da Emanuele Macaluso per il Riformista
Ferdinando Adornato rintraccia le radici culturali della Casa delle libertà e la bravissima Marina Valensise, sul Foglio, ci dà una brillante sintesi del pensiero del pensatore, esposto in un pensatoio a Todi. Non poteva mancare il crollo dell’egemonia della sinistra, identificata in tre correnti, «la cattolica dossettiana, la gobettiana azionista e la comunista gramsciana». Egemonia fondata «da una forma di diffidenza verso il popolo italiano e il suo conformismo servile, ritenuto tale dalla sequela di scrittori “antitaliani” che da Piero Gobetti arriva a Eugenio Scalfari». Anche Scalfari tra i padri egemoni! Finalmente, dice il nostro, arriva «Silvio Berlusconi, che da voce all'”arcitaliano”… rispettando il popolo sovrano e la sua creatività», e crolla l’egemonismo di sinistra. Non sottovaluto l’arcitaliano Berlusconi, ma ritenevo che il crollo si fosse verificato nel momento in cui Adornato navigava verso destra, lasciando la sinistra orfana del vero pensiero egemone.
da Santi Urso
Mi consenta, La prego, di chiarire, a margine delle beghe tra revisionisti (Sabelli-Rizzoli-Ceratti), che io non ho mai smesso di usare il protocollare Ella (in apertura di discorso), seguito dal Lei (che per me ha formidabile valenza simbolica sia perche’ ho vissuto al tempo del Voi, sia perche’ ero presente quando Togliatti disse, a chi gli chiedeva come gli si dovesse rivolgere: “Mi dia pure del Lei”). Parmi modo rispettoso di trattare l’interlocutore, ancorche’ l’inglese abbia da tempo imposto il tu (ha pochealternative). Poiche’ sono stato anche il primo, Le sarei grato se potesse apporre un “copyright urso” ogni volta che qualcuno ne fa uso. Inoltre io non sono dalemiano: sono dalemico. A coloro che non lo sono, mi consenta di ricordare: il Signore acceca coloro che vuol perdere.
da Davide Cortinovis
Caro Claudio, spesso alle persone che intervisti per “Sette” chiedi un’opinione su quell’onorevole che ha proposto di candidare Berlusconi come premio nobel per la pace, presentandolo giustamente come un campione di adulazione; mi è ritornato in mente che anche le donne simpatizzanti di forza italia non scherzano in fatto di cortigianeria: ti ricordi che hanno deciso di chiamare il loro club con il nome della mamma di Berlusconi?
da Miti Vigliero
Ieri sera volevo un libro che ovviamente si trovava all’ultimo ripiano della libreria in corridoio, livello soffitto. Non ho saggiamente preso la scala per paura di un capogiro con relativo volo d’angelo planante sul pavimento, e ho deciso di tirarlo giù servendomi del bastone dei vestiti (avete presente quello col gancio in fondo, che serve a staccare le grucce dai bacchi alti degli armadi? bè, quello). Ho arpionato il libro, e me se sono tirati in testa altri 6. Il bernoccolo non mi fa male (in questi giorni ciuccio Novalgina come una neonata il biberon :-). In compenso, tra i 6 caduti, ce n’era uno che definirei di modernariato. Ve ne riporto sotto dei fiorellini; qualcuno di voi nel ’63 doveva ancora nascere, ma per molti di noi Marcello Marchesi è un bel ricordo, vero?
(da “Diario futile di un signore di mezza età”, Marcello Marchesi, Rizzoli, 1963)
-Non aveva la parola facile, ma il silenzio, oh! il silenzio lo aveva difficile.
Viene in ufficio una madre un po’ mesta, con una bambinetta compostina e distratta. La madre desidera che faccia del cinema o della televisione, comunque.“Ha disposizione?” chiedo “Inclinazione?”“Come no? Da piccola stava sempre tutto il giorno nuda davanti allo specchio”
-Cocktail letterario.“Il fatto è che io non annetto alcuna importanza alla forma, tu annetti?…Lei, lei…annette?”“No, io Giuliette…Annette è quella là”
-Quella signora grassa mangia sei volte al giorno per mantenere la linea. La linea cotica.
-Rumori che ci perdiamo in città. Il tac di una pera che cade. Il porcogiuda del contadino colpito dalla pera.
-Madrigale. “La sua gamba nuda, signora, si distingue facilmente da uno zampone di Modena per il piedino: ha cinque dita.”
-Italia, la terra dei geni troppo compresi.
da Guglielmo Venturi
Torna il sereno, ed elogio finale al Professore.Spero che CSF abbia esaudito la mia preghiera e che le acque si siano calmate. Pertanto , in forza dei miei sia pur mediocri trascorsi nell’agone dell’arte schermistica, mi ergo a giudice della tenzone e la interrompo con il fatidico grido di “al tempo”.Devo comunque esprimere al termine della laboriosa diatriba un autentico sentimento di ammirazione nei confronti del Professore.Di lui sappiamo che è in possesso di un cospicuo corredo di titoli, ai quali certo corrispondono onerosi incarichi e responsabità in campo medico e scientifico; è un assiduo spettatore di molteplici canali satellitari, abbonato a diverse riviste straniere e, presumo, italiane; negli ultimi giorni ha anche avuto modo di spendere non poco tempo ed energie nel contestare i comportamenti di CSF. E’ inoltre lecito ipotizzare che trascorra buona parte del suo tempo ulteriore in altre attività : nel fitness, nel dispensare affetti, in altre opere e riflesioni. Ma come fa ? Poichè mi sento di escludere, data la sua professione,che soffra di insonnia, sono affascimnato dal suo iper-attivismo.Personalmente mi augurerei che potesse un giorno trovare, come dicono i francesi, giusto “un petit quart d’ heure” per un aperitivo di definitiva pacificazione con CSF. A lui la scelta del bar. Io mi faccio carico del conto (FINE-speriamo).
da Guglielmo Venturi.
Un dubbio ed una esortazione.Il duro confronto in atto tra CSF ed il Prof. Rizzoli è francamente inquietante. Ho inserito tra i miei preferiti il blog che mi ospita, con la speranza di riceverne costanti stimoli per le mie curiosità intellettuali e la convinzione che mantenesse indenni contenuti ed identità. Temo invece che oggi sia preda di una lenta deriva verso il chatting più banale, circoscritto ai nostri due contendenti.Non vorrei francamente che, senza richiesta di alcuno, ci venisse propinato il remake digitale dello sketck ” Il vagone letto” degli indimenticati Totò ed On. Trombetta.Pregherei pertanto una delle parti in causa, CSF, di dare in un solo botto la più ampia soddisfazione al Professore. Renda pubbliche le sue missive in forma integrale, trasmetta in allegato, a tutta la sua mailing list, l’intero biglietto da visita del medesimo, senza dolose omissioni, gli invii il recapito del suo legale di fiducia, presso il quale potrà amichevolmente ed eventualmente ricevere querela o, in subordine, sfida a duello al Parco Lambro. Faccia insomma qualunque cosa ritenga lecita e decorosa per mettere fine a questo spiacevole dissidio (3.continua)
da Alessandro Ceratti
Questa volta tocca a Davide Paris (cfr.E’ CHIARO?). 28 cittadini italiani sono stati individuati dal governo tailandese mentre si apprestavano a compiere (ed anzi avevano con ogni probabilità già compiuto) atti sessuali con ragazzine minorenni. Indignato per questa condotta intollerabile il governo tailandese decide di bombardare la Francia. E’ allora chiaro a tutti perché il ragionamento è totalmente ASSURDO?
da Antonio Augusto Rizzoli
Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti. Anzitutto saluto Da Vià, e lo rassicuro, grazie a Dio non mi sono sposato. Barba e baffi li avevo vent’anni fa, me li sono tagliati.Ho protestato con Sabelli, di cui leggo la rubrica , che mi è stata segnalata da un bravissimo psicoanalista infantile, Gianni Guasto , perché egli ha seguito una prassi giornalistica non corretta. L’ho fatto nel Vostro interesse. Il Sabelli deve imparare a mettersi sullo stesso piano dei lettori non abusando del fatto che egli può criticare a posteriori (“The Economist” pubblica le lettere cosi’ come stanno). Ho messo i miei titoli e la mia professione non per arrogarmi posizioni di sciocca superiorità, ma come semplice identificazione (negli USA si dà subito un biglietto da visita all’interlocutore con tutti i titoli, onde evitare facili gaffes). Ho usato Ella chiaramente in chiave sarcastica, ognuno è libero (spero) di utilizzare l’italiano come vuole (vedi gli scrittori). Mi piacciono gli “uomini contro”, non gli “uomini sotto”. Ergo qualsiasi critica per rimanere a galla deve poter raggiungere una quota di navigabilità e non scadere in linguaggi da bar e da patronato, in una Italia che si rivela, nel panorama europeo, sempre più provinciale. Yours faithfully.
da Roberto Grassilli
Giubileo dell’iscrizione di Silvione alla P2, 1978-2003. Quanti ricordi!
Tessera n.1816 (csf)
da Gaetano Lastilla
Esiste un sito internet www.porloschicos.com dal quale è possibile donare un pasto ad un bambino argentino che ne ha bisogno. Basta un click ed è totalmente gratuito. Il piatto di cibo lo paga lo sponsor del giorno. L’unica cosa che si deve fare è un click nel link “dona comida gratis”. Tutto ciò non costa nulla e può fare molto, vista la situazione in cui versa quel paese. Se visitiamo il sito tutti i giorni (non più di una volta al giorno dallo stesso computer), può essere un piatto ogni volta. Sarebbe molto buono poter trasmettere questa mail a tutti i contatti possibili.