da Valeria Garabello, Roma
Ceratti! furbi o fessi sì, ma coglioni mai. Non gli italiani almeno. Una Ferrari è una Ferrari e – proprio per questo – io, ad esempio, non la comprerei mai. Ma questo è un altro discorso
E’ Sergio Cofferati? E’ Pancho Pardi? E’ Nanni Moretti? E’ Paolo Flores d’Arcais? E’ Gino Strada? Il sondaggio vi aspetta sul sito, qui a sinistra.(csf)
I tg della Rai oscuranole gaffe del governo/////////////////////////////////////di SEBASTIANO MESSINA sulla Repubblica
Forse hanno ragione, quelli che sostengono che i giornali si inventano le notizie. M’è venuto questo dubbio – imbarazzante, per un giornalista – ieri mattina, dopo aver dato un’occhiata alle prime pagine dei quotidiani. Il Messaggero annunciava in prima pagina che il presidente del Consiglio aveva avuto un’idea clamorosa. “Sulle Fiat ci vorrebbe il marchio Ferrari”. Il Giornale era più esplicito: “Berlusconi: Montezemolo guidi la Fiat”. E il Corriere tirava le somme: “Scontro tra Berlusconi e Fiat sulla crisi”.
Bei titoli, non c’è che dire. Ma qualcosa mi ha fatto venire il sospetto che fossero inventati di sana pianta. Perché se questa notizia fosse stata vera sicuramente il telegiornale ce l’avrebbe riferita: non capita tutti i giorni che un capo del governo insegni ad Agnelli come si fa a vendere la Stilo agli americani, o che gli suggerisca il manager giusto. E invece il Tg1 non ce ne ha parlato. Martedì sera ha offerto il microfono a Berlusconi e – senza badare al cronometro – lo ha fatto parlare sulla diminuzione delle tasse, sull’aumento delle pensioni, sulla lotta ai clandestini, sul varo delle grandi opere e sul calo dei reati. Ci ha persino fatto sapere che quelli dell’opposizione il premier ormai non li saluta più. Ma di Ferrari, di Montezemolo e di Stilo non c’era traccia. Né alle 20 né a mezzanotte. Eppure i giornali riportavano addirittura un virgolettato del Cavaliere. Incredibile.
Così ieri ho aspettato l’ora di pranzo, per il Tg1 delle 13,30. Niente. Neanche una parola. C’erano un servizio che parlava di Berlusconi e un altro che parlava della Fiat, ma non c’era alcun nesso tra l’uno e l’altra. Possibile che il Tg1 avesse censurato il capo del governo, sia pure per coprire una gaffe estemporanea? Ma neanche per idea. Il Tg1 è il Tg1, mica il Tg4. Evidentemente, ho pensato, tutti i quotidiani si sono messi d’accordo per farci uno scherzo (come fece Orson Welles con l’invasione dei marziani).
Per togliermi il dubbio, ho chiamato un amico. Ma lui mi ha anticipato: “Quelli si inventano le notizie”. “Hai visto anche tu? Questi giornali!”. “Ma quali giornali: il Tg5”. “Parli della Fiat?”. “No, parlo dello scontro tra Bossi e il Quirinale. Il Tg5 ci ha aperto il telegiornale, ma dev’essere una balla di Mentana perché il sommario del Tg2 non vi ha fatto il minimo accenno”. “E della Fiat, ha parlato?”. “Sì: “Fiat nella bufera” diceva il titolo”. “Allora è vera la storia della Ferrari”. “No, la Ferrari non l’hanno nominata”. “E Montezemolo?”. “Neppure”. “E allora la bufera?”. “Ti dico la verità: non l’ho capito. Però ho sentito fare il nome di Harry Potter”. A quel punto mi sono arreso. Ho la netta impressione che qualcuno non ce la racconti giusta. Già, ma chi?
da Giselda Papitto, Roma
E’ inutile che Sergio Pilu insista a volerci convincere che D’Alema ha governato bene. Semplicemente, se avesse avuto il fiuto politico che ci aspettavamo da lui, doveva stanare l’avversario, capire l’imbroglio. Macché, si è fatto menare per il naso, ha lasciato tutto irrisolto; il conflitto d’interesse che cos’è? Nessuno ne parla più. Ci ha consegnato a Berlusconi. Ma ancora non basta?
di Massimo Gramellini per La Stampa
«Esimio presidente del ConSilvio, vorrei ringraziarla per la straordinaria idea di ribattezzare le auto Fiat «Ferrari young» e «Ferrari woman». E’ un vero peccato che il buon gusto e l’umiltà, Sue caratteristiche da sempre, Le abbiano impedito di aggiungere alla lista la «Ferrari gay», una Panda a pallini rosa coi sedili ghepardati, la «Ferrari Sexy», una Punto col cofano a forma di tetta, e l’esclusiva «Ferrari Small»: una Cinquecento con pedale del freno allungabile, prodotta in due esemplari unici per Jean Todt e Lei.Parafrasandola, anche molti di noi – se fossero liberi da altri impegni – si offrirebbero di «prendere in mano» un’azienda che versa in una crisi di risultati davvero drammatica: il suo governo. Come ha già detto Lei, bisogna prima cambiare il management, che è piuttosto scarsino: per informazioni sia meno timido e telefoni alla Rai. Poi si potrebbe pensare a quel che Lei in anglobrianzolo ha definito «restyling». Gasparri, per esempio: basterebbe chiamarlo «De Gasperi young» e di colpo diventerebbe un drago della politica. E il tremante Tremonti? Mettiamogli la parrucca e ribattezziamolo «Thatcher»: chissà che finalmente non salti fuori qualche provvedimento liberale. Quanto a Bossi, nemmeno Pininfarina potrebbe rifargli la convergenza ai congiuntivi, per cui andrebbe rottamato come infermiere in un ospedale di Catanzaro. Tanto, lo ha spiegato da Vespa, chiunque può fare l’infermiere. Il capo di questo governo invece può farlo soltanto Lei. Un saluto riconvertito da Massimo Ferrari».
da Alessandro Ceratti
Si fa tanta ironia sulla proposta di Berlusconi di mettere il marchio Ferrari alle macchine Fiat. E invece, diciamoci la verità, ha ragione lui. Il trucchetto (è chiaro che sia un trucchetto, su questo non ci piove) funzionerebbe. L’Italia, il mondo, è piena di gente disposta a pagare un jeans o una maglietta 5 volte tanto solo perché portano il marchio di un grande stilista.Certo se il trucco è troppo plateale rischia anche di non funzionare. Forse è per questo che i vertici Fiat si sono arrabbiati: come al solito Berlusconi ha parlato troppo.
da Gigi Forzese
Sto ascoltando Capezzone che volgarizza la giornata politica attraverso il SUO punto di vista. Perche’ la sinistra non fa lo stesso? E’ cosi’ difficile creare una radio ISTITUZIONALE di sinistra? Eppure da quella parte si e’ attenti alla radio .Ci sono problemi di frequenze?Per la Tv sicuro ma la radio? Se si vuole si puo’ fare.Un canale che trasmetta in convenzione le commissioni,i processi,i congressi di partito etc.Non deve essere cosi’ difficile.
da Sergio Pilu
Sub, con la concisione che ti è propria, riassumi le tue critiche/accuse al lider Massimo dicendo che la sua colpa è stata quella di “aver dato fiato a un competitore creduto moribondo e avergli consentito di tornare forte ed arrogante”. Concordo. Però. Qual è stato il principale cavallo di Troia usato dal Cav. Silvio Banana? La Commissione Bicamerale. Ora, io credo che su certe materie (le riforme istituzionali, appunto) sia non solo giusto, ma doveroso provare a mettere insieme maggioranza ed opposizione, perchè le riforme possano avere la forza di un consenso diffuso. Poi, le cose possono andare male (come è effettivamente successo), ma è giusto provarci. E’ colpa di D’Alema se l’opposizione dell’epoca era guidata da Berlusconi? Cosa doveva fare, le riforme a colpi di maggioranza (non così solida, per inciso) giusto per farsi dare la patente dell’antidemocratico?
da Barbara Melotti
Anche se non boicotto Andalo, posso venire alla Befana sudista? E se non vengo che ‘befana’ festeggiate? Fratello Valerio (io veramente di Valerio ho un cugino) dimostrati magnanimo. E posso portare anche il mio di cane?P.S. Però rifiuto categoricamente di migrare sul forum di Isabella Santacroce.
10 DICEMBRE MANIFESTAZIONE TELEMATICA:DICHIARAZIONE DI INTENTI PER UMANI… CONSAPEVOLI E RESPONSABILI****************************************************************Per partecipare alla Manifestazione Telematica del 10 dicembre,anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e spedirealle Istituzioni della Repubblica, la tua Dichiarazione di umanoconsapevole e responsabile entra in questo sito www.progettogaia.org