 novembre: “La moschea da egli avventatamente edificata a Monte Antenne…”
AMNESY INTERNATIONALPaolo Filo della Torre, Repubblica, 11 novembre: “…ma all’ultimo momento è tornata la memoria a Elisabetta che si è «ricordata» di essere stata informata da lui stesso… L’improvvisa fine dell’amnistia della sovrana aveva determinato il rilascio del maggiordomo e la fine del processo ma aveva fatto nascere pesanti insinuazioni.”
PREMIO PULCINELLA-BIAGI PER LE VIRGOLE ALLA CIECALidia Ravera, Unità, 11 novembre, ultima, straordinaria “domanda” di un’intervista: “Beh, anche adesso, le scrittrici, pur vedendo, mediamente, meglio dei colleghi maschi, ed essendosi quindi conquistate, per questo, il diritto d’esser editate, [22 parole / 9 virgole] vengono prese meno sul serio e subiscono il conflitto fra la autostima necessaria a ritenere il proprio pensiero degno di essere esposto in un libro e un senso di sé sempre un po’ subalterno, sempre un tantino autosvalutativo [38 parole / 1 virgola] .”
LA PAGLIUZZA NELL’OCCHIO DEL VICINOBeppe Severgnini, Corriere, 24 ottobre: “Non sarebbe opportuno, ad esempio, che chi presenta domanda per il passaporto italiano dimostri di conoscere almeno un po’ la lingua nazionale?”
MINCHIATA DEL GIORNOChristian Rocca, Foglio, 15 ottobre: “Le sentirete spesso, e presto non ne potrete più farne a meno.” Come invece, evidentemente, riesce lui a far a meno della lingua italiana.
CONFUSO ORARIOVittorio Zucconi, Repubblica, lancio in prima pagina, 15 ottobre: “Erano le quattro del mattino del 27 ottobre 1962 nelle nostre case italiane, ma già il sole era forte sull’Atlantico a Nord est dell’isola di Cuba.” Nota: Zucconi non riesce ancora a capire la faccenda del fuso orario.
ME TARZAN TU JANEBonini/D’Avanzo, Repubblica, 20 settembre: “Zagami ora si avventura in una nuova storia, peggiore della prima, tentando, senza uno straccio di prova che sia una, a convincere gli interlocutori…”
…PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE SCRIVONOOriana Fallaci, Corriere, 11 settembre: “…i seguaci del fondamentalismo islamico si moltiplicano come i protozoi di una cellula che si scinde per diventare due cellule…”
TU QUOQUE?Antonio Socci, Foglio, 22 giugno: “…e alla sensazione che tutti gli altri siano felici meno che io e che quindi qualcuno me lo abbia perfidamente impedito.”
MINCHIATE AL TROTTO…Lancio in prima pagina, Repubblica, 3 giugno: “…i Nas hanno effettuato un controllo nella scuderia del campione di galoppo Varenne.”
UN’INVIATA CHE CONTAFausta Sbisà, Libero, 9 marzo: “Sanremo. Era stato lui, il grande Gigi Vesigna, nel lontano 1982, anno in cui era direttore del settimanale TV Sorrisi e Canzoni… Sono passati esattamente trent’anni ma il miracolo della copertina si ripete.”
SCUOLA MIMUN ovvero MIMUN, A SCUOLA!TG2 ore 13, 8 marzo, servizio sul delitto di Cogne: ”…la sensazione che la tanto sospirata svolta nelle indagini sia ormai in dirittura d’arrivo.”
LA LINGUA A ORECCHIOMaria Latella, Corriere, 23 settembre: “Non sembrano cifre da far tremare le vene e i polsi, eppure…”
TU QUOQUE…?Curzio Maltese, Repubblica, 7 maggio: “… i processi non si chiudevano, i reati andavano in proscrizione e la propaganda televisiva riusciva…”
ORE FILATE E FESSERIE DI FILAAlessandra Arachi, Corriere, 26 aprile: “…gli assistenti di volo… si asterranno dal lavoro per ventiquattr’ore di filato…”
SECESSIONE!Corriere, 26 febbraio, prima pagina: “Jenny B., di padre italiano e madre siciliana.”
L’INEFFABILE FARKASAlessandra Farkas, Sette, 10 febbraio: “Da quando la first lady ha annunciato l’intenzione di candidarsi… i loro attacchi hanno raggiunto un decibel assordante.”
LICENZE POETICHE MA NON ELEMENTARITg5 22 ottobre 1999, ore 13: (lancio di servizio sul raduno degli inventori) “…vi sono persone che ritengono di avere inventato grosse scoperte…”
Ricordate? avevo scommesso che Bush si sarebbe perso Saddam così come gli era già successo con Osama Bin Laden. Credo di avere vinto la scommessa. La sua, Bush, l’ha sicuramente perduta. Oltre che a ritrovarsi in un mare di guai per le menzogne dette a motivazione della guerra programmata, pare che non riesca a venire a capo di una situazione che ogni giorno di più, va complicandosi maledettamente. L’ operazione Iraqi Freedom, mi pare piuttosto abortita.