da Franco Barone
Caruso libero, prima che diventi un martire: basta con i reati di opinione.Però non so se avete saputo che a Bologna, durante una manifestazione pro-Caruso, i manifestanti hanno aggredito alcuni radicali, che facevano propaganda con i loro tavoli : non credo che questo sia un reato di opinione, sarebbe il caso che qualche magistrato se ne occupasse, o no?E neanche reato di opinione mi sembra sia imbrattare i trattori della Caterpillar.Dico di più: che coraggio c’è a fare una azione dimostrativa con la garanzia dell’impunità?
Franco Barone da Milano
da Aldo Vincent
Ebbene si’. Sono stato ad una riunione massonica.Non mi sono mai iscritto, ma ho partecipato.Credo sia utile condividere con i lobbisti la mia esperienza.Ero tornato dagli USA e lavoravo alla Granda Television di Liverpool, ed avevo nell’armadio lo smoking inutilizzato da tempo. Si sa infatti che a Los Angeles non c’e’ serata mondana senza smoking ( che loro chiamano tuxedo). Cosi’ ho accettato di essere presentato da un conoscente alla loggia massonica locale, unico posto in quel desertomondano, dove alle riunioni si indossa lo smoking. Bevuta iniziale, con presentazioni informali, poi riunione della loggia. Per parlare bisogna essere autorizzati dal presidente che batte col martello come un giudice.Ordine del giorno.Un pacco di immonde frivole cazzate. Colpi di martello. Fine.Quando siamo tornati a casa il mio accompagnatore si e’ detto soddisfatto perche’ durante i colloqui informali aveva stabilito ottimi contatti per il suo lavoro. La nottata fu talmente noiosa che ho regalato il tuxedo ad OXFAM, la nostra Mani Tese, affinche’ lo donasse a qualche povero del Terzo Mondo convocato d’urgenza alla FAO che non aveva nulla da mettersi, poverino.
Sempre su Documenti i raccontini di Martino Pinna pubblicati su Pippol.it.
Sulla Stampa c’e’ un articolo che non so se definire piu’ allucinante che allucinato, in cui il giornalista si scaglia contro i fiori romani ed i vasi che li accolgono. Sembra kafka, ma e’ cronaca….
Su documenti l’articolo contro i vasi romani (csf)
da Barbara Melotti
Sig. Facci, perché generalizza anche lei? A molti frequentatori di queste pagine non piace nessun integralismo, di sicuro non a me. E siccome ognuno di noi cova i propri, anche noi, come lei, cerchiamo di tenerli a bada con alterni esiti. Perché chiede di essere letto per quello che scrive e non per dove lo scrive e nello stesso intervento dichiara che “questo sito ridonda di gente in consonanza con Ceratti”?Per favore, non giochiamo anche qui a “chi non è con me è contro di me”. In queste pagine, grazie al loro editore, ci sono molte individualità diverse, non le confonda.
Barbara, quando mi lusinghi così, mi verrebbe voglia di farti scrivere anche 600 battute (csf)
da Sergio Pilu
Tutto qui. Io sono di sinistra, Facci scrive su un giornale di destra ma – di tanto in tanto e comunque indipendentemente dalla testata che lo paga – scrive cose giuste e intelligenti. Riconoscerlo non è magnanimità, ma semplicemente rispetto, prima di tutto di se stessi.
da Alessandro Ceratti
Signor Facci, mi sorprende! Proprio nel momento in cui mi rimprovera di valutare le opinioni non per quello che sono ma basandomi sulla persona che le esprime lei mi fa lo stesso errore! Ma come! Mi aspetto che uno come lei diventi di destra estrema perché ritiene che la destra estrema sostenga delle buone ragioni e non per reazione al pensiero (sgangherato) di un lobbista qualsiasi. O forse, facendo questa affermazione (che peraltro deriva direttamente dal testo della sua lettera) in realtà la fraintendo? Io ho la sensazione di averla capita e non mi sembra opportuno insistere su questa sua incongruenza espressiva. Però allora lei comprenda me. Forse il mio errore è stato prendere lei come simbolo per tutto “Il Giornale”, e probabilmente lei non merita questo. Io volevo semplicemente dire che preferirei non sentire difese della libertà di espressione e parole di tolleranza delle opinioni da parte per esempio di un suprematista bianco dell’Alabama. Perché so che in bocca sua queste parole servono soprattutto per consentirgli di continuare a sostenere le sue idee pessime e false. Per lo stesso motivo non mi piace sentirle esprimere da quotidiani come “Il Giornale”. So che il giorno seguente passeranno a incassare il credito così accumulato.P.S. Sul fatto che poi lei desidererebbe scrivere (potendo) su una testata migliore del “Giornale”: la capisco. Ha tutta la mia solidarietà
Ho come l’impressione che vi stiate incartando. Senza il riassunto delle puntate precendenti non si capisce nemmeno l’argomento della discussione. Ma per quel poco che ho capito credo che il dibattito sia: si ha diritto all’attenzione per le proprie idee a prescindere dal giornale per il quale si scrive? Se è questa la materia del contendere, vi interessa la mia opinione? Io odio le premesse. Avete presente? “Premesso che io…premesso che lui… premesso che…vi dico che io la penso così”. Premesso che anche i giudici sono uomini e quindi possono sbagliare, premesso che qualche volta è stata usata la galera con troppa disinvoltura, premesso che forse qualche magistrato parla troppo, premesso che qualcuno è molto narciso, la magistratura è un potere del quale va difesa in tutti i modi l’autonomia. Bene, io non voglio premettere nulla. Voglio dire solo l’ultima frase (in questo come in mille altri casi, anche di segno opposto). Le premesse sono il tentativo di dimostrare la propria obbiettività. Inutile esercizio. Fra gente per bene le premesse vanno date per scontate. Premesso che io scrivo sul Giornale… No, non bisogna costringere nessuno a fare queste premesse. Io leggo Facci, e mi piace, a prescindere dal giornale sul quale scrive. So bene che spesso è eroico scrivere certe cose sul “Giornale” (anche se poi ospita di tutto, da ex comunisti a uffici stampa del Cavaliere, da radicali a sedicenti preti), ma questi sono cavoli di Facci, se li gestisce da solo. Quello che dei sinceri democratici devono evitare di fare è costringere l’interlocutore a premettere. Perché, premesso che Facci è uno stronzo che ha scritto ben sei pezzi di seguito contro di me, trattasi di uomo integro, che scrive bene, che pensa quello che scrive, che non è ipocrita. Compagni che sbagliano. (csf)
da Valeria Garabello
Segnalo questo sito autogestito, per ‘buone forchette’ di passaggio nella Capitale Cliccate qui, sperimentate (a vostro rischio e pericolo…): http://www.ultraschierico.com/gambero/gambero.htm
da Primo Casalini, Moza
Non lasciamoci impressionare. Anche noi, qui nel blog, siamo pieni di statisti. Il primo statista es el pueblo. Subito dopo c’è il subsegretario Claudio Richelieu Sabelli. Poi, il gruppone di statisti. Celestino Ferraro, che a New York controlla gli yankees. Aldo Vincent, a Corfù fa l’istessa cosa con i gelati. Filippo Facci, novello Fouchè, fa l’infiltrato del Giornale nel blog e l’infiltrato del blog nel Giornale. L’avv.Arena si è chiusa in uno sdegnoso silenzio a Catania come De Gaulle a Colombay. Santi Urso, a Roma, abita fra Piazza Farnese e via Giulia: er Zanto Padre l’avemo sistemato. Casalini alimenta i gerani con l’acqua piovana, e pure l’ecologia è a posto. Welby e Ceratti stanno a ffà la Bicamerale. Le signore Giselda e Valeria, in questi giorni, sono silenti ma non assenti. Melotti e Di Ciaccio son pronti all’interim del subsegretario. Giorgio Goldoni sfotte peggio di D’Alema. Grondona reagisce meglio di Cofferati. Natalino è Natalino, uno statista con cui “bisogna pur fare i conti”. Eccetera, ed agli eccetera chiedo scusa, ma sicuramente sono statisti pure loro. Abbiamo tutti una cosa in comune: non abbiamo mai avuto a che fare con Pecorelli e con i cugini Salvo.
da Luca Di Ciaccio
Questo è il manuale che la procura di Cosenza ritiene essere una guida agli scontri di piazza (dal sito www.noglobal.org) ATTENTO, SE LO SCARICHI SEI UN SOVVERSIVO!
Lo trovate su documenti