da Piero Lint
Ha ragione, il nostro premier, a lamentare i continui fraintendimenti da parte di media e uomini politici. L’hanno accusato di aver fatto approvare la legge sulle rogatorie internazionali solo per tirare acqua al suo mulino; quando lui voleva solo rilanciare l’originalità dello spirito italiano, chiedendo che anche le prove documentali fossero in originale. Hanno gridato allo scandalo per l’abolizione della tassa di successione, perché favoriva i suoi amici ricchi; quando lui ha solo voluto favorire il turn-over nelle famiglie del capitalismo italiano, dove i vecchi non volevano decidersi a morire, per non mollare una lira allo Stato. Gli hanno gettato la croce addosso per la legge Cirami, fatta per consentire a lui e ai suoi compagni di merende di sgusciare fuori con eleganza dai processi che li vedono coinvolti; quando lui voleva solo ridare legittimità al sospetto, cioè al dubbio – che è alla base di tutta l’attività investigativa. Medesimo copione in occasione del suggerimento dato ai cassaintegrati Fiat, di trovarsi lavoretti in nero. Il nostro Capo ci vede lontano: un cassaintegrato fa un casso tutto il giorno e cade nell’ozio. […] Il nostro premier è una sporogenesi continua di idee, un vulcano in perenne eruzione, un priapismo magmatico dal quale pochi, ahinoi, si lasciano penetrare.
(UNO)
“E senza l’aiuto del mondo arabo, di quell’universo islamico che deve, come avverte Salman Rushdie, esorcizzare i demoni svegliati dentro il proprio corpo, non ci sarà generale o tecnologia che potranno difendere dai morsi della medusa ogni aereo charter e ogni club sulla scacchiera del pianeta intero”. (Zucconi, sulla Repubblica)
Massimiliano Lussana sul “Giornale”, spiega che la faziosità della sinistra sopravvive in Tv al nuovo governo di centro-destra, e così, senza volerlo, compila una nuova lista di proscrizione, dopo quella storica di Gasparri e quella più recente di Berlusconi. Ecco le trasmissioni di sinistra che ancora albergano nella Tv di Stato (Saccà, prendi appunti).Uno di noi (Gianni Morandi), Cominciamo bene, Le schede di Gene Gnocchi, Chiambretti c’è, Mi manda Rai 3, Report, L’elmo di Scipio di Enrico Deaglio, Ballarò di Floris, Primo Piano di Mannoni, Il caso Scafroglia (Corrado Guzzanti), Giuro di dire tutta la verità. Si tratta di circa 16 ore alla settimana. Eliminarle non dovrebbe essere né faticoso che né problematico. E finalmente la Rai sarà mediasettizzata del tutto.
Claudio Sabelli Fioretti
Primo giorno, interessante,a Trento. Dibattito con Michele Santoro e Antonio Di Pietro. Santoro alla mia domanda se esiste regime in Italia, risponde che per lo meno il fascismo aveva interesse alle innovazioni tecniche e allo sviluppo. A me viene in mente il disastro delle trasmissiomi della radio, la totale insufficienza dell’illuminazione sul territorio, e la pubblicità che gira in questi giorni in cui si sostiene incredibilmente che la colpa è nostra perché usiamo apparecchi radio vecchi e insufficienti. Strano, Radio Maria si sente benissimo, radio Capital è chiara e forte, per non parlare di Radio Djay, solo radio Rai si sente da schifo, come mai? Antonio Di Pietro ci mette il carico: c’è molta meno libertà oggi rispetto a quindici anni fa. Ancora Santoro: la censura in Tv è la più grave di tutte le censure perché “la tv è tutto, perché la tv è il prolungamento del nostro sistema cerebrale, perché il 50 per cento degli italiani trae le proprie informazioni quasi esclusivamente dalla tv”. Non è fascismo questo, dice, “ma è situazione di grave malattia”. E ricorda che i nuovi capi in tv sono un ex deputato di Forza Italia (immagino si riferisca a Fabrizio Del Noce) e un ex sottosegretario alle Poste (immagino si riferisca a Marano).
Secondo giorno, triste, di funerali. Alfredo, un amico, un sindacalista, un compagno, uno simpatico se ne è andato precocemente e ha lasciato tutti noi ma soprattutto Cecilia. Siamo andati a salutarlo ad Orvieto e la sua foto, sorridente, sulla bara, lo ha consegnato definitivamente alla nostra memoria come un ragazzo allegro, onesto, creativo. Come dovrebbe essere la sinistra. Come dovrebbe tornare ad essere la sinistra.Addio anche a Nino Caponnetto, a Firenze, tra i pianti di chi gli ha voluto bene (tantissimi) e la totale indifferenza di chi ci governa e di chi è all’opposizione. La chiesa era veramente gremita ma un piccolo posto per il ministro della Giustizia, per il presidente della commissione antimafia, per il governatore della regione Sicilia glielo avremmo trovato. Ma capisco, perché avrebbero dovuto venire a prendersi fischi? Grave non è la loro assenza. Anzi, è del tutto normale. Grave è l’assenza dei ministri della Giustizia del centrosinistra, grave è l’assenza dei rappresentanti di tutti quelli che ci ricordavamo impegnati nella lotta antimafia e che evidentemente non hanno avuto la sensibilità di portare un saluto a chi, in quella lotta, ha dato tutte le energie della sua vita e tutto il suo impegno professionale. Cito nomi a caso: Fassino? Diliberto? Del Turco?
Terzo giorno, ancora dibattito, sul diritto societario. Alla Casa della cultura di Milano, Salvatore Bragantini, Sergio Cofferati, Luigi Abete. Bragantini spiega perché sono importanti le regole. Per avere certezza di diritto, dice bisogna poter sperare che il soggetto debole possa vincere anche contro il soggetto forte, se ha ragione. Abete mette in guardia contro la riforma del reato di bancarotta fraudolenta. Sembra infatti che chiuso il capitolo del falso in bilancio qualcuno fra poco potrebbe avere bisogno di una legge più comprensiva anche per quanto riguarda la bancarotta. Ricordate? “Fatto l’inganno trovata la legge”. Una legge non si nega a nessuno. Cofferati spiega che bisogna guardare con sospetto tutti i progetti che parlano di discrezionalità. La tendenza imperante alla riduzione delle sanzioni è pericolosa. “Senza regole”, dice, “non c’è più libertà, ci sono più squilibri e più arbitrio. Se il cattivo non è sanzionato, il buono si logora”.
La mia tre giorni è finita. Vedo Paolo Ielo, uno dei giudici del pool di Milano. Mi dice che se ne va, che andrà a fare il giudicante in tribunale. Sono uno che crede al giuramento che ha fatto, quindi biosgna applicare le leggi anche quando le si ritiene ingiuste. L’impressione è che fra un anno non esisterà più il giudice Ielo. Esisterà l’avvocato Ielo.
Torno a casa. Leggendo il divertente articolo di Gianantonio Stella sul ritorno lento dei Savoia. Ma non avevano una fretta boia? Prima ancora di vederli arrivare c’è già chi soffia: uffa!
da Avv. Lina Arena
Il Berlusca ha fatto bene a consigliare il lavoro anche se nero. Sol che per far sbiancare questo lavoro sarebbe bastato che una leggina di poche parole avesse stabilito il cumulo tra l’indennità di mobilità ed il lavoro sia esso libero o dipendente. Comunque tra chi adula il lavoratore ridotto sul lastrico e lo induce a restare inoperoso e chi lo spinge a lavorare per vivere dignitosamente preferisco quest’ultimo. E’ certamente più sincero e certamente più laborioso.
da Gigi Forzese
L’attacco molto triste di Sacca’ a Scafroglia di oggi non fa che confermare quello che diceva Santoro ai tempi in cui la censura si stava abbattendo su di lui, e cioe’ che e’ facile sopprimere una trasmissione preventivamente isolata nei palinsesti. Lui parlava di Sciuscia’ e lo stesso si e’ ripetuto oggi con Scafroglia. In un panorama televisivo in cui la satira pensante e’ scientificamente messa al bando non puo’ esserci posto per Guzzanti. Il regime non puo’ tollerare una anomalia di questo genere, deve per forza sopprimerla altrimenti il pubblico potrebbe ancora accorgersi di essere vivo e di avere una testa per pensare.Tra l’altro quello spettacolo non era nemmeno tra i piu’ divertenti della Guzzanti ma non e’ questo il problema. Lo zelante per conto terzi Sacca’ sta li’ apposta per cecchinare sul nascere qualunque cosa emerga dal grigiore universale dimostrando quanta paura abbia ancora un regime cosi’ fragile da temere mezz’ora di pensiero all’una di notte mentre corre di soppiatto a minculpare i libri di storia. Molto meglio il Milan trionfante al cospetto dell’imperatore.Come al Colosseo, in tempi che sembravano lontanissimi, sembravano.
Per la precisione: l’intervento di Sacca’ si riferisce allo show ‘Giurodidirelavarietà’ di Sabina Guzzanti, e non a Scafroglia
da Andrea Rossetti (ex- insegnante di storia e filosofia), Pavia
Alla Camera e’ passato un provvedimento che prevede un controllo sull'”oggettivita’” dei libri di storia. Se i politici di destra avessero fatto uno sforzo, ed avessero sfogliato uno degli attuali libri di storia (ma forse non li hanno aperti neppure quando erano studenti – riuscite davvero ad immaginare un bossi o un borghezio che leggono un libro?:) si sarebbero accorti che non ci sono piu’ i libri di storia degli anni ’70: nella maggior parte dei libri adottati si parla di foibe, delle purghe staliniane, si parla di eta’ del consenso. A parte tutti i problemi epistemologici che sono il presupposto del concetto di oggettivita’, come possono al ministero giudicare meglio di me che cosa sia meglio per i miei studenti? Inoltre, c’e’ ancora la liberta’ di insegnamento, o l’hanno *gia’* abrogata? Prevedo un pleiade di pessimi libri scritti da mogli, amanti, figli, nipoti e amici, ma con l’imprimatur del ministero
da Piergiorgio Welby
ROMA – Una brochure informativa destinata ai giovani, realizzata dai ministeri della Salute e dell’Istruzione, in cui la castità viene indicata, con chiarezza, come l’unica forma efficace per evitare l’Aids. “L’unico modo per proteggerti davvero è non avere rapporti sessuali”.Parafrasando -liberamente- il baffuto papà di Zarathushtra potremmo dire che “c’è una logica in questa follia”…infatti chi oserebbe negare che, vivendo in perfetta castità o meglio come uno/a stilita, si sia al sicuro non solo dall’HIV ma…dall’herpes, sifilide, blenorragia, epatite, condilomi, uretriti, piattole ecc? Il fatto è che estendendo questo prudenziale e salvifico comportamento a tutte le situazioni di rischio potenziale ci troveremmo ad augurare ai nostri pargoli di: non attraversare la strada per non finire schiacciati, non andare al mare per non finire affogati, non andare in montagna per non finire sfracellati, non scendere le scale per non rompersi l’osso del collo, non asciugarsi i capelli per non finire fulminati….insomma, continuate voi la lista. Per fortuna i nostri giovani continueranno a fare tutto ciò che la vita e il surplus ormonale richiede…l’importante è che lo facciano -cum grano salis- usando il profilattico, guardando prima di attraversare, imparando a nuotare…prendendo tutte le precauzioni possibili e lasciando la castità al Sirchia e alla Moratti…contenti loro…
da Fulvio Poglio
Una campagna promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero del Welfare:LAVORO IN NERO ANNO 2002/03Posti disponibili nelle seguenti aree occupazionali:– n.1000 posti impiegato contrabbandiere sigarette– n.121 posti operaio addetto macellazione clandestina– n.28 posti apprendista pappone– n.887 posti piromane aree boschive– n.4790 posti addetto manovale vari settori mafia
da Gianni Da Vià
In realtà Follini è un vetero-neneista e non lo sa: nè rifonderemo la d.c nè rinnegheremo la dc ,nè esclusivisti nè subalterni, nè poltrone da appetire ( sarà vero ?) nè strapuntini da accontentarsi.E nè un omaggio nè una citazione al fundador del partito neneista ,el subcomandante Claudio.