Il sasso nello stagno l’ha lanciato Adriano Sofri. I pacifisti possono manifestare contro Bush e tacere di Saddam? No, dice Sofri. E spiega che sarebbe bello se alle manifestazioni contro la guerra ci fossero anche degli striscioni contro Saddam, tipo “Saddam vattene” o qualcosa del genere. In questo caso, spiega Sofri, sarei con i manifestanti se non avessi altri impegni. Reazioni della sinistra:1) Sandro Curzi, direttore di Liberazione, dice che no, sarebbe come dare una mano a Bush. “Bush sta disperatamente cercando di trovare i motivi per un attacco. Sfilare contro Saddam significherebbe aiutare la guerra”. Io già me lo vedo Bush nello studio ovale che pensa: “Che cosa hanno detto i girotondini italiani? Saddam vattene? Ok, dateci sotto, si bombarda Baghdad”.2) Ramon Mantovani, deputato di Rifondazione, dice: “Forse il signor Sofri non ricorda più che cos’è una manifestazione di piazza”. Poco elegante, senza dubbio. Sofri ha appena detto che sarebbe con i manifestanti se non avesse altri impegni. Ricordargli l’inderogabilità degli altri impegni è proprio da cafone.3) Nichi Vendola, deputato di Rifondazione, dice: “Troppo tardi. Una volta lo si poteva fare, ora no, ora bisogna difendere il popolo iracheno, riguardo a Saddam siamo fuori tempo massimo”. Ricordare che Saddam è un boia massacratore di curdi è soggetto a scadenza, come uno yoghurt. Si poteva fare fino a ieri. Oggi no, mi dispiace, lei è in ritardo. Passi la prossima volta”.4) Francesco Pardi, detto Pancho, professore leader del Movimento dei girotondini, dice: “Il Saddam antagonista non nasce dai fatti, nasce da una indicazione degli Stati Uniti”. Che vuol dire? Che mancano le prove che Saddam è un mostro? Che è un’invenzione di Bush? Oppure che siccome lo dice Bush noi dobbiamo dire il contrario? Si spiega Pancho; “E’ ovvio che noi di sinistra siamo contro Saddam, per i curdi e tutto il resto, ma perché dovremmo dare all’Iraq il ruolo principale di Stato canaglia?” E perché no? Se Saddam è un mostro, è un mostro e basta. Dirlo e ripeterlo aiuta il popolo iracheno non il contrario. E comunque è giusto. Rende più forte il movimento dei pacifisti, lo rende più credibile.5) Marina Astrologo, organizzatrice di girotondi, preferisce “non rilasciare dichiarazioni in un momento così” e ci lascia perplessi. Un momento come? Così? E quando vuole rilasciare dichiarazioni? C’è il tempo delle dichiarazioni contro Saddam e il tempo del silenzio?6) Gloria Buffo, Ds, dice: “Non urlo contro Saddam perché l’elenco dei dittatori e degli istituti internazionali contro cui urlare sarebbe troppo lungo”. Vabbé, non abbiamo fretta. Comincia. E in ogni caso non andare fuori tema. Ricorda che stiamo parlando dell’Iraq e che da una parte c’è Bush con la sua voglia di bombardare e dall’altra c’è Saddam, sterminatore di curdi. Sappiamo benissimo che il motivo per il quale Bush vuole bombardare gli iracheni non è che Saddam è uno sterminatore di curdi. Non caschiamo nel tranello. Bush vuole bombardare gli iracheni per i soliti orrendi problemi petroliferi. Altrimenti bombarderebbe la Turchia che con i curdi non c’è mai andata leggera. Però perché questa riluttanza ad insultare Saddam?Incredibile, questa volta è Luca Casarini, rotto a tutte le dichiarazioni più imbecilli, a fare la figura del vecchio saggio e a intervenire nella maniera più sensata. Dice: “A volte l’ideologia gioca brutti scherzi”.
Claudio Sabelli Fioretti
da Enrica Brocardo
Sia ben chiaro. Quello che segue è un clamoroso conflitto d¹interessi. La sottoscritta, attualmente redattore di una delle tante riviste femminili per aspiranti snob (tipo Amica) ha cominciato a fare la giornalista come sfigata sottopagata in una micro redazione locale di un giornale para-regionale. Mio padre, Giovanni, faceva il bancario refrattario alla carriera, non era e non è amico di nessuno che conti un cazzo di qualcosa e voleva che mi iscrivessi a ragioneria per fare la sua stessa fine. Mia madre Margherita, faceva e fa la casalinga ed è un¹esperta nella comparazione dei prezzi della verdura al dettaglio. Il mio compagno Nicola ogni tanto mi affida qualche pezzo dascrivere. Pochi perché è stato mobbizzato e non è in grado di affidare nessun incarico a chicchessia. Insomma un orrendo incrocio di vite banali, amicizie con persone comuni e mancate assunzioni. Per questo non riuscirò mai a toglierti il sospetto che questo sia un discorso pieno di invidia per un mondo al quale non apparterrò mai (ecco il conflitto d¹interessi). Nessuno ha mai accettato una raccomandazione a mio favore perché nessuno era in grado di porgerla. Siccome oltre che sfigata sono anche un po¹ lenta, per imparare il mestiere ci ho messo più di sei mesi e non sono certa, dopo dieci anni, di averlo imparato. In compenso sono stata, una volta tanto, davvero fortunata. Perché non mi è toccato di dover lasciare i miei affetti per andare in America a guadagnare 1000 dollari al mese. Sono rimasta a casa, prendendo dalle 200-800 mila mensili, con la tranquillità di un letto e di due pasti al giorno garantiti dai miei genitori. In tutto questo non ho avuto il tempo di imparare a cagare giudizi su chi ha dedicato la vita a rimettere a posto gli arti amputati di migliaia di persone. E neppure ho avuto il coraggio di punzecchiare i vari D¹Alema e Veltroni, perché ho visto che fine ha fatto chi si è permesso di scrivere qualche piccola cattiveria su una Cassa di risparmio locale e su qualche mammasantissima della porta accanto. Qui da noi non vige l¹abitudine civilissima di punirti affidandoti la direzione di Amica.
Per capire questa divertente lettera di Erica Broccardo bisogna aver letto l’incipit della mia intervista a Maria Laura Rodotà. L’ho appena messa in interviste. (scf)
da Barbara Melotti
L’elogio della calvizie, di sicuro, non può essere ascritto alla modernità: l’autore è Sinesio di Cirene, V° secolo d.c.
da Giorgio Goldoni
Dovremmo precisare che ci sono zone d’Italia dove l’acqua del rubinetto non è più bevibile ormai da molti lustri, prima che per gli inquinanti , a causa della sua quantità eccessiva di calcio (acque dure).In molte altre zone d’Italia (Brescia per es.) le beate acque prealpine stanno deteriorandosi senza speranza di recupero.Ciò non toglie che si possa pensare ad altre fonti più economiche di approvvigionamento di acque bevibili.
da Alessandro Ceratti
Credo nella concorrenza, sono un sostenitore del libero mercato. Apprezzo l’ideologia liberista e sono convinto che il modello economico capitalista sia molto efficace. Non mi stanno neppure più antipatiche di tanto le multinazionali che considero spesso capri espiatori, eppure l’idea di votare SI al referendum di Bertinotti non mi fa venire l’orticaria. Possibile che voi che siete molto più a sinistra di me (e dopo quello che ho appena detto non è difficile) proprio non ci riusciate? Ma davvero siete convinti che se si estendesse l’obbligo del reintegro anche alle piccole aziende sarebbe una catastrofe per l’economia italiana? Vi ricordo che attualmente il debito è il 140% del PIL, il deficit è poco sotto il 3% (destinato a schizzare l’anno prossimo), la crescita economica è ridotta allo 0,4% e la disoccupazione è intorno al 10%. A tutte queste cose l’economia italiana può resistere ma non all’estensione di questa prerogativa (giusto per non chiamarla diritto)? Ma chi vi ha messo in testa questa panzana? D’Alema? Ho il sospetto di sì.
Non sono d’accordo sul contenuto dell’appello, poichè si vuole mantenere un equivoco che non distingue tra pompieri ed incendiari. Il terrorismo palestinese (e non i palestinesi) sono una pedina di un più vasto piano mondiale di terrorismo e destabilizzazione. L’appello inoltre non riconosce un aspetto importante, che ora sembra finalmente voler tornare alla luce del sole, e cioè il fatto che prima ci si deve sbarazzare dell’organizzazione terroristica di Arafat e poi si può sperare in una futura possibile convivenza e agognata pace. Arafat resterà come il più grande abbaglio dell’opinione pubblica “occidentale” e come il vero fatto ritardante. Una storia nella storia sarà spiegarci in futuro il perchè ciò sia stato possibile .
da Livio Pedrazzoli
L’ho sentita oggi da una radio privata. “Iraq: trovate 11 testate chimiche vuote, ma in perfetta efficienza”.
da Massimo Balducci
Ministro della Cultura quello lì? Ma fateci il piacere! De Gregori è il personaggio più sopravvalutato dell’intera musica italiana, artisticamente è una mummia che non scrive canzoni valide da vent’anni. E’ così schivo che compare in televisione perchè tutti ci possano raccontare quanto è schivo; è così controcorrente che la critica musicale italiana si getta ai suoi piedi appena fa un disco come “Il fischio del vapore” che è a dir poco noioso. E che dire di quando si mette con la sua chitarra a massacrare quelle belle canzoni che ha scritto (tanto tempo fa)? Come sopportare l’arroganza di chi sotto sotto ti sta dicendo: “Ecco, io mi posso permettere anche questo, tanto nessuno dirà che è brutto”?
da Gianni Barberi
Sono ora in montagna, che tristezza yedere persino qui la minerale che scorre, ma a Torino,che pur é circondata dai monti, la devo comprare anch’io, un dubbio m’assale:che la lobby dell’acqua minerale spinga l’iperclorazione?
da Raffaello Campagna, Roma
In risposta a Giulio Cesare da Milano, giorni fa ho letto un editoriale sul Riformista che esprimeva esattamente lo stesso concetto – non vi piace D’Alema? preferite Cofferati? e noi non votiamo per voi! – pretendendo di parlare a nome di una sedicente sinistra moderata, che nel suo pensiero evidentemente rappresenta una quota di elettorato sufficiente a determinare il successo o la sconfitta alle elezioni! Caro Giulio Cesare (ma non sarai Antonio Polito in incognito?), ma quanti credete di essere, voi dalemiani? Secondo me non siete più determinanti neanche alle riunioni di condominio…