da avv. Lina Arena
Riferisca alla dolce Rodotà che Amica l’ho acquistata solo una volta; l’ho sfogliata; ho notato che era un giornale per stupidi e l’ho cestinato.E’ un vero e proprio furto perpetrabile solo ai danni degli improvvidi.
da Andrea Testa
Per me non ci sarebbe problema. Forse però sarebbe più costruttivo dire (con tono intellegibile ed il meno concitato possibile) quache cosa tipo: “W l’Onu!”(viva soprattutto nel senso di non fatelo morire)
da Natalino Russo, Seminara
Dove hai letto la bufala che voi sinistri sareste più colti dei destri ? Siete più numerosi certo, come durante il Fascismo lo furono i destri e con la DC i centristi. Avete il primato della quantità certamente, ma quanto a qualità, caro Csf : “Facci” il piacere. E’ questione di potere. Dove esso sta, lì accorrono alla greppia intellettuali, artisti e vip vari ( spesso pseudo tali ). Non sono un critico letterario, ma non credo di sbagliare se dico che, finita l’ubriacatura sinistrorsa, tra, mettiamo, 50 anni del 900 in Letteratura ( e lo stesso discorso vale per le altre “arti”) saranno ricordati Dannunzio, Deledda, Pirandello e i filosofi Croce e Gentile; non certamente Fo, Moravia, Tabucchi, EcoCamilleri o Vattimo e Asor Rosa. Le categorie suddete stanno a sinistra per una specie di voto di scambio : tu ti definisci di sinistra e i mass media ( di sinistra ) ti definiscono grande scrittore, grande regista eccetera. Così come domani ( seguendo il vento ) costoro andranno ( molti già l’hanno fatto) tutti dal Berlusca, se non lo abbatterete, con ogni mezzo, prima.
Vedo che ti riesce difficile trovare gente colta di destra di oggi. Era quello che volevo dire e tu ogni volta fai finta di non capire (csf)
E’ L’INVIDIA CHE VI ACCECA E VI ESALTA: il cane di Silvio è splendido.
Sandro Benucci, Figline Valdarno
La sua intervista alla sig.ra Rodotà sull’ultimo numero di Sette è veramente il massimo. Raramente mi è capitato di trovare altrettanta spocchia di sinistra, presunta superiorità morale, certezza di essere una spanna sopra tutti noi solo perchè fin da ragazzi si è frequentata gente “di sinistra” e quindi solo coloro che come missione nella vita hanno quella di fare sacrifici disinteressati per migliorare il mondo e i suoi abitanti. Il quale mondo non ricambia e và tranquillo per la sua strada fregandosene di questi o queste pseudo intellettuali. stia tranquilla la si.ra Rodotà: ci pensiamo noi normali a salvarci senza che lei debba portare sulle spalle tutto il peso.
A meno di non essere un genio, un umorista di destra non piace ai compagni e viceversa. Come fa a piacerti chi sfruculia la tua squadra del cuore ( o degli interessi ) ? Infatti a CSF piacciono i Vauro, Staino, Ellekappa, Benni e Serra e non io, che, al diavolola modestia, sono meglio, assai meglio, di loro. Forse, Gentile Velia, a lei mie battute spiacciono perché mi crede un servo sciocco di Berlusca. Dagospia è un sito trash di gossip senza pretese culturali, ovvio che io colà voli basso, ma ho battute più “alte” sa, molto alte.
da Mirko Pratesi
Uno come me, aspirante giornalista (professionista) 34enne, che lavora 10 ore al giorno per un quotidiano online, senza contratto e con striminzita paghetta, non può esimersi dall’offrire la propria incondizionata solidarietà e vicinanza alla collega Maria Laura, direttore di Amica a 40 anni ma schiavizzata in gioventù. Vorrei farle sapere che comprendo il suo giusto fastidio, quando ti ricorda che l’hai sfruttata su Panorama mese (su indicazione di papà), e quando sottolinea che lei è una che si è fatta tanto di gavetta, con relativo mazzo. A Panorama, l’Unità, l’Espresso… fino alla meritata assunzione.
da Carlo Sarti, Perugia
Può un ministro della Repubblica presenziare all’apertura dell’anno giudiziario con i simboli del suo partito in bella vista (tale è il fazzoletto verde esibito da Castelli?). Sarebbe come se Bertinotti fosse stato presente paludato dalla bandiera rossa con falce e martello del suo partito.
Castelli è un ministro poco sensibile a ciò che è opportuno. Ma il peccato mi sembra molto molto veniale. (csf)
da Patrizia Fiorucci
Il problema della disoccupazione in età matura coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori in tutta Italia. Considerati troppo vecchi per lavorare ma troppo giovani per la pensione questi cittadini si trovano, in un’età critica per se stessi e per le esigenze del proprio nucleo familiare, a vivere di espedienti e di precarietà nell’assoluta impossibilità di trovare una nuova dignitosa occupazione.Su questi temi l’Associazione ATDAL (Ass. per la Tutela dei Diritti Acquisiti dei Lavoratori), l’Associazione ALSOLE (Ass. Lavoro, Società e Legislazione) e la rivista Il Ponte della Lombardia, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Milano e della Regione Lombardia, indicono per
venerdì 21 febbraio 2003, dalle ore 9.30 alle ore 17,30a Milano presso ilCentro Congressi Palazzo delle STELLINECorso Magenta, 61
un CONVEGNO PUBBLICO dal titolo
TROPPO GIOVANI PER LA PENSIONE,TROPPO VECCHI PER LAVORARE
Hanno al momento confermato la loro partecipazione:Alberto BRAMBILLA (Sottosegretario al Ministero del Welfare), Sen. Luigi FABBRI (Resp. Naz. Dipartimento Problemi del Lavoro di FI), Gianni GEROLDI (Docente Scienze delle Finanze Univ. di Parma), Cosma GRAVINA (Assessore al lavoro e alle attività economiche della Provincia di Milano), Sen. Luigi MALABARBA (Capo Gruppo PRC al Senato), Anna Maria MORI (giornalista), Walter PASSERINI (Direttore di Corriere Lavoro), Sen. Antonio PIZZINATO, On. Guido PODESTA’ (Vice Presidente Parlamento Europeo), Enrico PUGLIESE (Docente Sociologia Univ. di Napoli “Federico II” / CNR), Sen. Cesare SALVI (Vice Presidente del Senato), Carlo STELLUTI (presidenza ACLI), ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori).
Ass. ATDAL – Via delle Leghe, 5 – 20127 Milano Tel. 022822415 – Fax. 022822423sito : www.atdal.it e.mail: atdalit@yahoo.itPer informazioni: Armando Rinaldi 3357107941
Ass. ALSOLE – Via Val Maira, 6 – 20162 Milano Tel. 0266117494 – Fax. 0264749393sito : www.associazionealsole.it e.mail: as.alsole@tiscali.it
il Ponte della Lombardia – Via delle Leghe, 5 – 20127 Milano Tel. 022822415sito : www.ilponte.it e.mail: comedit@ilponte.it
da Gianluca Freda
Col dovuto rispetto per Sofri, la richiesta di una prova di non-amore per Saddam mi ricorda una richiesta simile fatta al PCI dopo la caduta del Muro. Il PCI, dissero all’unisono tutti i partiti di allora, doveva cambiare nome. Mera formalità, s’intende, ma senza di essa si sarebbe avuta la prova concreta che noi comunisti italianivolevamo ancora la dittatura del proletariato e tenevamo la foto di Stalin sul comodino accanto a quella del primogenito. Occhetto cadde nel tranello, e guarda oggi dove siamo finiti. Quindi, mi spiace ma ho già dato. Se per credere che non amo Saddam qualcuno ha bisogno che gli faccia una manifestazione, vuol dire che anche scrivergli un semplice trafiletto sarebbe tempo sprecato.
Io però continuo a pensare che troppo poco spesso, per non dire mai, ricordiamo alla gente che non siamo dalla parte di Saddam. E per questo possiamo dire con orgoglio e sicurezza che Bush è uno scriteriato. (csf)