da Luigi Nocera, Torino
Il can-can nato in questi giorni sulla diffamazione è nato perchè un noto giornalista-senatore era stato condannato a farsi un pò di galera. Per me era giusto che la facesse, e per questo sono d’accordo con Luca Fazzo e non con te. E sai perchè era giusto? Perche questo signore, forte della sua impunità (non immunità) non molto tempo fa, aveva scritto che dei noti PM di Milano si erano incontrati all’estero, con giudici stranieri, per preparare una trappola giudiziaria per incastrare un notissimo uomo politico a lui caro. Naturalmente la notizia si rivelò una bufala. E fu , giustamente, querelato dagli interessati, in quanto l’accusa era veramente infamante per un magistrato. Quindi, confermo, chi diffama in maniera tanto plateale e per interesse di parte deve pagare: o con la galera o con gli euro.
Dimentichi che per l’episodio che ti hai citato Jannuzzi non è stato condannato, ancora. (csf)
da Valerio Manuguerra
A tutti i fratelli/sorelle di origine meridionale, è ora di finirla !! cribbio !! ancora una volta la rete degli obbedienti settentrionali si è piegata al diktat della sub-direzione ed ha accettato supinamente la location di Andalo per la convention del pa.po.po. nonchè per il raduno degli snow-global. Non sanno costoro che l’Italia è da alcuni millenni una penisola a forma di stivale circondata da alcune bellissime isole e che pertanto la sua popolazione è disordinatamente distribuita su tutto questo territorio e non solo attorno ad un agglomerato di cemento e nebbia che sorge al centro di una vasta pianura attraversata da un fiume (milàn) ?Non è possibile continuare ad accettare che tutte le azioni del movimento vengano organizzate sempre e solo nel centro-nord !! e che diamine ! ribelliamoci ! propongo allora :a) boicottare caterpillar (lo so, è dura, ma è necessario mandare un segnale forte e chiaro) come gesto di massimo autolesionismo e di ribellione verso il sistema che tutti ci opprime, passare in massa a RADIOMARIA sperando di trovare colà animi più sensibili alla nostra causa.b) boicottare questo blog, migrando in massa sul forum di Isabella Santacroce.c) organizzare un contro-raduno al sud (diciamo da Roma in giù, nessuna preferenza), intorno alla Befana (il primo fine settimana del 2003 andrebbe benissimo)d) sequestrare i cani di Sabelli-Fioretti per costringerlo a venire al nostro raduno.Non ho altro da aggiungere.sto troppo male.rispondete.grazie.stop.
Vengo anche se non mi sequestrate i cani. Anzi Ughetta ve la regalo (csf)
da Daniele Dileo
Io non ci sarò, chiunque voglia essere delegato da parte mia per acclamare il subcomandante si faccia avanti.
da Alessandro Ceratti
Io non sono così esperto però qualche fondamento ce l’ho e provo a risponderle signor Manaresi. Quando si valutano i provvedimenti della chiesa cattolica bisogna tener conto della scala di valori della stessa e in base a quelli pesarli. Don Baget Bozzo è stato per lungo tempo sospeso a divinis (non poteva celebrare pubblicamente messe) provvedimento che non ha neppure sfiorato don Vitaliano (semplicemente trasferito). Milingo rischiava addirittura la scomunica. E’ soltanto in grazie del suo provvidenziale pentimento che se l’è cavata. E la chiesa cattolica ha per statuto di perdonare le pecorelle smarrite e ritrovate. Il suo amico è autorizzato a fare la comunione, soltanto non può farlo dove è conosciuta la sua condizione di divorziato per non causare scandalo al popolo. Atteggiamento un pochino ipocrita, ma comunque molto misericordioso.
da Amilcare
Seguite l’illuminante esempio del nostro Presidente del Consiglio, togliete tutti i vecchi loghi e piazzateci questo!
(per il percorso web dell’adesivo http://digilander.libero.it/adesivi/ferrari_120_30.gif)CiaoAmilcare [gruppo sèmata]http://adesivi.splinder.it Adesivi per il tuo blog
da Luca Fazzo
Caro Claudio, leggo in ritardo di un giorno lo scambio di opinioni tra te e Fabio Sartirani in merito all’annoso problema delle diffamazioni a mezzo stampa. Sono in totale accordo con Sartirani, e – di conseguenza – in totale disaccordo con te. L’unico deterrente efficace contro le diffamazioni sono i risarcimenti, su questo non ci piove. Cavarsela con la rettifica è troppo comodo, e non restituisce l’onore alle persone offese. Se io domani scrivessi sul mio giornale che tu sei un pedofilo, un corrotto o chissà cos’altro, a te basterebbe che il giorno dopo io scrivessi il contrario? Una volta pubblicata sul giornale, la calunnia è lanciata nell’aria e non la ferma più nessuno. E la smentita, come dicevano i nostri maestri, è una notizia scritta due volte. Una legge che cancellasse il reato di diffamazione a mezzo stampa sarebbe una licenza di uccidere rilasciata ad una categoria che non è composta unicamente di persone serie e responsabili. Convengo, naturalmente, sull’opportunità di mettere dei paletti (un tetto ai risarcimenti, la facoltà di prova, norme più chiare sulla responsabilità dell’intervistatore, garanzie quando a querelare è un giudice, eccetera) a tutela della libertà di informazione.Essendo Luca (uno dei tanti Luca di questo sito) uno dei migliori giornalisti di giudiziaria in circolazione, rispetto la sua opinione pur rimanendo della mia. La rettifica non restituisce l’onore ma nemmeno i soldi restituiscono l’onore. La smentita è la notizia data due volte, hai ragione, figuriamoci il processo. Ho già chiarito che in caso di dolo il discorso è del tutto diverso. Se tu scrivi che io sono un pedofilo, cambia qualcosa per la pubblica opinione se il pedofilo se ne va a casa con 100 milioni di lire? Cambia molto invece se quel giornale che pubblicò a tutta pagina, in prima pagina, “ECCO IL MOSTRO” parlando di Valpreda, fosse stato costretto REALMENTE a rifare la prima pagina, con gli stessi caratteri e con la stessa evidenza, col titolo “IL DIRETTORE DI QUESTO GIORNALE E’ UN PIRLA”. Ah quelle belle condanne del sistema giuziario anglosassone! Ti immagini la condanna a fare lo strillone per un mese? La condanna a chiedere scusa alla vittima in televisione? (csf)
da Marco Cusani
Definirmi di sinistra mi sembra riduttivo, io sono comunista. per me la globalizzazione è solo la storica trasformazione dell’imperialismo degli stati capitalisti nell’Impero capitalista tout court (leggasi Michael Hardt/Tony Negri). Per me il G8 a Genova fu provocatorio, e il comportamento delle forze “dell’ordine” (?) indecente. Per conto mio non so quante volte sono stato in piazza a manifestare contro le varie destre. Ma quando penso al povero Mario Placanica dentro una camionetta isolata in piazza Alimonda per un errore di tattica militare dei suoi superiori, circondata da una folla inferocita armata di spranghe, bastoni, assi di legno estintori… Quando penso alla sua paura di ragazzo mentre questi fracassavano i vetri, lo colpivano, e chissà cos’altro avrebbero potuto fare… Caro Walter Lanaro, quando penso a questo, penso che la cosa più vile che lo stato potesse fare sarebbe stata addossargli la colpa di questo omicidio.
Vorrei ricordarvi però quella specie di antiquato principio della separazione dei poteri. Non è lo Stato che addossa nulla, sono eventualmente i giudici, nella loro autonomia. Sono stati dei giudici che hanno valutato (sbagliando? non sbagliando?) che Placanica non potesse che fare quello che ha fatto. Se dovessi pensare che esiste uno Stato che decide chi è colpevole e chi no, scapperei subito. Per questo mi vengono i brividi quando leggo i programmio del centr5o destra che pensano ai pm dipendenti dal ministero della giustizia come ancora ieri ha ripeto Castelli a Trento. (csf)
da Marco Limido, Legnano
Alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, il presidente del consiglio coglie l’occasione per esternare le sue opinioni su svariate questioni. Già la premessa che fa a tutto il suo discorso è memorabile e si commenta da sè: “Ho scelto di parlare qui perché sapevo che nessuno mi avrebbe interrotto, per questo motivo non vado mai inTV”. Ma è più avanti, quando si parla di crisi Fiat, che il Berluska si scatena. Infatti afferma: “Se non fossi gravato da incarichi istituzionali, mi assumerei la responsabilità di caricarmi sulle spalle il destino del più grande gruppo industriale italiano” (quindi se secondo lui, stare al governo è solo una seccatura inutile, perché non si leva dalle scatole così può davvero salvare l’Italia cominciando dalla Fiat?) “Io sì che saprei dare il giusto management a quest’azienda!” (ha parlato mr. Ghe-pensi-mi, gli altri sono solo dei poveri fessi) “Non capisco perché qualche dirigente del gruppo voglia separare dal gruppo importanti marchi come Alfa Romeo, Lancia, Maserati e Ferrari. Io piuttosto, penserei a costituire un polo di auto di lusso, anzi, abolirei gli altri marchi e unirei tutte le produzioni auto del gruppo sotto il marchio Ferrari, di modo chetutti i modelli vengano prodotti sotto il glorioso segno del Cavallino rampante ed abbiano così una maggiore valenza commerciale.” Beh, questa è straordinaria: è convinto che la gente compri un auto (anche se è un cesso di macchina come molti degli ultimi modelli FIAT, del resto), solo perché ha il marchio Ferrari. Già mi immagino i vari cumenda all’aperitivo: “Ero indeciso tra una Jaguar e una Mercedes, ma poi non ho saputo resistere al richiamo della passione: la mia nuova auto è una stupendaFerrari Panda!”
da Piero Lint
Ho letto la stilettata del sciur Claudio al sor Giulio Andreotti; dico, quando riporta l’intervista di Saverio Lodato, dove l’immemore Giulio fa già morto il boss Michele Greco, vivo e detenuto per mafia. Se io fossi quest’ultimo, non dormirei sonni tranquilli: sanno tutti che Andreotti ha una memoria di ferro e se lui se lo ricorda morto, morto è. In ogni caso, lode al divo Claudio per questa segnalazione. E sempre sia Lodato!
da Valeria Garabello
Che stile, che profondità, che raffinatezza: gli avversari politici? dei “minus habens; non supererebbero neanche un concorso per archivista nelle mie aziende”. Le capacità di leadership? Solo Bill Gates mi fa ombra”. La mia persona? “Ammetto il complesso di superiorità, ma sono ricco perché ho lavorato, gli altri invece, omuncoli che vivono a spese dello Stato”. Un pandoro fatto in casa a chi indovina chi l’ha detto.