di Giulio Bulgarelli, Correggio
Fatemi capire una cosa. Non sono una belva assetata di sangue, giacobino o giustizialista come si sente dire oggi. Sono piuttosto per le regole: non credo che in Italia ci siano troppe regole quanto piuttosto troppe eccezioni. Dunque Andreotti (con Provenzano) è stato condannato in secondo grado per l’omicidio di Pecorelli. Resta ancora la Cassazione, che peraltro può solo sentenziare sull’aspetto formale del procedimento condotto. Mi esprimo come posso, e aggiungo che magari neanche credo alla colpevolezza del nostro, so solo che siamo in presenza di una sentenza. Dunque abbiamo visto un sacco di film americani dove il colpevole veniva smascherato dal Perry Mason di turno in aula di tribunale ed ipso facto tradotto via in manette. Ora nessuno pretende una tale tempestività – la realtà non è un film – ma quando vedo Andreotti da Costanzo, da Vespa, ai Telegatti, allo Zecchino d’oro eccetera mi viene da chiedere: “Ma cosa deve fare di più, un individuo condannato in appello per omicidio, per andare in galera ?”. Ammenochè la pena – ben peggiore – non sia proprio quella di andare da Vespa e compagnia bella. Ipotesi suggestiva. Però, però, se domani beccassero Provenzano potrebbe anche lui passare da Costanzo a raccontarci due facezie, invece che finire in gattabuia ?
da Marco Dell’Acqua
Sinceramente non capisco questo accapigliarsi sulla trasmissione, faziosa, onesta, misurata. non si può esprimere un parere e subito si è tacciati di stare contro.Ho visto la Ballarò e mi è parso, ma questa è una mia un’opinione, che il tono fosse veramente educato e che a stonare fosse questo inno di bondi a berlusconi.Forse l’iperbole, figura retorica che una volta insegnavano a scuola, è l’ultima difesa.I perseguitati sono altri, sono coloro che sono finiti in carcere ingiustamente, ma loro non sono interessanti. Un servizietto al tg tra una promozione del film del regista amico (sempre capolavori), il lancio della trasissione successiva, il rilancio su quello di cui si parlerà in seconda serata, basta e avanza.Certo mi rendo conto che parlare del delitto di cogne è più interessante, soprattutto se a farlo sono un ex sottosegretario alla giustizia e il testimone del contratto con gli italiani. Questa retorica dell’agguato, del perseguitato ha un po’ stufato.
da Paolo Ascari
Egregio CSF,come mai il massimo dell’elogio per Ballarò viene quando la trasmissione ha somigliato di più, per onestà intellettuale, a un Sciusà dei bei tempi di Santoro?. Un programma è bello, i protagonisti sono bravi, si fa più cultura se si sputtana Berlusconi. Altrimenti, nisba. Il capolavoro del programma è stato poi il finale, con convocazione del giovincello aspirante magistrato con sguardo onesto che si è fatto un pò di mazzo (e ci mancherebbe altro..) , e che veniva additato da Flores come la prova che i magistrati sono preparati. Che pena. Sfottete pure Bondi, ma almeno lui è onesto. Lei, a piaggeria, è un Bondi di sinistra, e solo un pò più abile, ma meno onesto.
Caro Ascari, a mail come la sua si può rispondere solo così: disonesto sarà lei. Il giorno in cui lei entrerà nel club delle persone bene educate forse argomenterò anche la mia risposta. (csf)
da Pierpaolo Terenzi
A proposito di Bondi a Ballaro’ continuate a farlo parlare ve ne prego ci rende un servigio inestimabile!!!!! Fate parlare anche: l’On Vito, l’On Schifani, l’On Gasparri, il Presidente Storace, lasciateli parlare piu’ lo fanno e meglio e’!!!!!!! Prima o poi gli italiani si sveglieranno da torpore in cui sono stati trascinati!
da Pietro De Leo www.piazzalibera.com
Ok, Bondi non è il massimo della comunicazione. C’è adulazione, solo quella. Chissenefrega se c’è anche sincerità. Tanto…di questi tempi, solo se vai ai girotondi o compri Micromega puoi parlare di valori. Forza Italia, cos’è? Evasione Fiscale, Mafia, mancato senso dello Stato. E poi controllo sudamericano (vado bene?) della TV. Nonostante alla Rai (di Berlusconi,no?) gli ospiti di area centro-destra vengano fatti parlare a comando.Nonostante alla Mediaset (di Berlusconi) proliferino giornalisti di sinistra.Sì, sì, già so che sono tutti intellettualmente superiori! Caro Facci, non c’è proprio speranza per noi ignoranti…amanti del giornalismo di inchiesta! Ubi maior…
Ricordate Piovono pietre di Radio Popolare? Non c’è più. Ma c’è la scheda su Ballarò. L’autore è sempre l’orrendo Alessandro Robecchi che noi chiamavamo, a Cuore, Robeck. Adesso fa Urban , mensile gratuito. E poi scrive sul Manifesto. E poi Ballarò. Solo perché vi voglio bene, sbobino e ripropongo per voi.
Ma è uno scandalo! Licenziate il sarto! Uno si fa una legge su misura, e il sarto sbaglia le misure! Guarda qui che disastro! I pantaloni sono troppo lunghi per Silvio. E la giacchetta è piccola per Previti. La destra ha ragione è la dimostrazione che la Cirami non è una legge ad personam. E personam si è arrabbiato moltissimo!
Ora, il reparto ricerche e sviluppo lavora a pieno ritmo. La Cirami non ha funzionato, capo, proviamo con l’azoto liquido. Ehi, proviamo con l’agopuntura. Anzi, proviamo con la vecchia immunità parlamentare, gli antichi rimedi della nonna sono sempre i migliori.
E così, la legge è uguale per tutti. E’ proprio questo, il problema: che qualcuno la vorrebbe con l’air-bag. E’ per questo che ora comincia l’offensiva finale: meno toghe per tutti. In una democrazia liberale se non si riesce a spostare il processo da un ramo all’altro … si taglia l’albero.
Ora potete scegliere: o il pacchetto giustizia o l’arma fine di mondo: le elezioni. Un bel referendum popolare pro o contro i giudici. Entusiasmante testa coda: dopo aver accusato i magistrati di essere giacobini, di fare giustizia con la piazza, si chiamerà la piazza a fare la giuria popolare. E’ l’attacco al cuore dello stato… ma capo, a questi processi, non si può mandare una videocassetta?
da Alfonso
Allora, adesso vi scrivo una cosa a malincuore (e la pubblico sul blog, tra l’altro): non è che se uno ha deciso di sostenere AUDIBLOG, poi deve per forza trovarsi in una mailing list. Era scritto da qualche parte in font Arial a corpo 4, e non l’ho notato? Tra l’altro, il progetto Audiblog non evidenziava in maniera così chiara una serie di cose, su cui a questo punto mi faccio delle domande:1) devo essere considerato un “blog di sinistra” (vedi intervista su Sette) in quanto mi era sembrata apprezzabile l’idea di un “Auditel ragionato”?2) devo per forza ritrovarmi con il modem che sanguina mentre scarico 350 kb di presentazione dal titolo “forzaitalia.pps”, considerato che ho mandato a quel paese amici (comprensivi) per molto meno?3) Posso aiutarvi compilando una serie di battute che raggiungeranno la mia mail entro pochi giorni?* Berlusconi è basso* Berlusconi è un ladro, colluso con Mafia, ‘Ndrangheta e Sacra Corona* Previti è brutto, come se non bastasse* Berlusconi è il barboncino preferito di BushSarà che son nervoso in ‘sti giorni, ma suvvia… basta…
Caro Alfonso (a proposito, ha un cognome?) perché gira attorno al problema? Si trova a disagio? Non sarebbe il primo. Solo che gli altri si limitano a scrivere: “Per favore, può togliermi dalla mailing list?” (csf)
da Martino Pietropoli
E’ la frase di Jim Thompson che m’é venuta in mente leggendo uno dei post di Facci. Cosa vuol dire che “Berlusconi è un uomo cui l’Italia deve essere grata, che è stato inseguito da una muta di pseudomagistrati” e aggiungere “Sicuramente non riuscirei, rileggendo la frase, a dire che sia il vero il contrario, del tipo: l’Italia non deve nulla Berlusconi il quale è stato incidentalmente inquisito da alcuni magistrati normalissimi”? Quindi: se è vera in un verso, è falsa nell’altro, oppure se è vera in un verso è vera pure nell’altro. Un personaggio come B., capace di catalizzare tutte queste attenzioni contrastanti, è indubbiamente importante: nel bene e nel male. Con buona pace di Bondi e di Arcais.
da Gabriele Vegetti
Mi scuso per l’uso del “tu” nel titolo, ma altrimenti non mi veniva bene il gustoso calembour. L’ho vista l’altra sera da Lerner, e non mi è sembrato particolarmente civile, nè educato, nè tantomeno moscio; mi è sembrato invece un insopportabile rivoltatore di frittate, un abile difensore dell’indifendibile che ama il partito preso per pura sfida intellettuale. Un piccolo Ferrara, insomma. E ogni suo scritto rafforza in me questa impressione. E’ grazie a gente come lei se nell’Italia di oggi chi si azzarda a dire semplici e documentate verità viene tacciato di “faziosità disonesta”. Grazie.
da Alessandro Ceratti
Io sono il TORO, il lobbista medio di Sabelli (se non io, chi?). Effettivamente Sabelli ha dimenticato alcune cose. Le ricordo io. Il cav. Berlusconi è veramente pelato (fortemente stempiato), è veramente molto basso (tappo) ed è veramente la persona che ha ridotto la televisione italiana nella condizione in cui si trova. Veramente ha potuto arricchirsi enormemente grazie all’aiuto dei politici (che ha ampiamente ripagato) anche se bisogna ammettere che nel giovarsi di questo aiuto è stato di gran lunga più abile di altri. Mediaset ha circa 6500 dipendenti, non poi così tanti. Non capisco perché attribuire a lui il merito dei posti di lavoro creati nell’indotto. Come se gli altri piccoli imprenditori non ne avessero alcuno. Ciò è possibile soltanto se ci si mette in questa prospettiva (che molti come lei condividono): quando noi beviamo una bottiglia di spumante semplicemente festeggiamo. Quando la beve LUI sta dando lavoro ai viticoltori della Franciacorta.