di Furio Colombo (direttore dell’Unità)
Prendiamo una notizia a caso, fra le tante che arrivano a un giornale. E’ dall’Agenzia giornalistica AGI e dice che Governo e maggioranza si preparano a rilanciare (relatore l’avvocato-deputato Ghedini) una proposta di legge che praticamente abolisce il reato di bancarotta fraudolenta (quando un imprenditore in cattive acque fa sparire i fondi che spettano a creditori e dipendenti). Segue su Documenti
da Alessandro Ceratti
Welby, trasecolerà quando saprà la mia opinione sulla clonazione. Ebbene, sono perfettamente favorevole. O piuttosto, non ho nulla di veramente rilevante in contrario. Certo, non sarà un metodo particolarmente naturale per riprodursi ma per lo meno non si rischia di ammazzare nessuno.
da Carlo Annese (http://fuoridalcoro.blogspot.com)
Quasi tutti i giorni sottraggo Il Foglio dalla mazzetta di qualche mio collega, per leggere al volo un paio di rubriche (la Piccola Posta di Adriano Sofri e la Deficiente di Guia Soncini) e rimettere il giornale al suo posto. Il lunedì e il sabato, lo porto a casa. Il lunedì, per recuperare gli articoli migliori pubblicati la settimana precedente dagli altri giornali. Il sabato, per non perdermi la pagina di peripezie della Soncini. Ieri sera, dovendo aspettare 20 minuti il metrò (a Milano, alle undici meno un quarto di sera, i conducenti non si fanno certo intenerire da uno, intabarrato e gocciolante, che arriva sulla banchina di corsa mentre loro stanno chiudendo le porte: le loro sentenze sono senza appello!), l’ho letta col solito piacere, mettendomi spesso a ridere. Ritrovavo me, alcune mie amiche, un paio di mie ex o presunte attuali fidanzate, un certo mondo radical-chic, e qui posso anche metterci un eccetera eccetera. Del Foglio non condivido le idee né il modo di realizzare il giornale: per me, giornalismo è notizia. Così, non mi è facile trovare una definizione per la Soncini. Per qualcuno, incurante della storia, è la “nuova Cederna”. Per me… Ecco, per me è la cazzara di riferimento.
da Nicola Arcozzi
Qualcuno ha visto su La7 “L’altra storia” di ieri? Veniva trasmessa la prima parte di un documentario sulle atrocità belliche degli italiani sotto Mussolini; la seconda puntata andrà in onda prossimamente. Il documentario, della BBC, è disponibile dagli anni ’80, ma la RAI non ha mai avuto il coraggio di trasmetterlo. Si parla delle guerre coloniali macellaie (riconquista della Libia, guerra d’Etiopia) e dell’occupazione italiana dei Balcani: Slovenia, Croazia, Montenegro. Di queste ultima avevo sentito parlare in famiglia: diversi parenti fecero la guerra in Jugoslavia, e tra i racconti sui compagni d’arme e sulle esercitazioni, trapelavano di tanto in tanto accenni agli ustascia che combattevano con noi e al loro trattamento dei prigionieri. Mai, però, avevo sentito parlare delle esecuzioni di massa in Slovenia, delle stragi di famiglie intere in Montenegro, delle esecuzioni sommarie di civili in Croazia da parte di soldati italiani; dei bambini e dei vecchi lasciati morire di fame nei campi di prigionia allestiti e gestiti dagli italiani. Jugoslavi ed Etiopi, alla fine della guerra, davano la caccia a qualche centinaio di criminali di guerra italiani, nessuno dei quali, pare, fu processato, né in Italia, né altrove.
da Stefania Salveta (http://elmundo.splinder.it)
Negli anni 2001 e 2002, sono stati spesi in tutto il mondo per protesial seno e per il viagra cinque volte i soldi spesi per la ricerca riguardante la cura per il morbo di Alzheimer. Quello che si può prevedere è che tra 30 anni, ci sarà un grande numero di persone anziane con seni enormi ed erezioni straordinarie, ma incapaci di ricordare a cosa servono.
da Graziella Casula
Milano, dintorni e amici hanno tributato a Giorgio Gaber un addio caloroso; se lo meritava per la stima ed il coraggio dimostrati con la sua carriera di cantant-attore come è stato definito. Gli era grata quella moltitudine che ha voluto ricordarlo per la sua voce fuori da ogni coro. Erano presenti pure la ex moglie e il Presidente Berlusconi: lui sa scegliere e sa dove andare per la sua immagine e per il suo partito. Le bare dei 26 morti di San Giuliano avrebbero potuto commuoverlo; così ha deciso di non partecipare al loro funerale. Non recitando, appunto.
da Gianluca Freda
Credo che il trucco funzioni così: Un berlusconiano fa una sparata platealmente inverosimile e fuori dal mondo (ad es.: “Possiamo farci le riforme da soli!”; oppure: “La RAI dell’Ulivo era tutta di sinistra!”). Una persona comune, a questo punto, guarderebbe il buontempone con un sorriso divertito e tornerebbe a pensare serenamente agli affari suoi. Noi di sinistra no, e loro lo sanno. Noi inseguiamo il buontempone, tentando prima di convincerlo che si sbaglia con la logica e la dialettica (“non è così, guarda, ecco le prove…”); poichè il buontempone continua a infischiarsene delle prove, subentra l’istinto materno (“Povero caro, sei malato, ora ti aiutiamo noi, così capirai cosa sono la logica e la democrazia”). A questo punto il buontempone ci molla due sonori ceffoni, ci pesta gli alluci, poi chiama le guardie urlando che stiamo attentando alla sua vita. Scoppia un parapiglia. Quando le acque si placano ci accorgiamo di aver perso tempo prezioso, che avremmo potuto impiegare a risolvere i numerosi problemi che ci affliggono, e di averci fatto la figura dei cretini. Questa perniciosa attitudine della sinistra italiana è detta “Sindrome di Natalino” nel microcosmo dei blog. Nel macrocosmo della politica si chiama “Dialogo sulle riforme”.
da Francesco Laurenzi
Sono un piccolo contadino e sto cercando di far conoscere i prodotti della mia azienda e dell’Umbria in generale. Ho colto l’occasione di questo inizio d’anno per farvi una piccola presentazione del mio lavoro.Chi fosse interessato a regalare o gustarsi alcuni di questi prodotti:– Olio Extra Vergine di Oliva;– Miele di vari tipi e gusti (es. acacia, castagno, corbezzolo, millefiori, nocciola ecc.);– Vini DOC e DOCG, quali il Sagrantino passito, il Sagrantino secco, il Rosso di Montefalco, il Grechetto dei Colli Martani;– Lenticchie e farro;– Aglio e cipolle in corolle intrecciate a mano;– Salse tartufate e di olive;– Scope e scopetti in saggina, lavorati a mano;– Canestri di vimini ad uno e a due colori, intrecciati a mano con tecniche sapienti ed antiche;– … ed altri prodotti,solo su prenotazione,Potete contattarmi ai numeri ed ai riferimenti sotto indicati per avere tutte le informazioni del caso o richiedermi il relativo catalogo.
Azienda Agraria LAURENZI06034 Foligno (PG)Tel./Fax 0742/357417Mobile 338/5925886E-mail: holyoil@stelnet.com
da Vittorio Grondona
Cofferati ha ragione. Ha tanta ragione che subito sono insorti dal centro destra e del centro sinistra coloro che lo temono sul piano politico. Quelli del centro sinistra lo temono non per le sue idee, ma per la sua indiscussa popolarità che li potrebbe far saltare dalla comoda seggiola di comando, in questo periodo inutilmente scaldata. Chi vuole il dialogo con le destre? La risposta è semplice: il centro e buona parte di Forza Italia, che pure è sicuramente di centro. Queste forse politiche, ora un po’ da una parte ed un po’ dall’altra, hanno una gran voglia di unirsi e formare i numeri necessari per bandire dal potere, una volta per tutte, sia gli ex fascisti di destra che gli ex comunisti ed i comunisti di sinistra. La Lega Nord non conta nulla. Serve al Cavaliere solo di rottura e come capro espiatorio per i provvedimenti scomodi. La sinistra per vincere e governare deve mettersi in testa che deve stare con il popolo… Con il popolo più debole! Lì ci sono in abbondanza le risorse che le servono per portarla alla vittoria.
da Mario Pellini
Se non si fosse totalmente abolita la tassa di successione, quanti dei 12 condoni si potevano evitare?