da Barbara Melotti
Come già scritto, io da dentro il corteo sicuramente non ho visto tutto, e magari nemmeno la metà, ma “un facinoroso corteo anti-berlusconiano di poche centinaia di migliaia di fanatici incattiviti” l’avrei certo notato: non c’erano. Sicuramente c’era qualche cartello, sicuramente qualche slogan si è alzato, contro Bush, contro la ‘sua’ america, e, esattamente come negli altri paesi i cui governi si sono più schierati a suo favore, dalla Spagna all’Australia passando per Londra, contro il governo nazionale che l’appoggia. Ma assicuro l’ottimo Stella e il caro Giorgio che mai nelle manifestazioni dell’ultimo anno, che non sono state poche, ho sentito pronunciare meno il nome di Berlusconi. Quanto a Veltroni: ha fatto bene, anzi benissimo. «Non posso accettare che un uomo pubblico, il rappresentante di un paese neghi a qualcuno, qualunque posizione rappresenti, il diritto ad esprimersi, stabilisca veti e discriminazioni.» è un’affermazione sacrosanta. E non è colpa di Veltroni se noi abbiamo un presidente del consiglio che fa lo stesso coi giornalisti dell’Unità. Chi plaude oggi, è invitato a ricordarsi di ieri.
da avvocato Lina Arena
Approvo una puntuale considerazione fatta dalla Bonino in occasione dei raduni per la pace.La nota radicale ha detto che in ultima analisi il buon Saddam è uscito vittorioso dalle manifestazioni organizzate dalla sinistra e non avrebbe motivo alcuno per ritenere vacillante il suo dominio. In altri termini, è stato dato conforto e consenso ad un dittatore.
da Graziella Casula, Firenze
Per chi non è andato a Roma a manifestare per la Pace, l’unica possibilità di avere qualche informazione, si trovava nel collegarsi con la 7,dove Giuliano Ferrara e Gustavo Selva imperavano in tutti i sensi: nello spazio e nel tempo. E così il giornalista, grande soprattutto per il peso, ha espresso i suoi sghignazzamenti verso quel movimento pacifista che a suo dire era solamente colorato e nulla più. Anzi ha spesso rilanciato offese verso i manifestanti e i vari intervistati che non davano risposte a lui gradite.
da Giorgio Trono
Rimango sempre del parere che Gino Strada dovrebbe parlare di meno e continuare a lavorare come ha fatto finora. L’ultima perla l’ha fornita a Massimo Giannini. Alla domanda:”Non le sfugge un dettaglio? Che l’America è una grande democrazia?”, il medico ha risposto: “Affermare questo è un insulto alla democrazia”. Sconcertante.
Sconcertante è chiedere di far tacere qualcuno. Chiedere cose del genere non rientra nelle abitudini di un vero democratico. (csf)
da corriere.it
Il sindaco di Roma: «Ha discriminato un giornalista israeliano»Veltroni cancella l’incontro con Tareq AzizIl vicepremier iracheno aveva rifiutato di rispondere alle domande del corrispondente di Gerusalemme: «Inaccettabile»
ROMA – Un incontro del sindaco di Roma Walter Veltroni con il vicepremier iracheno Tareq Aziz, previsto alle 9 di domenica non è avvenuto perché sabato sera il sindaco ha inviato ad Aziz una lettera, spiegando che non c’erano le condizioni. Veltroni lo ha reso noto a margine della convention per la candidatura di Enrico Gasbarra a presidente della Provincia di Roma. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se la lettera è stata motivata dall’atteggiamento di Aziz durante la conferenza stampa presso l’Associazione stampa estera, Veltroni ha risposto: «Roma è città del dialogo e della pace, dove israeliani e palestinesi si incontrano e dal mio punto di vista non è accettabile che si dica ad un giornalista israeliano “non rispondo alle sue domande perché lei è israeliano”».RISPETTO – «Roma ha fatto del rispetto assoluto per il dialogo e il civile confronto delle idee, oltre che ovviamente per la piena libertá di opinione e di informazione, la ragion d’essere della sua presenza sulla scena del mondo». Comincia così la lettera che, ieri sera, il sindaco di Roma Walter Veltroni ha fatto recapitare al vice primo ministro iracheno Tareq Aziz. «Non posso accettare che un uomo pubblico, il rappresentante di un paese – ha sottolineato ancora Veltroni – neghi a qualcuno, qualunque posizione rappresenti, il diritto ad esprimersi, stabilisca veti e discriminazioni. Lei, signor vice primo ministro, ha detto che non parla con i rappresentanti dei media israeliani. Questo è inaccettabile quanto sarebbe inaccettabile se un analogo rifiuto venisse opposto nei confronti di un giornalista iracheno o palestinese».
Mi era sfuggito l’episodio. Ma perché gli altri giornalisti presenti non hanno abbandonato la conferenza stampa? (csf)
da Guglielmo Venturi
Abito in Via dei Mille. Quando Garibaldi levò l’ancora dallo scoglio di Quarto e puntò la prua verso sud, la questura di Genova non era presente.Ci fosse stata,oggi abiterei in Via dei Centodieci.
Ma perché si da tanta importanza alle cifre fornite dalla questura di Roma? Dalle immagini televisive si è ben percepita l’immagine di una città invasa dai pacifisti. Il resto cosa conta? Per dovere di cronaca, alla cara Barbara faccio notare che su tutti i quotidiani sono riportati i tanti slogan contro Bush e l’ America. Credo che tutte le sfumature del corteo siano state colte dall’ottimo Stella sul Corriere.
da Repubblica.it
Giuliano Ferrara abbandona la cronaca diretta sulla 7. (documenti)
In tarda serata anche la questura è rinsavita: ha cominciato a dire ‘intorno al milione’. In realtà eravamo talmente tanti che il percorso del corteo non ha retto e tutto il centro di Roma è stato pacificamente invaso. Per quel che vale quello che ho visto io (nemmeno un decimo, andando bene) non mi riesce a capire a cosa si possano aggrappare con quelle dichiarazioni deliranti che il corteo fosse ‘antiamericano’: pochi i cartelli, ancor meno gli slogan, e caso mai appena appena contro Bush, e basta. Quanto poi agli schifani che hanno sostenuto ieri sera che fosse pure anti-berlusconiano, i manifestanti, credo consabevoli della gravità del momento, berlusconi non se lo sono filato di pezza: magari è proprio quello che gli rode.La cosa in assoluto più divertente è stato, ieri sera, il Tg3 regionale del Lazio: prima la cifra della questura, 650.000, poi, subito dopo, le cifre ufficiali dell’ATAC che ha dato quelle rilevate dalle vidimatrici degli autobus (cifre ‘vere’ quindi): 750.000 passeggeri in più solo sui bus, senza contare quelli senza biglietto, la metro, tutti quelli che sono arrivati direttamente a stazione ostiense e quindi non hanno preso alcun mezzo, i romani che, come me, si sonno fatti tutto a piedi e quelli che erano arrivati in auto. Esilarante.
da Gigi Forzese
Una volta tanto un elogio per una persona di destra:Mauro Mazza.Come gia’ avevano dimostrato alcune intelligenti risposte date a Sette e’ davvero un buon giornalista.Lo conferma il modo misurato con cui conduce Tg2 dossier.Per esempio stasera si discuteva di guerra e pacifismo e lui benche’ avesse riunito tre persone a favore degli Usa e una contro (rimane pur sempre in quota An) non ha cercato di tirare la discussione dalla sua come sempre fanno tutti conduttori,sia di destra che di sinistra.Quanta differenza con Socci che ormai non e’ ascoltato piu’ nemmeno dalla sua stessa regìa!Che ci possa essere anche in Italia una destra normale equilibrata e pensante?