da Piergiorgio Welby
Cara Barbara, ho esposto al mio psichiatra lo strano caso del signor Natalino. Dietro versamento di 45€, il mercimonioso luminare mi ha spiegato che tale patologia è stata descritta da E.Kraepelin. Il blog è come il metodo dell’associazione libera, attuato con l’assistenza dello psicoanalista, nel nostro caso rappresentato da Claudio, il quale assume un atteggiamento dì neutralìtà benevola e di attenzione fluttuante all’interno di un assetto Operatívo quanto più costante possibile, ciò causa una opposizione del soggetto che assume la forma di una nevrosi la quale non è altro che la riedizione altamente individualizzata e attualizzata delle soluzioni date ìn età infantile a conflitti psichici fondamentali.
da Nicola Arcozzi
L’11 settembre ha cambiato molte cose e, contrariamente alle mie speranze, tutte in peggio. Un cambiamento tra gli altri ha del grottesco. Prima dell’11 settembre un paese occidentale doveva trovare dei buoni motivi per entrare in una guerra, adesso occorre trovarne di veramente stringenti se non vi si vuole partecipare. Chi non aderirà secondo le proprie possibilità, infatti, sarà trattato da paria dell’Occidente (e vabbè) e non potrà sedere al tavolo che ripartirà il petrolio iracheno (e qui le cose si fanno più pelose: bisogna che le ragioni del non intervento siano davvero buone e le scorte di greggio altrimenti assicurate). Non c’è da sorprendersi se il Papa scorge un Dio scoraggiato, tanto scoraggiato da non volersi far scorgere.
da Cesare Bardaro, Firenze
Mi meraviglia che Luciano Caldirola non si sia accorto che anche in questa fine d’ anno Beppe Grillo è andato in onda. Soltanto che, invece di cimentarsi nel messaggio alternativo a quello di Ciampi, stavolta si è perfettamente travestito da Berlusconi e ha fatto la conferenza stampa al posto suo, trasformandola in un mirabile esempio di teatro comico. Io stesso, solo a ripensarci, ricomincio a rotolarmi dalle risate.
da Natalino Russo Seminara
Giusto Barbara, parliamo di cose serie. La Sinistra non celebra Gaber. Perché marito della Colli ? O perché aveva capito che il 68, e con esso il Comunismo, era stato un fallimento ? Con quale facilità proprio coloro che sono contro i licenziamenti poi licenziano su due piedi chi non si allinea, vedi la Fallaci, Gaber appunto e presto toccherà a Benigni. Perché qualsiasi intervento di Berlusca su Fiat sarebbe stato classificato come volontà di papparsi il Corriere, mentre quello di Colaninno, longa manus di De Benedetti, avrebbe invece scopi più nobili ? E che dite di quei bambini talassemici che grazie all’intervento del Governo venivano a Pesaro per essere guariti e che ora non possono più farlo grazie al niet della rossa regione Marche ?
da Pier Luigi Baglioni
Il Telegiornale della Liguria delle 14 del 3 gennaio ha mandato in onda un servizio in cui una turista genovese era arrivata a Tel Aviv nella notte per passare le vacanze in Israele. I soldati dopo il controllo del passaporto l’avrebbero ‘sequestrata’ in uno stanzino perquisendola minuziosamente. Poi le hanno intimato di tornare a casa con l’aereo successivo su cui l’avrebbero messa di forza. Di lei non è stato fatto il nome, tuttavia la sua telefonata è stata mandata in diretta. Alla vicenda è stato dato uno spazio incredibile ed un taglio decisamente ostile a Israele. D’altronde non nuovo al canale RAI 3 gestito da giornalisti DS che manipolano la rete come fosse L’Unità. Ho mandato un mail ad una amica di Tel Haviv per sapere come stavano le cose: mi ha risposto che arrivi di pacifisti filo palestinesi, giovani dei centri sociali, no global o del ‘volontariato’ cattocomunista; sono quotidiani. Poichè la polizia di frontiera e l’esercito che presidia l’aeroporto ha delle liste di indesiderabili che entrano nello stato non per vacanze ma per ledere col loro attivismo gli interessi nazionale di Israele, vengono sistematicamente rimandati indietro. Io aggiungo che la stessa cosa avviene alla Malpensa ogni giorno con extracumunitari che cercano di entrare in italia senza i permessi dovuti. Allora mi domando, che cavolo di notizia è questa del radiogiornale della Liguria mandata in onda mattino e sera ?
da Gianluca Freda
Barbara Melotti ha ragione. Non so se qualcuno prova la stessa sensazione, ma quando parlo con un qualsiasi berlusconiano (qualsiasi come Seminara) mi sembra di discutere con un tizio che attraverso rocamboleschi equilibrismi sofistici vorrebbe convincermi che i gatti sono verdi, hanno le ruote e preparano cocktails squisiti. Non credo di essere in grado di dimostrargli che non è così, e anche se lo fossi non credo che ne varrebbe la pena. Nel suo ultimo pezzo Seminara parla di comunisti corteggiatori di Bossi (quali?), di una Rai dell’Ulivo senza ombra di personalità di centrodestra (Vespa, Saccà, Mimun, Francia, Alfano, Garaguso, Comanducci & C. erano infatti ectoplasmi), di Berlusconi accusato di aver provocato la crisi Fiat (casomai di fingere di non vederla e Tentare di approfittarne…): insomma, di gatti verdi e con le ruote. Hai ragione tu, Barbara. Lasciamo perdere e parliamo di cose serie.
da Piero Lint
Penso, con agrodolce malinconia, a Giorgio Gaber, al suo amore per la libertà; alle sue canzoni, alle sue poesie – alla libertà dedicate. Quanti milioni di parole hanno speso, nei millenni, filosofi, pensatori, politici, uomini di cultura, per tentare di definire il concetto di Libertà? Uno dei più grandi statisti a cavallo dei due ultimi millenni (detto per questo “il Cavaliere”) le ha dedicato addirittura una Casa. Poi, un giorno, così parlò Giuseppe Leoni, presidente dei Cattolici padani (http://www.cattolicipadani.org/): “Dio non ci ha creati ‘schiavi di Roma’ perché Dio non crea nessuno schiavo di qualcun altro. Dio ci ha creati liberi e la Padania, oggi, vuole riappropriarsi della sua libertà. Mettiamo un crocifisso in ogni casa!”. La libertà non è star sopra gli alberi / non è neanche il volo di un moscone. / La libertà non è uno spazio libero: / libertà è la crocifissione
da Barbara Melotti
Caro Claudio, forse dovresti invitare al blog l’analista di Piergiorgio Welby. A parte la breve fiammata provocata dalla piccola, e almeno lei incolpevole, Eva, non c’è argomento che sposti l’attenzione dalla stucchevole partita Natalino-contro-tutti. Eppure mi pare che possibili argomenti siano anche stati seminati sul blog, per citare solo gli ultimi Mentana e lo sciopero o il Tg3 e Gaber. E non è che ne manchino dalla cronaca, nemmeno in questi giorni di festa. Ad esempio l’articolo sul Corriere del 31 dicembre, a firma E.C., che riporta un’inchiesta del Washington Post dal titolo “Gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo chiave nel riarmo iracheno”, dalla quale risulta fra l’altro che la direttiva presidenziale in merito, firmata da Regan, fu realizzata da Donald Rumsfeld, oggi ministro della difesa e ‘falco’ dell’amministrazione Bush. La fonte è nientepopodimeno un’inchiesta del Senato americano del 1994.
Il discorso del presidente della Repubblica è stato variamente scorporato e interpretato. Su un punto c’è un certo accordo: Ciampi ritiene indispensabile completare la riforma del sistema politico, con un equilibrio tra i poteri, con il rispetto di quelli neutrali, che sono essenziali. In questo senso ha ragione chi scrive che è una scelta ben diversa da quella presidenzialista e pasticciona di Berlusconi. Ciampi però ha anche detto che le riforme saranno possibili solo se si ricercherà un minimo di dialogo, nell’ambito del necessario conflitto tra governo e opposizione. Esattamente il contrario di quel che dice e scrive la sinistra radicale: per non contaminarci, nessuna riforma. Berlusconi avrebbe così un alibi forte per sottrarsi alle indicazioni di Ciampi. La maggioranza, infatti, può fare le sue riforme, anche senza l’opposizione. Come sempre l’estremismo di sinistra, anche quello borghese-elitario, è l’alleato migliore della destra populista.
Più grave che un singolo passi da Silvio/mafioso a Silvio/amico o che milioni di cattocomunisti ( col solito problema dell’olfatto )considerino oggi merda quel Bossi che corteggiavano quando fondava parlamenti mantovani, officiava al Dio Po e secedeva ? Dicesi arcoresclerosi la patologia che fa giudicare persone e fatti non nel merito, ma solo in base al loro rapporto con Berlusca. Onestà intellettuale impone ( caso Fiat ) incolpare Agnelli, Ulivo rottamatore, Cinesindacati e dopo, molto dopo, Berlusca che invece appare l’unico responsabile. Uno onesto ammette che la Rai oggi ( Maltese, Serra, Augias, Floris, Deaglio, i Guzzanti, banda Gnocchi Ventura, tutta rete3 ) è molto più pluralista della Rai Zaccariana dove di programmi e personaggi centrodestri non c’era ombra. Onestà è non dare di noioso e ripetitivo ad un fantasioso come me se prima non lo si è dato a Maltese, Biagi e a quanti, anche in questo sito, hanno una sola fissa : l’antiberlusconismo. Quanto al piazzista : meglio lui o Prodi che regala l’Alfa Romeo all’Avv. e tenta il bis con la Sme all’Ing.?