da Paolo Beretta
L’articolo sul New York Post, le dichiarazioni di un opinionista imbecille (dello stesso tono) su “60 Minutes” (e’ trasmessa da RaiSat Show) e quelle, senz’altro molto piu’ civili, di Ceratti, mi mettono abbastanza a disagio. Punto primo: gli USA non hanno liberato l’Europa dal nazismo. Hitler e’ caduto grazie agli americani, certo, ma anche agli inglesi, ai canadesi, agli australiani e, soprattutto, agli europei. Se non ci fossero state le forze partigiane e l’URSS a sfiancarlo sul fronte orientale, Adolfo (e Benito) sarebbero ancora al loro posto. Grazie agli USA, quindi, ma non solo a loro. Ma gli USA ci hanno liberati o conquistati? Posso avere liberta’ d’opinione e di scelta a casa mia O NO ? O devo essere tacciato di “tradimento” (sic!) ogni volta che dico qualcosa in disaccordo con loro ? […]
di Barbara Melotti
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da Avv. Lina Arena
Dopo l’eliminazione fisica del compagno socialista, il compagno comunista acquista la pelle del devoto delle Istituzioni. Si reca financo dal papa e dice di amare la Chiesa. Ma c’è un ricordo che non si può cancellare perchè è di marca froidiana: il compagno che distrugge e riduce tutto in rovina. Il compagno che odia le multinazionali e che sogna di piantare la bandiera con la falce e martello sulle macerie del capitalismo. CASARINI e SOCI rappresentano il vecchio sogno dei compagni. Ecco perchè sono amati e seguiti. E’ Casarini l’uomo col piffero. C’è solo una differenza: è stato allevato con i tortellini Rana.A bagdad invece le rane gracidano negli stagni perchè manca l’acqua e temono di finire nelle fauci di Saddam.
da Alessandro Ceratti
Ottima risposta, senza ironia, signor Beretta. Se però fossero ragioni economiche di questo tipo quelle che spingono le azioni degli americani, il petrolio iracheno risulterebbe comunque piuttosto caruccio, visto che per ottenerlo ci sarebbe da aggiungere al prezzo del barile il costo di tutta la campagna militare statunitense. E allora forse diventerebbe più economico estrarre raggi solari dai cocomeri. Se proprio gli faceva gola il petrolio a buon mercato, gli statunitensi avrebbero dovuto fare l’esatto contrario e dire: “dopo l’11 settembre il problema prioritario è diventato il terrorismo islamico. L’iraq in fondo è tra i paesi più laici della zona. Se collabora nella lotta contro i terroristi gli togliamo l’embargo” Un po’ come hanno fatto con il Pakistan di Musharraf. E così piombavano sul mercato qualcosa come 3 milioni di barili al giorno, con relativo crollo del prezzo del petrolio. Però così non sparavano neanche un colpo. E questo, per chi produce armi, non va bene. Comunque, vedete, la realtà è dannatamente complessa.
da Piergiorgio Welby
Due siti anatomici erano stati già esaminati negli anni ’90, prima della partenza degli ispettori dall’Iraq, ,ma la risoluzione 1441 delle Nazioni Unite, la stessa che conferisce il mandato agli ispettori, ha permesso a H. Blix di localizzare il misterioso punto “G”. Il punto G deve il suo nome allo scopritore Grafenberg, ed è una massa piccola di tessuto della taglia di un fagiolo che si trova a circa 4/5 cm dalla vagina, nella parete superiore e più precisamente a mezza strada tra l’osso pubico e la cervice. Per una donna non è facile localizzare il punto esatto da sola a meno che non lo faccia da seduta, comunque, con l’assistenza degli ispettori dell’ONU, non è stato difficile trovarlo.
da Claudio Urbani
Carissimo amico, a proposito di conflitto di interesse: secondo Lei tra il fatto che nella proroga della Tremonti-bis siano stati estesi i benefici della medesima ai viticoltori – prima inesistenti – e l’acquisto della tenuta in toscana, nella zona del Brunello, di un castello con annesso vigneto e relativa produzione di vino, da parte del nostro ( si fa per dire) presidente del consiglio, esiste un nesso qualsiasi?
da quelli di Bloblog
Noi di bloblog appoggiamo la proposta su Fernanda Pivano: trovi il post sul nostro sito.
da Santi Urso
Cent’anni sia la salute di Sua Santita’. Ma quando passera’ a miglior vita il Papa la tv che fara’? Lei, che e’ dentro le segrete cose, perche’ non suggerisce sin da ora un unico maxiprogramma unificato su sette reti (da riversare, eventualmente a rate, sulle reti minori e regionali)?
da Sergio Pilu
Ho sempre avuto l’impressione che Alberto Sordi interpretasse tanto bene il peggio degli italiani non grazie al suo talento di attore, quanto alla sua intima natura umana. Insomma, gli veniva bene perchè impersonava se stesso. Forse è per questo (vado a memoria, ma magari mi sbaglio) che, parlando del suo lavoro, non lo definiva mai “satirico”. La satira presuppone distanza umana, etica, intellettuale, di valore, rispetto al bersaglio. Sordi non mirava al bersaglio, era il bersaglio. Mi duole dirlo, ma sono d’accordo con Veneziani (a parte le fesserie sui romani): non era l’italiano che vorremmo essere. E quindi, condoglianze. Ma, per me, senza commozione.