di Davide Paris
Caro CSF, non puoi scantonare anche sulla domanda di Caldirola sull’occupazione di un appartamento fatta da extracomunitari( ma e’ lo stesso se la fanno i comunitari), cavandotela con una battutina. Se della gente occupasse una tua casa cosa faresti? Prevedendo una tua risposta politically correct ti chiedo di dare gli indirizzi dei tuoi possedimenti che non si sa mai.
Caro mio, ho 58 anni e niente da parte. Su questo versante caschi male. Per quanto riguarda la domanda di Caldirola mi sembrava di avere risposto, ma tu sei incontentabile. E allora ti dirò che non c’è nessuno più pericoloso della gente disperata. Uno Stato civile deve prendersene carico e non mollare la patata bollente a una vecchietta(csf)
da Giorgio Trono
Finalmente un’ intevista in cui è ben esposta la dottrina pacifista di Gino Strada. A prescindere dall’essere d’accordo o meno sui vari concetti espressi, vorrei sapere da Strada cosa bisogna fare in presenza di un dittatore “creato” dall’ Occidente. In termini brutali, come lo si toglie di mezzo? Su questo nulla viene detto. E credo invece sia un problema fondamentale, perchè o si scatena una guerra o si volta la testa dall’altra parte, dato che il pacifismo e (secondo quanto lo stesso Strada afferma) le sanzioni economiche a nulla servono. Esistono per caso altre soluzioni?
da Franco Ottolenghi
Caro Claudio, ho letto l’intervista a Gino Strada, certamente un grande personaggio eticamente e come medico, ma le idee…… Se lei condivide l’affermazione demente che Bush é il nuovo Hitler e che i paesi più pericolosi sono USA, Israele e Russia, mi cancelli dal suo elenco per favore.
da avv. Lina Arena
Chi da tutti questi fondi a Gino Strada? Da dove provengono i macchinari e le novità mediche e farmaceutiche che utilizza e distribuisce?Davvero questo signore crede di essere un benefattore alla padre pio?E’ un comune missionario di stampo gesuita che sputa nel piatto dove mangia. Il benessere ai popoli si arreca solo creando ricchezza e sviluppando le occasioni di lavoro e di creatività mercantile.Si esce dalla povertà solo se si può avere accesso alla conoscenza ed alla tecnica . I tipi alla Gino Strada sono di stampo RAI3. Vanno ramenghi per il mondo a spese della collettività e fanno come la foche . Si divertono.Provino a lavorare,gli intellettuali di sinistra . Solo così capiranno il valore del progresso e della civiltà.
Cara avv., diceva mio padre: “Tutti hanno diritto di essere imbecilli, ma lei abusa”. (csf)
di Filippo Facci (dal Giornale)
Immaginatevi una bambina a cui venga asportato di netto il clitoride, così, senza anestesia. Immaginatevi un¹altra bambina a cui vengano asportate le piccole e grandi labbra della vagina e a cui venga cucita la vulva. Immaginatevi una terza bambina che venga sottoposta a una mistura delle pratiche precedenti con l¹opzione della trafittura del clitoride o dell¹allungamento delle grandi labbra o del taglio netto della vagina. Immaginate poi che queste operazioni abbiano luogo in condizioni igieniche ridicole che siano il viatico di infezioni orribili e di patologie come Aids, epatite B ed emorragie mortali. Si parla di donne che ovviamente non conosceranno mai alcun piacere sessuale che andranno incontro a dolori indicibili durante il parto. Immaginate infine che queste bambine non siano tre, bensì centotrenta milioni di donne costrette a soffrire queste mutilazioni elegantemente denominate ³circoncisione femminile² ma che vi chiediamo, ora, di memorizzare con una sola parola: infibulazione. La ripetiamo: infibulazione. A Gibuti e in Somalia sono infibulate il 98 per cento delle donne, nel Mali il 94 per cento, in Guinea il 90, nel Burkina Faso il 66. Queste pratiche sono ordinarie anche in Indonesia, Malesia, Yemen, Emirati Arabi, Egitto, Australia, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda ed Europa. In Italia il problema riguarda circa 28mila ragazze. Questa barbarie peraltro non è sorretta da nessuna religione o cultura in particolare: non esiste un pensiero tradizionalista o un relativismo culturale che la sorregga, ci sono solo 130 milioni di donne che vengono infibulate con la giustificazione che da loro è sempre stato così. Questa battaglia civile, che Emma Bonino ha fatto sua in sede comunitaria, non conosce rivalità tra destra e sinistra, non conosce distinguo né niente. C¹è solo da vincerla. A chi legge, quando senta rinominare questa sola parola, si chiede solo un po¹ di consapevolezza in più. Se avanza tempo, un po¹ di vecchia e cara indignazione borghese.
da Nunzia Penelope
Ti ho appena visto fotografato languidamente su Tvsette : canuto, barbuto e inciabattato come non mai, una vera icona dell’intellettuale- di -sinistra- radical- chic- ex -sessantottino, ma incrociato con giovanni rana!!!Comunque: per la prima volta mi sono ritrovata in minoranza su audiblog: confesso, ieri ho guardato Maria Jose’ e mi e’ pure piaciuto (del resto, mi piace anche Incantesimo…). Le vicende regal-storiche mi appassionano: uno dei tre prossimi libri a cui sto lavorando (tutti insieme? si’, tutti insieme, piu’ o meno) riguarda proprio una signora dell’ottocento che ha avuto una storia d’amore trentennale con un re, savoia per di piu’…Passando a cose serie: si’, bella l’intervista a Strada di sansonetti. Strada l’ho conosciuto con Sergio (cofferati) che e’ molto amico suo. Ovviamente, condivido tutto il suo pacifismo, e anche di piu’. Non so tu come la pensi. Pero’ a proposito di Iraq ti segnalo una cosa televisiva interssante: c’era una trasmissione chiamata Overland, che due anni fa e’ andata in Iraq e ha ripreso l’interno di un rifugio sotterraneo dove si era infilato un ”missile intelligente” ai tempi della guerra del golfo. Risultato: duemila persone vaporizzate dal calore dell’esplosione, sui soffitti del rifugio ci sono ancora le impronte delle manine dei bambini ”sparati” nel cemento armato… adesso a bagdad ci hanno fatto una specie di memorial, con duemila candeline accese sotto le foto di tutti quelli che erano nel rifugio e che non possono avere altra tomba, visto che dei loro corpi, dopo l’incendio, non e’ rimasto granche’… Ora, questa cosa televisiva era davvero sconvolgente, l’ho vista per caso in piena notte e sono scoppiata a piangere. ancora adesso se ci ripenso mi vengono i brividi. Non l’ho mai piu’ rivista in tv,questa trasmissione: e’ davvero singolare, loro, quelli di Overland, erano passati per l’Iraq, per l’Afganistan e per Israele pochi mesi, se non poche settimane, prima dell’11 settembre. ”Dopo”, sarebbe stato molto interssante rivedere quei filmati, ma la rai non li ha mai piu’ mandati in onda… chissa’ perche’…
da Vittorio Grondona
Orazio, riferendosi all’arte, diceva che tanto più piace quanto più la si considera. Sono convinto che avesse ragione. A quale arte si riferisce invece la RAI nazionale che ogni giorno replica gli stessi programmi visti e rivisti e a incredibile distanza ravvicinata? Che pretese può avere, sempre la RAI, in fatto di audience, quando in tre ore di spettacolo costringe lo spettatore a subire un’ora abbondante di pubblicità mascherata in tutte le maniere possibili? Negli anni 50/70 era possibile guardare il programma di prima serata TV, normalmente di qualità, e poi rimaneva il tempo per uscire, magari per andare al cinema…
da Christian Rocca (da Capital e da http://www.ilfoglio.it/camillo/
Caro Claudio Sabelli Fioretti, hai fatto molto bene il mese scorso a raccontare ai lettori di Capital il mondo dei weblog, o dei blog, insomma quei particolari siti Internet che sono una via di mezzo tra un diario personale, una rassegna stampa, una rivista specializzata e una boiata pazzesca. Anche tu hai un sito personale di un certo successo e, come hai ben scritto, il fenomeno si va diffondendo tra i giornalisti italiani. Permettimi, però, tre obiezioni al tuo articolo.1) il tuo sabellifioretti.blogspot.com non è un blog, piuttosto un forum. Il blog può essere molte cose, ma per essere un blog deve offrire links, cioè collegamenti ad articoli e altre pagine trovate sulla rete.2) Nel tuo articolo sei stato troppo sbrigativo con Andrew Sullivan, il numero 1 dei bloggers. L’unico che sia riuscito a mettere un po’ di strizza alla stampa tradizionale, l’unico che cerchi anche di guadagnarci con il suo blog (ma intanto incassa dal Sunday Times). Sullivan mi piace molto perché non è né di destra né di sinistra. Anzi, no. E’ sia di destra sia di sinistra. Mettiamola così: è neo-conservative su economia e politica internazionale, e liberal sulle questioni sociali e sui diritti civili.3) il vero motivo per cui ti scrivo. C’è anche il mio Camillo (ilfoglio.it/camillo) , il secondo blog, dopo quello di Luca Sofri, ospitato dal sito del Foglio. E’ una specie di andrewsullivan.com de noantri, ma Sullivan non potrà mai sapere che High Life, la rubrica di Taki sullo Spectator, è il modello dell’Alta Società di Carlo Rossella.
Caro Camillo-Christian, come tu sai mi piacciono sia il tuo blog che quello del tuo compare Luca Sofri. E non perdo occasione per scriverlo e per dirlo. Ma l’ultimo problema che mi pongo quando li visito è: saranno un blog? Domanda: ma che cosa è un blog? Chi decide che cosa è un blog? Una cosa è vera: io uso il blog in maniera diversa da come lo usano quasi tutti gli altri. Ma vogliamo parlarne ancora a lungo? Sullivan? Per me è un mito. Rossella no. Anzi sì, ma la stroia è troppo lunga. (csf)
da Antonio Bozzo
Siete corsi in edicola a comprare Corriere (con Sette e Tv Sette)? No? E allora siete veramente dei farabutti. Primo, perché non può mancare il Corriere e i suoi allegati nella casa di un bloggista moderno, secondo perché, come ricorda il gran capo Csf, oggi si parla proprio di voi (di noi, va bene), feroci bastonatori di conformismi Auditel. Sono responsabile delle due pagine tvsettine, firmate Luisa Pronzato, che descrivono l’Audiblog nato in questo sito, e diffuso in altri fratelli. Non sta a me dire se le paginefunzionano, ma è vero che le foto sono allucinanti. Non per la qualità: l’incolpevole fotografo Renato Lani ha fatto del suo meglio. E’ il soggetto, dice Csf (ma il soggetto è lui medesimo!), che ha qualcosa di allucinante. Andate a comprare l’opera (Corriere e Sette e Tv Sette in unico pacco) e rispondete a questo, primo nella storia, Sabelli-quiz:1) Di che colore sono i calzini nei sandali? (Risposte: A- verde Chiapas B- Rosso marcio C- Bianchi, ma sono sporchi2) Chi è la supersexy-girl che compare nel video? (Risposte: A – Monica Setta B – Selen C- Irene Pivetti)3) Chi ha regalato a Claudio quel bel cuscino? (Risposte: A- Irene Pivetti B – Maria Laura Rodotà C – Natalino Russo)4) Cosa ha fatto il fotografo, di male, per non riuscire a strappare un sorriso a Csf? (Risposta unica: niente)5) A chi ha rubato, sempre Csf, il portatile che ostenta? (Risposte: A – A Luisa Pronzato B – A Carlo Rossella C- l’ha pagato caro)Buona sera, domani vi interrogo, e vi mando le risposte giuste.
Alessandro Feroldi, biografo di Vittorio Emanuele di Savoia, Candido cannavò, mitico direttore della Gazzetta dello Sport, Maurizio Belpietro, l’erede di Vittorio Feltri alla direzione del “Giornale”, Lory Del Santo, l’ochetta di Tagli Ritagli e Frattaglie, Sonia Aquino, per qualche giorno finta fidanzata di Renzo Arbore. Il sito delle interviste, in perenne difetto di aggiornamento, fa un balzo in avanti. (csf)