da Giorgio Goldoni
Nell’Italia devastata dai bombardamenti alleati numerosi italiani erano “sfollati”, cioè trasferiti in particolare dalle città ai piccoli borghi e mi risulta che nonostante qualche singulto la solidarità funzionava e come. Nel pianeta Fiat devastato dall’incompetenza e dalla crisi economica dovremmo considerare di trapiantare di nuovo interi gruppi sociali, per es. da Termini Imerese al Triveneto dove apparentemente ci sono posti di lavoro: a Treviso per es. dovrebbero essere soddisfatti di una simile soluzione, che terrebbe gli immigrati potenziali a casa loro e darebbe un nuovo posto di lavoro a dei connazionali. Quando si parla di immigrazione gli industriali si sbracciano a dire che ne hanno tanto bisogno: l’attuare quanto sopra suggerito potrebbe anche servire a controllare se queste necessità esistono davvero.
da Cesare Bardaro. Firenze.
Mi stupisce che una donna di legge – sempre che eserciti la professione e non passi invece il suo tempo a intervenire provocatoriamente in tutti i forum di sinistra – come l’Avv. Lina Arena ignori la differenza tra il presentare un disegno di legge e l’ istigazione a delinquere. Altro non sono., infatti, le dichiarazioni sui cassintegrati del nostro amato premier.
da Vittorio Grondona
Il Cavaliere accenna che Biagi, Santoro e Luttazzi non gli sono graditi? In un batter d’occhio quei personaggi, più o meno simpatici, ma sicuramente oggetto di grande “audience” e nel contempo conosciuti da tutti non meno dei famigliari, sono fatti pubblicamente sparire. Dopo un inconsueto colloquio a casa sua con i dirigenti della FIAT, sortisce dicendo che lui, se fosse stato libero da impegni governativi (sic), avrebbe risolto tutti i problemi della casa automobilistica? In pochi giorni il presidente Paolo Fresco e l’amministratore delegato Gabriele Galateri sono stati impietosamente licenziati dalla FIAT. L’On. Bossi, dalla pochezza della sua nullità politica, abusando ancora dell’ingenuità dei pochi suoi affezionati elettori, annuncia la crisi di governo qualora non fosse subito discussa la “devolution”? Ecco che, a legge Cirami ormai approvata, la “devolution” acquista la priorità assoluta, alla faccia dell’eruzioni dell’Etna, della crisi FIAT, delle “esondazioni del nord”, dei terremoti, della sanità, del lavoro, dello stato sociale, dell’economia, della finanziaria….
Arriva da un lobbista pantesco questa lettera circolare in cui un dirigente del ministero della pubblica istruzione chiarisce che cosa intende per pubblico servizio raccomandando gli studenti di Trapani di fare il tifo per una partecipante di Operazione Trionfo. Una vergogna? Una ingenuità? Decidete voi. Di sicuro un uso alternativo del tempo di lavoro di un dipendente dello stato.
Sergio Pilu
Sub, forse vale la pena creare una sezione del blog dedicata alla querelle su D’Alema, vista quantità e frequenza di messaggi sull’argomento. Per quel che può interessare, decido di chiamarmi fuori: quando la discussione si porta in direzione Coppi-Bartali, allora è tempo perso. Devo anche dire che, considerandomi un prodiano di sinistra (ma come/cosa scrivo?), giocare il ruolo del difensore ad oltranza del lider Massimo mi pare bizzarro. Ma fammi dare un’ultima, doverosa risposta a Giselda: quando parlo di “qualità del governo” penso soprattutto ad azioni relative all’economia, alla politica estera, alla sicurezza dei cittadini, alla tutela dell’ambiente, alla cura del sistema dell’istruzione. Il ridisegno dell’architettura dello Stato è una parte di quanto il governo D’Alema ha (o non ha) fatto. Ripeto: secondo me, nel caso specifico, D’Alema ha fatto la cosa giusta (nonchè quella che noi di sinistra chiediamo ogni giorno al governo ed alla maggioranza: non andare avanti a spallate e pensare a quel 49,9% che non ha votato per loro). A volte capita di fare una cosa giusta, intrinsecamente tale, e di terminare l’opera con un fallimento. Comunque, ridurre tutta quella stagione al tentativo di fare le riforme insieme all’opposizione mi sembra limitante, e – peggio ancora – non ci fa discutere di tutto il resto.
da Daniele Dileo
Mi associo con Raffaello Campagna, l’intervento di Russo è di gusto davvero pessimo. Utilizzare la morte di un uomo straordinario per poter dire le proprie insensate sceleratezze ad ogni costo è riprovevole. Come lo sono la maggiorparte degli uomini di destra.
da Avv. Lina Arena
Il personaggio dell’anno è silvio berlusconi, autore di un’iniziativa favolosa e sentita dall’uman genere: far lavorare i cassintegrati senza perdere l’indennità di mobilità. Vi par poco? Adesso è tempo di tradurre in legge una sentita esigenza. Silvio l’ha avvertita perchè è un lavoratore. La sinistra ha gridato allo scandalo perchè vuole un popolo di affamati e di pecoroni.
Vediamo come la Francia si occupa delle sue vecchie glorie, e ospita le spoglie mortali di Dumas al Pantheon, con una bella celebrazione. La notizia è passata inosservata in un’Italia sempre più avvitata sulla sua rimozione della storia recente e meno. Dumas ha fatto moltissimo per l’Italia (ha persino comprato e trasportato fucili per il suo amico Garibaldi, che poi lo onorò ad Italia unificata), ha contribuito a publicizzare all’estero il nostro Risorgimento e il nostro anelito all’indipendenza.
da Cesare Bardaro, Firenze
“Gli operai che resteranno fuori dagli stabilimenti per alcuni mesi, ma che poi rientreranno, resteranno dipendenti Fiat e riceveranno dallo Stato un assegno pari all’80% del normale stipendio fino al giorno del rientro. Nel frattempo, i più volenterosi troveranno certamente un secondo lavoro, magari non ufficiale, dal quale deriverebbero entrate in più in famiglia”.