da Sergio Pilu
E va bene, mi sono beccato anche l’etichetta del destrorso. Mi mancava, non cercherò nemmeno di appellarmi alla mia fedina politica immacolatamente sinistrorsa. Però, Sub: fai di mestiere il giornalista, e quindi conosci bene il valore delle parole. Sai che esse valgono se hanno un significato condiviso tra tante persone, le quali possono usarle comprendendosi (non necessariamente essendo d’accordo). “Destra” e “Sinistra”, mi dispiace per te, non hanno più questo significato condiviso. Io mi ritengo di sinistra, ma di gente che si autodefinisce allo stesso modo ce n’è a iosa, e con un certo numero di questi io sento di non avere molto a che fare (così come Montanelli sentiva di avere poco a che fare con la destra Gasparri-style). Allora, evidentemente diamo al termine “Sinistra” un significato differente. Tanti significati differenti, nessun significato condiviso. Tutto lì. Se hai una soluzione, fammela sapere, te ne sarei sinceramente grato (nessuna ironia, credimi). P.S. Farfalleggiando dietro alla semantica, mica hai risposto alla domanda: si può essere di destra e cattolici?
Che molta gente di destra si definisca di sinistra è vero. E solo per questo io devo cambiare significato alla parola? Preferisco dire che molta gente mente e si appropria di un aggettivo che non è suo. Per me valgono ancora alcune distinzioni anche se sono desuete:a ciascuno secondo i bisogni o secondo i meriti (o magari secondo le rendite di posizione)? Ci si può definire di sinistra quanto si vuole, ma prima bisogna rispondere a questa domanda.Ps:non credo si possa essere di destra e sinceri cattolici, proprio perché la domanda fondamentale è quella sopra. A quella domanda, dimmi, che cosa avrebbe risposto Gesù Cristo? Anzi, che cosa ha risposto?(csf)
da Giorgio Goldoni
E’ passata poco osservata la conferenza di Parigi del 23.11.02 intitolata: “Conferenza degli amici del Libano” a cui hanno partecipato numerosi capi di governo e delegazioni di tutto il mondo, il cui scopo era di finanziare il processo di risanamento dell’economia di questo martoriato paese. L’Italia ha versato 200 milioni di sudati euro , alcuni più saggiamente preferiscono attendere (USA,UK e Germania). Purtroppo non c’è stato nessun accenno durante la conferenza alla perdurante occupazione siriana del Libano (nonostante una risoluzione di condanna dell’ONU) e al suo supporto alle basi terroristiche là impiantate, nonchè allo stato nello stato creato nel sud del Libano, il territorio degli Hizbollah, e agli effetti economici negativi di tutto ciò sulla situazione economica. Senza una reale democratizzazione del paese (cioè ad un ritorno alle condizioni di prima della guerra civile) i finanziamenti andranno in gran parte a finire nelle tasche di un dispotico occupatore.
da Primo Casalini, Monza
Guai a voi, birbaccioni dell’Audiblog! Auditel locuta est, causa finita. Parole alate: “…si rappresenta l’opportunità di evitare forme e modalità plateali e/o suggestive tese esclusivamente alla delegittimazione di un sistema legittimo di rilevazione degli ascolti”. Non è una grida di un Gonzalo purchessia, è una circolare inviata dalla RAI a direttori, funzionari e capistruttura. Leggasi il sito “Articolo 21” e l’Unità di ieri. Io scelgo il conformismo, e mi attengo ai dati Auditel, da cui traggo che Excalibur, col 6.92% dell’altra sera ha brillantemente difeso il settimo posto, subito alle spalle di La 7, dagli attacchi della insidiosa Telelombardia. Porta a Porta è stata di 650.000 spettatori sotto TG3-Primo Piano. A Socci si può dirlo, ha il rosario in tasca, a Vespa meglio di no: gli imenotteri somatizzano. E L’Infedele di Lerner 400.000 affezionati se li è portati a casa, al sabato sera. Delle due l’una: o Audiblog ha spaventati Auditel, ed hanno rivisto i conti, o i comunisti si sono impossessati di una altro bastione della democrazia.
da Piergiorgio Welby
Pronto…doc..senta..-lo so che debbo chiamarla al cellulare solo per le emergenze-..non s’incazzi!…è un’emergenza…-grave?-…gravissima!…ricorda quando le parlai dei miei deliri allucinatori?..-non ricorda?-…-le devo dare l’input?-…bene…io le dissi che mi capitava di vedere quei nani verdi nel frigo…-erano verdi perché erano scaduti?-..cazzo doc, ma erano nani!…-che altro vedevo?-…beh, Socci vestito come la madonna del Divino Amore…Costanzo col cappuccio nero..-ah, quella non è una allucinazione?…ma ballava la ciarda col Cav…-allora è una allucinazione?-…Vespa vestito da mandarino che faceva jogging sulla grande muraglia…-ah, quello è lo spot del suo ultimo libro?-…insomma…una sera ho visto Morandi in mutande..-l’ha visto anche lei?-…allucinazione collettiva?…sì, ma io ho visto Pannella che beveva la pipì…-l’hanno visto tutti?-…doc, non ci capisco più niente…ho visto pure Sirchia che praticava l’eutanasia ai medici rianimatori…come dice?..-sono molto grave?…ebbene, lei mi aveva consigliato di fare finta di niente…di considerare le allucinazioni come miraggi…di affrontarli come cose immateriali…-certo che l’ho fatto-…ho attraversato Socci come se fosse un banco di nebbia…però mi è rimasto l’odore di incenso addosso…per attraversare Ferrara c’ho messo due giorni…sì. sono entrato anche nella Ferilli…-come è stato?-…doc, sono un gentiluomo!…-qual è il problema?-…stamattina ho visto un uomo nudo che attraversava la strada…ho pensato…ecco il solito miraggio!…ho accelerato, e…sbarabanghete!…faccio marcia indietro…scendo…e indovini chi avevo investito…-non le piacciono gli indovinelli?- doc, si faccia una risata…era quel suo paziente…quello strano..quello che spaventava la Chantal…togliendosi l’impermeabile…doc, c’è l’ha presente la passera…-lei la chiama gnocca?-…ma no, io mi riferivo al pesce!…ebbene doc, l’ho ridotto come una passera…spiaccicato sull’asfalto tra un tombino e le strisce pedonali..-se è morto?-…mortissimo!…perché urla, doc…si contenga…io c’ho la totale…lei mica è responsabile!..-ah, le doveva ancora pagare un mese di sedute?-…-questa allucinazione mi costerà cara?…-devo venire subito da lei con il libretto degli assegni?-…io ci verrei…ma…lo chiede lei al commissario di farmi uscire?
da Gianni Da Vià
Natale,tempo di bilanci. Il Blog compie un anno.Da ” robba de noantri” è diventato un sito che richiama giornalisti e politologi. Bei tempi quando Pennacchi ti salutava con un informale ” vaffanculo Sabbé ” e tu rispondevi con un fraterno ” cazzo dici, Pennà ? ” Un anno fà Melchiorre Cirami non lo conosceva nessuno , D’Alema non ‘era fatto la barchetta nuova , Max e Tux non spopolavano in tv e Giselda prometteva carciofi alla giudia ai lobbisti che passavano per Roma .Lunga vita al Blog e al suo conducator.
da Emanuele Pizzo
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da Andrea Buoso
Ti giro la “risposta” all’appello sulla benzina: è una bufala.N.B.: Il servizio antibufala è dell’ottimo Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net)
__Antibufala: come ti risolvo il caro benzina…___
“Diamoci una mano……Abbassiamo il prezzo della Benzina. Invia a tutti quelli che conosci PER UNA COSCIENZA NAZIONALE” dice l’appello. Vuoi vedere che boicottando l’IP riusciamo a far scendere il prezzo a livelli americani, ossia mille vecchie lire al litro?
L’indagine antibufala completa, con il testo integrale dell’appello e ulteriori dettagli e grafici, è a vostra disposizione presso
http://www.attivissimo.net/antibufala/caro_benzina.htm
ma immagino che abbiate già capito di cosa si tratta: è uno degli appelli più gettonati di questi giorni nella Rete italiana. Tralasciando il suo italiano decisamente sconnesso, la premessa di base dell’appello è che boicottando una delle case produttrici si possano ottenere sostanziali ribassi del prezzo della benzina.
Purtroppo la premessa è sbagliata. Gran parte del prezzo alla pompa, infatti, non dipende dai produttori, ma dal Fisco. Dell’euro circa che paghiamo per un litro di benzina, al produttore vanno una trentina di eurocent: il resto è costituito da tasse (accisa e IVA). Queste, perlomeno, sono le cifre che ho trovato in Rete presso http://www.tecnici.it/indici/default.asp?nam=benzina., che dichiara di riportare “dati forniti dal Ministero dell’Industria” a novembre 2002.
Al massimo, quindi, il boicottaggio potrebbe incidere su quei trenta eurocent circa. Quand’anche benzinai e società petrolifere decidessero improvvisamente di lavorare a metà prezzo (improbabile), il costo alla pompa scenderebbe a 85 eurocent, cifra ben lontana dai 55 prospettati dall’appello come risultato USA.
Risultato che è fra l’altro inventato di sana pianta. Infatti il prezzo attuale (media nazionale USA di novembre 2002) è $1,44 al gallone (un gallone vale circa 3,78 litri), pari a 0,38 euro al litro (http://abclocal.go.com/kabc/news/ 112402_NW_gasprices.html), non 0,55.
Anche l’affermazione che è stata “abbassata a questi livelli con questo metodo”è falsa, perché la variazione dei prezzi non è dovuta a boicottaggi selettivi, ma all’andamento del mercato petrolifero. Un documento della Exxon (www2.exxonmobil.com/ Corporate/Files/Corporate/gpip.pdf) taglia la testa al toro: presenta due grafici, quello del prezzo del greggio e quello del prezzo alla pompa in USA, che sono sostanzialmente sovrapponibili, soprattutto dagli anni Settanta in poi. Quando sale il prezzo del greggio,sale il prezzo alla pompa. Idem in caso di discesa. Quindi di calo dei prezzi USA derivanti da boicottaggi proprio non c’è alcuna traccia.
Appurato che il contenuto dell’appello è totalmente infondato, resta da chiedersi che cosa abbia spinto l’autore dell’appello a diffonderlo. La spiegazione più istintiva è l’intenzione di sabotare la IP (l’unica compagnia petrolifera citata), che fra l’altro non è assolutamente detto che pratichi sistematicamente i prezzi più alti: controllate i distributori della vostra zona e ve ne accorgerete.
Tuttavia la ricerca in Google Groups indica che il messaggio è arrivato improvvisamente nei newsgroup fra il 30 e il 31 luglio 2002, ha sempre come mittente una “Sonia” il cui indirizzo advad@hjkhjk.it punta a un nome di dominio inesistente, riporta sempre gli stessi due indirizzi altrettanto inesistenti (From: lucagmb82@tiscali.it, To: lauraroeftto70@libero.it, che ho verificato entrambi ottenendo “user unknown”), ed è stato inviato ripetutamente ai newsgroup più disparati e fuori tema, come it.annunci.usato, it.annunci.commerciali, free.it.auto.lancia-delta, free.it.cultura.fotografica e it.lavoro.consulenti.
La presenza di diversi errori veramente macroscopici di italiano, che di primo acchito parrebbe una semplice indicazione di scarsa cultura linguistica, se combinata con questi indizi, fa invece pensare a un “pallone-sonda” di quelli lanciati occasionalmente dagli spammer: Gli errori servono per creare sequenze di parole univoche, che consentono di seguire la diffusione del messaggio tramite i motori di ricerca, proprio come ho fatto io. Tuttavia, in mancanza di conferme, non posso esserne del tutto certo.
Sia come sia, l’appello è una bufala e ne sconsiglio vivamente la diffusione.
da Giuseppe Valente
Credo che queste polemiche siano dovute a clima avvelenato dal berlusconismo dilagante che semina demagogia e fa valutare la “destra” e la “sinistra” come due trincee costruite appositamente per combattere guerre inutili. Comunque, a proposito di RADIO 3 è doveroso sollevare un pò di polverone perchè da qualche tempo non trasmette più con la verve di sempre (a parte prima pagina); i programmi sono grigi e troppo abbottonati ed inoltre, a differenza di altre radio (leggi RDS), non è facile ascoltarla quando si è per strada perchè è praticamente sempre disturbata!
da Vittorio Grondona
I libri, come i dischi, non si presentano in libreria o nei negozi Hi-Fi. Il posto giusto è la televisione. Per arrivarci non è tanto facile… Il nuovo disco di Celentano, ma potrei dire di Mina, di Dalla, della Vanoni, ecc., sono stati spudoratamente promossi dai media ancora prima che uscissero nei negozi. Il guaio è che nessun disco di giovani artisti ha potuto beneficiare di questo straordinario servizio… Come rimpiango trasmissioni come quelle di “Alto Gradimento” di Gianni Boncompagni e di Renzo Arbore dove, grazie all’opportunità dell’ascolto preventivo delle novità, era possibile per la gente decretare o meno il successo di una canzone o di un artista! Ora, come degli automi teleguidati, seguiamo la “moda” e compriamo tutto a scatola chiusa.
da Mario Pellini, Opera
” Sono un imprenditore professionista e uno statista dilettante” Ecco l’ultima frase ad effetto del ns. premier in cerca di gloria. Guglielmo Epifani si azzarda però ad evidenziare “…… se si è statisti non si può essere dilettanti,al contrario, se si è dilettanti non si è statisti.” Immediatamente entra in azione un componente la squadra a salvaguardia del principe. Paolo Bonaiuti:.. bravo professore Epifani si occupa di ossimori e non di politica sindacale. Morale: prove tecniche di regime, a nessuno è permesso esprimere opinioni contro il sig. “sonoilpiùbravoditutti”.